Campi a radiofrequenza e salute
5: Telefonini
Questa sezione riguarda in particolare i telefonini stessi. I
telefonini irradiano potenza a pochissima distanza dal corpo umano, e
quindi presentano particolarita' e modi di esposizione completamente
diversi da tutti gli altri tipi di esposizione a onde elettromagnetiche.
5.1: Che differenze ci sono tra i campi di una
stazione base e quelli di un telefonino?
Un telefonino irradia lo stesso tipo di segnale di una stazione base,
con alcune importanti defferenze:
- Il telefonino occupa un solo canale di frequenza e di tempo.
L'emissione media del telefonino e' quindi minore, e ha un andamento ad
impulsi
- Il telefonino irradia in tutte le direzioni, non in un fascio
ristretto (altrimenti occorrerebbe "puntare" l'antenna verso la stazione
base)
- Il telefonino e' estremamente vicino al corpo dell'utilizzatore.
La differenza piu' importante e' quest'ultima. Avendo l'antenna a pochi
centimetri dal corpo, una frazione considerevole dell'energia irraggiata
dall'antenna puo' venir assorbita da una ristretta parte del corpo. Alla
distanza di qualche centimetro, sono possibili fenomeni di accoppiamento
diretto tra l'antenna e i tessuti, e risulta molto difficile un
calcolo accurato dell'esposizione. Alcuni esperimenti hanno
mostrato come si possa arrivare a liveli di esposizione (SAR) di
oltre 2 W/Kg, soprattutto con i vecchi telefoni analogici DECT.
I telefoni GSM utilizzano potenze di solito inferiori. Inoltre il
trasmettitore, per economizzare le batterie, lavora sempre alla minima
potenza necessaria per un buon funzionamento. In pratica, se il campo e'
buono, la potenza emessa puo' essere meno di 1/10 di quella massima.
5.2: Cosa si sa sugli effetti dei telefonini?
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanita', quel che si sa sugli
effetti sulla salute dell'uso dei telefonini e' gia' sufficente a
escludere grossi effetti. Occorre pero' considerare che si tratta di un
tipo di esposizione completamente nuova, rispetto agli usi passati delle
onde radio (mentre ad es. i ripetitori non sono troppo differenti di
ripetitori TV). Il telefonino espone una piccola parte del corpo a
potenze vicine a quella in cui si trova qualche effetto dannoso, il
numero di persone esposte e' enorme, e anche un effetto molto piccolo
puo' tradursi in un numero significativo di persone coinvolte.
Sono quindi necessari studi epidemiologici, che devono andare avanti per
molti anni per poter fornire risultati attendibili.
Comuque e' possibile adottare misure per ridurre le esposizioni (vedi
la domanda 5.7) a livelli a cui non ci si
aspetta nessun effetto.
5.3: Sono stati fatti studi epidemiologici?
Sono ormai disponibili molti studi che confrontano l'incidenza di
tumori, soprattutto al cervello, e uso di telefonini. Nessuno di questi
studi mostra aumenti significativi dei tumori considerati, anche
se ci sono punti da approfondire. Uno studio molto citato (Hardell)
trova un aumento dei tumori nella regione del cervello vicina
all'antenna del telefonino. L'aumento pero' non e' significativo, e non
compare in nessun altro studio. Un altro studio trova un debole aumento
di un particolare tumore (glioma), ma ancora questonon si ritrova nei
rimanenti studi. Complessivamente, questi tudi non mostrano variazioni
nell'incidenza di tumori al cervello con l'uso del cellulare per periodi
fino a 6 anni.
Una ricerca ha trovato un aumento dei tumori all'occhio, ma uno studio
simile conotto in Svezia non trova nessun aumento di tumori cerebrali,
leucemia, linfoma, melanoma, e tumori oculari.
In conclusione: anche se gli
studi disponibili sono ancora limitati sorattutto nel tempo (tipicamente
a 5-6 anni di esposizione), e se alcni studi trovano qualche debole
effetto, nel loro complesso questi studi sembrano indicare che non ci
sono correlazioni tra l'uso di telefoni cellulari, soprattutto GSM, e
tumori di vario tipo.
5.4: Che aumento di temperatura puo' causare un
telefonino al cervello?
Ho sentito i valori piu' disparati, anche di 1 grado dopo pochi minuti
(implausibile con esposizioni di 2 W/kg su un tessuto ben
vascolarizzato). Una esposizione di 2 W/kg provoca su un tessuto isolato
termicamente un riscaldamento di 1 gradi in circa 40 minuti. Siccome
il cervello e' ben irrorato, e il calore viene smaltito in tempi
dell'ordine di qualch minuto, difficilmente si hanno riscaldamenti
superiori a pochi decimi di grado, anche per esposizioni molto lunghe.
Puo' comunque aver senso la precauzione di alternare l'orecchio con cui
si telefona ogni 3-5 minuti. Il cervello e' molto sensibile alla
temperatura, basti considerare le alterazioni che si hanno in caso di
febbre, con innalzamenti di temperatura di 2-3 gradi. Anche queste
alterazioni comunque scompaiono con il ritorno della temperatura a
valori normali. Variazioni di 1-2 decimi di grado sono pero'
perfettamente fisiologici, e possono essere dovuti ad es. a una
esposizione do pochi minuti al sole, all'uso di un berretto di lana, a
una modesta attivita' fisica, o semplicemente alle variazioni
giornaliere di temperatura.
5.5: I telefonini causano problemi di
attenzione, fatica, mal di testa?
E' stata definita una "sindrome da affaticamento da radiofrequenza",
che includerebbe mal di testa, disfunzioni oculari, confusione e
disturbi del sonno. L'esistenza stessa di questa "sindrome" e'
controversa, anche se e' stata riconosciuta in alcuni processi (Corte di
Appello di New York, 1982). Il rapporto del gruppo di lavoro del NIEHS
(1998) ha passato in rassegna gli studi esisitenti, trovando che questi
non forniscono una evidenza adeguata per questi effetti.
Gli studi a doppio cieco (in cui ne' la persona, ne' lo sperimentatore
sanno se il telefono sia acceso o no) condotti finora non mostrano
nessun effetto. Alcume persone dichiarano di "sentire" i campi, talvolta
anche con effetti fisici evidenti (arrossamento della pelle, malesseri,
ecc.). Anche in questo caso, se queste persone vengono esposte a campi a
loro insaputa non hanno nessuna reazione.
Sono stati condotti studi a doppio cieco relativo alla capacita' di
concentrazione in presenza di onde radio che simulano le emissioni di
telefonini. Anche se un primo studio aveva mostrato un leggero effetto
(aumento della prontezza di riflessi), studi successivi non hanno messo
in evidenza differenze significative. Un altro studio ha mostrato un
leggero aumento della pressione arteriosa, di scarso o nullo significato
per la salute, nel gruppo esposto, ma anche questo non e' stato
confermato in repliche dello studio.
L'uso del telefonino invece riduce notevolmente l'attenzione. In
particolare, il rischio di incidenti se si telefona durante la guida e'
circa doppio, anche se si utilizzano apparecchi vivavoce.
Alcuni studi trovano un aumento significativo degli episodi di
emicrania tra utenti di telefoni cellulari. Un autore (Chia et al, 2000)
trova che l'effetto sparisce usando l' auricolare.
5.6: Servono a qualcosa gli accessori che
"assorbono i campi"?
Esistono in commercio moltissimi dispositivi ed accessori con nomi
suggestivi, come Eatwave, che dichiarano di ridurre le emissioni dei
telefonini a livelli di sicurezza. I principi secondo cui questi
dispositivi dichiarano di funzionare sono vari, ma in comune hanno il
fatto di non poter mantenere quello che promettono. Alcuni di questi
oggetti sono stati gia' condannati dal garante per la pubblicita', e le
considerazioni ricavabili dalle sentenze di condanna sono molto
generali.
- Un telefonino funziona irraggiando onde elettromagnetiche. Se si
riduce questa emissione, ad es. assorbendone una parte, il telefono
smette di funzionare, in quanto non puo' piu' comunicare con la stazione
base.
- I telefoni GSM hanno un controllo dela potenza del trasmettitore,
in modo da utilizzare sempre solo la minima potenza necessaria a
raggiungere la stazione base. Se si assorbisse una parte di potenza, il
trasmettitore "aumenta il volume", con l'unico risultato di consumare
maggiormente le batterie.
- Per schermare efficacemente il trasmettitore, occorre applicare
dispositivi assorbenti all'antenna. I dispositivi commerciali
assorbionde vanno posti sul corpo del telefonino, dove l'emissione e'
molto ridotta.
Ho esaminato alcuni dei pricipali dispositivi commerciali, e la maggior
parte e' costituita da un piccolo nucleo di ferrite (un materiale che
assorbe le microoonde, se in quantita' sufficiente), immerse in un
oggetto decorativo (coccinella, ecc.) di plastica. Il costo e'
sproporzionato al valore dei materiali (circa cento lire), garantendo
lauti guadagni al produttore.
Altri assorbionde piu' fantasiosi hanno la forma di una moneta, da
tenere in tasca durante l'uso del telefonino. La placcatura metallica di
quest'ultima garantisce che, qualsiasi sia il materiale di cui e'
composta, non possa assorbire nessuna onda elettromagnetica. Il fatto
poi di tenere in tasca (a considerevole distanza dal telefonino) un
assorbitore possa avere un qualche effetto e'completamente assurdo.
Altri assorbitori (Norad) sono basati su proprieta' diamagnetiche di
sali di terre rare (come il Lantanio). Purtroppo per il consumatore,
queste proprieta' semplicemente non c'entrano con i campi.
Moneta e Norad sono reclamizzati come in grado di proteggere anche
dai campi a bassa frequenza, generati da elettrodotti ed
elettrodomestici. Semplici misure hanno mostrato che non hanno NESSUNA
influenza su questi campi.
Tutti questi accessori sono reclamizzati con depliant che hanno una
struttura simile. Dopo un'introduzione in cui si illustrano in modo piu'
o meno confuso, ma in genere sostanzialmente corretto, le
caratteristiche dei campi dei telefonini, vengono mostrate termografie
di un volto o del corpo di una persona rispettivamente a riposo, durante
l'uso di un telefonino, e utilizzando l'assorbionde. Alcune di uqeste
misure sono palesemente false, in quanto ad es. la termografia durante
l'uso del telefonino non ha le caratteristiche che ci si aspetterebbe da
una esposizione localizzata di onde radio.
In alternativa, vengono presentate misure quantitative di
esposizione, che mostrano come l'uso dell'assorbitore almeno dimezzi la
quantita' di onde emesse dal telefonino. Questo e' stato verificato in
laboratorio, e la variazione di potenza emessa non e' semplicemente
rilevabile. Del resto sarebbe molto strano che un oggetto di ferrite di
pochi millimetri potesse avere effetti simili.
Spesso questi dispositivi vantano una omologazione di qualche
ministero (comunicazioni, sanita'). In realta' queste omologazioni
garantiscono solo che gli accessori sono innocui, o che non influenzano
il funzionamento del telefonino (motivo in piu' per dubitare di una loro
efficacia).
Comunuqe e' una fortuna che questi oggetti non abbiano effetti.
Modificare il campo di un'antenna richiede conoscenze specifiche e va
fatto durante la progettazione dell'antenna stessa. Un oggetto che
assorbe il campo per una antenna puo', con un'antenna diversa, dirigerlo
maggiormente verso la testa. In presenza poi di un sistema di controllo
della potenza, se si assorbe parte della radiofrequenza emessa, il
trasmettitore aumenta la potenza irraggiata, e quindi potenzialmente
anche quella diretta alla testa.
In conclusione, tutti questi oggetti non sono che pure e semplici
truffe, che fan leva sulle preoccupazioni associate ai telefonini, e
forniscono false sicurezze o addirittura peggiorano l'esposizione ai
campi.
5.7: Esistono sistemi per ridurre i campi
emessi da un telefonino?
Esistono diversi sistemi per ridurre l'esposizione ai campi emessi dal
telefonino. Alcuni di questi sono elementari regole di prudenza, che
vengono di solito incluse nei manuali di istruzione.
- Estrarre sempre l'antenna nei modelli dotati di antenna
estraibile, e dirigerla lontano dalla testa
- Non toccare l'antenna con testa, mani, o altra parte del corpo
(contatti occasionali o sfioramenti di pochi secondi sono innocui).
- Non telefonare dall'interno di un'auto, soprattutto non durante
la guida (la perdita di attenzione, anche con dispositivi viva voce, e'
il maggiore danno accertato dei telefonini).
- Se si puo' scegliere, telefonare sempre da punti in cui il campo
e' migliore. Siccome il trasmettitore adegua la potenza, con campo
migliore la potenza effettiva utilizzata sara' minore.
- Limitare la durata delle telefonate. In caso di telefonate
lunghe, alternare l'orecchio adoperato ogni due-tre minuti.
L'esposizione varia molto da modello a modello. In genre i modelli con
antenna estraibile presentano esposizioni minori, perche' l'antenna
risulta in genere piu' distante dalla testa, o sopra di essa. Alcuni
modelli hanno l'antenna montata inclinata verso l'esterno, per lo stesso
motivo. Esistono antenne di tipo diverso, che presentano una emissione
in direzione opposta alla testa. Questi telefoni sono reclamizzati come
"a basso SAR".
E' poi possibile utilizzare un auricolare, che tipicamente riduce di
circa 10 volte i campi a cui si esposti. Occorre comunque tenere
l'apparecchio lontano dal corpo (10-20 cm sono sufficienti), soprattutto
NON in tasca (si sposterebbe solo la zona del corpo esposta, ma non
abbiamo motivi per ritenere una zona preferibile ad un'altra). Occorre
soprattutto tenere l'apparecchio lontano dagli occhi e dai testicoli.
5.8: Che altri rischi puo' presentare l'uso di
telefonini?
L'unico effetto certo dell'uso dei telefonini, emerso dagli studi
statistici effettuati, e' un calo della concentrazione dovuto all'uso
del telefono durante la guida. L'uso di apparecchi viva voce non
migliora la situazione.
L'uso del cellulare puo' interferire con alcuni modelli di pacemaker
cardiaci. Le interferenze sono peggiori per i vecchi telefoni analgici,
e spariscno se il telefno e' tenuto ad almeno 10 centimetri dal
pacemaker.
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