Cocktail anno IX n. 3

desiderio di fuga

Attraverso la mente, in modo da soddisfarne appieno le richieste, così da non avere più nulla da desiderare. È veramente ciò che voglio? È veramente ciò che vogliamo tutti?

Non credevo di poter giungere a tanto quando ci provai la prima volta, per me era un semplice passatempo, o meglio, un tentativo di passatempo abbastanza innovativo. Mi ci volle un po’ di tempo per capire che la situazione si stava evolvendo in una maniera imprevista, ma questo, anche se mi impauriva un po’, mi affascinava, e non avrei mai smesso prima di capire meglio che cosa realmente stesse accadendo. È così che da semplice gioco è diventato, con un lento ma inarrestabile progresso, una necessità che ormai lega, in un nodo impossibile da sciogliere, la mia mente e il mio corpo. Il processo attraverso il quale è stato posto in moto questo meccanismo è tutto concentrato in un semplice tentativo di autodifesa, un metodo come un altro, ma molto più efficace, di scacciare la noia. Con ciò non voglio assolutamente sminuire la triste realtà di cui fra poco vi renderò partecipi, infatti è mia intenzione mostrarvi la situazione da un punto di vista chiaro e preciso (anche se inizialmente, dato lo shock, questo non vi sarà possibile riscontrarlo), e guidarvi a capire una situazione non di certo facile, in modo che da parte vostra ci sia un minimo di comprensione nei miei confronti, e nessun sentimento di odio.

Detesto i simbolismi, quindi ho scelto una data come un’altra, un’ora come un’altra, e un momento come un altro per informarvi doverosamente di questa “realtà”. Anche se la scelta di un semplice giornalino scolastico può sembrare assurda vi assicuro che non è così: ho infatti calcolato tutto nei dettagli, e credo che questa mossa sia più che azzeccata, poiché è meglio che la notizia si espanda in maniera lenta ma non dannosa, piuttosto che con un effetto subitaneo ma rischiosamente catastrofico. Per quanto riguarda il luogo, è stata una scelta puramente casuale, anche se ho calcolato molti particolari indispensabili: ho scelto infatti un posto che si può definire “medio” in tutti i suoi aspetti, appunto perché la situazione nella sua interezza va presa né con superficialità, né con eccessiva preoccupazione.

Ma passiamo a spiegare quando e come ha avuto origine questo evento. Iniziò tutto 55 anni fa, ma è inutile parlare di anni: la mia concezione del tempo è molto diversa dalla vostra. Ero un ragazzo allora e la mia vita era una continua sofferenza: una crisi dopo l’altra, una realtà che appariva triste ai miei occhi, e una irreprimibile e insostenibile sensazione di noia, non come la intendete voi, la vostra è niente al confronto. Passavo intere giornate a letto, pensando a milioni di cose, a come affrontare tutto ciò che si chiama vita, e ad un certo punto ho scoperto che sarebbe stato inutile continuare ad arrovellarmi il cervello: decisi che quella realtà non mi sarebbe più appartenuta, ne volevo una tutta mia, dove potessi decidere tutto quello che doveva accadere. Decisi che sarei partito in una maniera da mascherare la Genesi con un alone di mistero, d'altronde la parte iniziale è sempre la più difficile perché si deve partire da zero, ma che gli avvenimenti avrebbero seguito un filo logico e mai sarebbero stati isolati l’uno dall’altro: il mio era un progetto serio fino in fondo, sarebbe stato un passatempo, questo sì, ma molto ben architettato e più che mai realistico. Fisicamente il mio mondo non si distingueva in modo particolare dal vero mondo, quello da me ripudiato, ma era qualcosa di mio e nessuno me l’avrebbe potuto toccare. Col passare del tempo questo mio progetto era diventato un’ossessione, tanto che veniva portato avanti anche in maniera inconscia, e nella mia mente ormai non c’era più spazio per altro. Il progetto ormai mi aveva fatto suo schiavo, ma decisi di non vederla in questa maniera: non volevo subire passivamente anche la nuova realtà, quindi decisi di tornare a galla e prenderne le redini del commando. Nel mio mondo c’era tutto: l’evoluzione, i sentimenti, le scoperte, le guerre, le ingiustizie, la pace e l’Amore che, non sempre e non da tutti apprezzato, avrebbe alla fine trionfato. C’era il dubbio nel mio mondo, gli stessi dubbi che hanno sempre invaso la mia mente: da dove veniamo, chi siamo, dove andiamo.

Forse è arrivato il tempo per dare una soluzione a questi vostri dubbi, infatti sappiate che c’è qualcuno che di voi va molto fiero, quella stessa persona che vi sta parlando attraverso queste pagine, quella stessa persona che ha creato voi e il vostro mondo nella sua mente, inizialmente per placare la noia, adesso per puro e semplice Amore. Forse ho sbagliato a comunicarvi tutto così in un solo colpo, non me ne vogliate per questo, ma ho ritenuto giusto che la verità, a lungo cercata e mai trovata, vi venisse rivelata.

 

HOME PAGE  |  TORNA AL SOMMARIO  |  LINKS  |  STORIA  |  ARCHIVIO  |  E-MAIL