SCENA QUINTA

(All’assedio del castello)

 

Entrano alcuni soldati, modificano la posizione dei tavoli, aggiungono qualche altro semplice elemento e si trovano all’assedio sotto le mura di un castello. Alcuni vanno all’assalto. I castellani si difendono dagli spalti. Combattendo, escono di scena. Entrano i tre vagabondi, cercando di ripararsi dai colpi dei soldati, che tirano a dritta e a manca.

 

PANNOCCHIA    Ehi!… Piano con quello spiedo! Mi stavi infilzando come una quaglia!

CARESTIA          Ma possibile che la gente si deve sempre scannare?

MILLEMOSCHE  Ragazzi, siamo capitati nel bel mezzo di un assedio.

PANNOCCHIA    Così, se non moriamo di fame, ci sbudellano loro!

CARESTIA          Bella consolazione!

 

Tornano i soldati con un ufficiale.

 

UFFICIALE          Ragazzi, sono le cinque, basta combattere per oggi: si smonta!

I SOLDATO         Possiamo fare un po’ di straordinario?

II SOLDATO        Solo un’oretta… così ne ammazziamo ancora una ventina prima di cena…

UFFICIALE          E chi ammazzate? Non vedete che anche i nemici hanno finito il turno di lavoro? (indica gli spalti deserti)

I SOLDATO         Potremmo ammazzarci fra noi! Tanto per tenerci in allenamento…

UFFICIALE          Se proprio ci tenete… però andate ad ammazzarvi lontano dall’accampamento: quando è passato l’orario non voglio più sentir parlare di lavoro!

 

All’improvviso arriva un soldato trafelato…

 

III SOLDATO       Hanno ferito il capitano! Hanno ferito il capitano!… Presto!… Aiutatemi!

UFFICIALE          Cosa?… Dov’è?

III SOLDATO       Sotto la torre… presto!… Venite!

 

I soldati escono di corsa. I tre discutono tra di loro:

 

MILLEMOSCHE  Hai visto questi?… Parlavano di cena…

PANNOCCHIA    Beati loro…

CARESTIA          Io stavo pensando…

MILLEMOSCHE  Cosa?

CARESTIA          No… niente…

MILLEMOSCHE  Eh no! Adesso lo dici!

PANNOCCHIA    Se è un’idea che si mangia, sputala subito!

CARESTIA          Stavo pensando che… quasi quasi mi rimetto a fare il soldato mercenario… almeno mi danno da mangiare…

PANNOCCHIA    Ah?!… Mah!… Pensandoci bene... lo stupido non ha tutti i torti…

MILLEMOSCHE  Gli assedi a volte durano anni… si sta qua… si coltivano i cavoli sotto le mura del castello… si fanno pascolare i porci…

CARESTIA          … che poi si mangiano…

MILLEMOSCHE  E finchè l’assedio non finisce, hai da mangiare e da bere tutti i giorni…

PANNOCCHIA    Finchè non ti scannano i nemici!

MILLEMOSCHE  Basta non avvicinarsi troppo alle mura del castello…

 

Tornano di corsa i soldati, portando il capitano ferito e svenuto:

 

UFFICIALE          Presto… presto!… Mettetelo qua…

I SOLDATO         Guardate come l’hanno conciato… (al capitano manca tutto il braccio destro, che si trova in mano a un soldato del seguito)

II SOLDATO        Gli hanno troncato il braccio, ma è vivo…

CARESTIA          Chi? Il braccio o lui?

PANNOCCHIA    E che ne so!

MILLEMOSCHE  Chissà che dolore!

UFFICIALE          Non sente niente… Il medico dell’accampamento gli ha applicato una pomata magica di sua invenzione. Tra poco si sveglierà e non se ne accorgerà nemmeno…

MILLEMOSCHE  Caspita! Com’è comodo fare la guerra!

CARESTIA          Te lo dicevo io che a fare il soldato si sta benissimo…

PANNOCCHIA    Senza un braccio?

CARESTIA          Però con lo stomaco pieno…

 

Si sveglia il capitano…

 

CAPITANO          Cos’è successo?

UFFICIALE          Niente di grave… vi hanno tagliato un braccio!

CAPITANO          Ah!… Pensavo chissà cosa!… Come??? (si guarda e si rende conto)… chi è stato? (si agita)

UFFICIALE          I nemici…

CAPITANO          come si sono permessi? E come faccio io adesso? Voglio il mio bracciolo!

II SOLDATO        Eccolo, capitano! (Il soldato gli dà il braccio)

CAPITANO          Nooo!… Braccio mio!… Chiamatemi il chirurgo!… Riattaccatemelo subito!… E chissà che dolore!… Mamma! Mamma quanto mi fa male!!!… Ma… non mi fa male… come mai non mi fa male?

UFFICIALE          è l’effetto della polverina magica del chirurgo…

CAPITANO          Io voglio un braccio nuovo… tagliatelo a qualcuno e attaccatelo a me!

MILLEMOSCHE  Se si poteva riattaccare, vi avrebbero attaccato il vostro…

CAPITANO          Chi sei tu?

MILLEMOSCHE  Millemosche… ex cavaliere senza cavallo… e questi sono i miei amici… carestia e Pannocchia… vorremmo arruolarci per fare snche noi l’assedio… se avete bisogno di una mano… o di un braccio in più…

CAPITANO          Braccio? Ma certo!… Fammi vedere il tuo braccio… Millemosche glielo mostra)… Fa schifo, ma lo possiamo far ingrassare un po’… sai maneggiare la spada?

MILLEMOSCHE  Sono un cavaliere! So anche tirare le sassate e so dare i calci…

CAPITANO          Va bene!… Ti volevi arruolare?… Intanto arruolo il tuo braccio!

MILLEMOSCHE  Eh! No!… A me il braccio non me lo tagliate!

CAITANO            E chi te lo vuole tagliare?… Rimarrà attaccato a te, ma tu, da oggi, sarai il mio braccio destro… e farai tutto quello che io facevo con il mio… avrai doppia razione a pranzo e a cena, perché il braccio deve ingrassare…

MILLEMOSCHE  Doppia? (felice)

PANNOCCHIA    Anch’io vi do il mio braccio!

CARESTIA          E io la gamba!

PANNOCCHIA    La testa!

CARESTIA          I polmoni!

PAN e CAR          Tutto vi diamo!

CAPITANO          Di voi non ho bisogno!

CARESTIA          Magari domani vi tagliano una gamba… che ne sapete?

CAPITANO          Via!… Per oggi non mi servite!… Trovatevi un posto da qualche parte!

PANNOCCHIA    (sottovoce, mentre escono) Speriamo che domani vi tagliano tutto…

CAPITANO          Voi! (secco, ai soldati)… Prendetelo… portate delle corde… non so stare senza braccio…

 

I soldati afferrano Millemosche.

 

MILLEMOSCHE  Ma che fate?… Come vi permettete?… Voi non sapete chi sono io!… Io sono il braccio del vostro capitano!… Lasciatemi!

I SOLDATO         Appunto! Sei il suo braccio destro e devi metterti al posto del suo braccio…

MILLEMOSCHE  Cosa?

 

Lo sistemano dietro le spalle del capitano e li legano insieme, lasciando penzolare il suo braccio al posto di quello mancane del capitano.

 

MILLEMOSCHE  Ma non è questo il modo!

CAPITANO          Zitto! Tu sei il mio braccio e devi fare tutto quello che io facevo con il mio braccio… tanto per cominciare… grattami la testa!… (Millemosche esegue)… basta!… Adesso… puliscimi il naso!

MILLEMOSCHE  Ma avete anche l’altra mano…

CAPITANO          Io il naso me lo pulivo sempre con la destra!

MILLEMOSCHE  Ma dopo si mangia?

CAPITANO          Zitto e ubbidisci! (esegue con disgusto)… Portatemi la cena!

MILLEMOSCHE  Finalmente si mangia!

 

Un soldato porta la cena

 

CAPITANO          Dài qua!… Fammi venire tutti gli ufficiali a rapporto!… Avanti, braccio! Devo mangiare!

MILLEMOSCHE  E che devo fare?

CAPITANO          Imboccami, cretino!

MILLEMOSCHE  Io?

CAPITANO          Sei o non sei il mio braccio?

MILLEMOSCHE  E io quando mangio?

CAPITANO          Non mi interessa… intanto mangio io!

 

Comincia ad imboccarlo. Arrivano gli ufficiali e si mettono in riga. Posa il piatto e li passa in rassegna.

 

CAPITANO          A rapporto! (tutti scattano sull’attenti) Tu… hai l’elmetto storto… Braccio, dagli una sberla! (Il braccio esegue) Tu… hai le scarpe sporche! (il braccio molla un pugno) Tu hai i baffi troppo lunghi! (il braccio glieli strappa e glieli toglie del tutto) Tu, dove hai preso quella corazza?… ecc… (il braccio comincia ad agire di sua iniziativa)

 

Ad un tratto entra un messaggero.

 

MESSAGGERO   Capitano, c’è il principe in visita all’accampamento!

CAPITANO          Meno male!… Speriamo che stavolta abbia portato i soldi della paga… Presto! Fate vedere che stiamo combattendo… preparate un bell’assalto al castello, se no addio paga! (Tutti corrono fuori)

 

Entra l’alfiere del principe.

 

ALFIERE              Il signor principe Pipino dei Piponi!

 

Entra il principe.

 

CAPITANO          benvenuto signor principe!

PRINCIPE            A che punto è questo assedio?

CAPITANO          Stiamo quasi vincendo!

PRINCIPE            Quanto durerà ancora?

CAPITANO          Mah!… Altri dieci anni dovrebbero bastare…

PRINCIPE            Dieci anni? Ma io non ho più soldi per pagare i mercenari…

CAPITANO          Signor principe… senza soldi non si conquistano i castelli… i soldati devono essere pagati…

PRINCIPE            Se non conquistate subito il castello non vedrete più un “euro”!… Vi lascerò morire di fame!

 

A queste parole, il “braccio” reagisce:

 

MILLEMOSCHE  Eh, no!… Non parliamo di fame! (il braccio comincia a mollare schiaffi e pugni e spintoni al principe)

PRINCIPE            Capitano! Come vi permettete?

CAPITANO          Non sono io… è il braccio!

 

I soldati del principe intervengono a bloccare il capitano.

 

PRINCIPE            Quale braccio?

CAPITANO          Lui!… Il mio nuovo braccio…

PRINCIPE            E come si permette?

CAPITANO          Avete ragione… Lo punirò!… Si sta prendendo troppe libertà!

PRINCIPE            Allora puniamolo immediatamente!

CAPITANO          Portatemi un braciere di fuoco!… farò come Muzio Scevola… (In tono solenne) Punisco col fuoco il braccio che ha osato posarsi sul signor principe!

MILLEMOSCHE  Ehi!… Ma il braccio è mio! (portano il braciere)

CAPITANO          Non è vero!… Adesso è mio e ci faccio quello che voglio!

MILLEMOSCHE  Aiuto!… Carestia!… Pannocchia!… Dove siete?… Correte! (cercano si mettergli a forza il braccio sul braciere)… Aiuto!… Assassini!…

 

Arrivano di corsa i suoi compagni. Buttano delle coperte sulla testa dei presenti e li fanno girare in circolo, mentre liberano Millemosche. Poi corrono fuori all’impazzata.

 

CAPITANO          Presto inseguite il mio braccio!… Riprendetelo! Ladro di braccio! Deve essere punito!

 

Corrono tutti fuori, portandosi via gli elementi della scenografia.

Musica.

 

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