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SCUOLA CHE ORIENTA

ALLA VITA

ALLA FORMAZIONE

                                                  AL LAVORO

INDICE

DATI GENERALI DELL'ISTITUTO: scuole - personale - risorse materiali - contesto socio culturale ed economico - contesto scolastico - tra specificità e continuità.

LE NOSTRE SCELTE: le scelte educative - le scelte didattiche - le scelte curriculari - le scelte extracurricolari -le scelte organizzative - le scelte di gestione, di partecipazione e di relazione.

NOI TRA RICERCA E INNOVAZIONE

LA FORMAZIONE

IL MONITORAGGIO E LA VALUTAZIONE

LA DOCUMENTAZIONE

IL CONTESTO SOCIO-CULTURALE-ECONOMICO

Ad economia prevalentemente agro-pastorale, ma con un discreto numero di lavoratori del terziario e dell’industria, risente della crisi dei poli industriali e minerari che investe il Sulcis.

La distribuzione della popolazione in numerose frazioncine distanti tra loro e dal centro ha limitato in passato e limita, in parte, tuttora le occasioni di incontro, integrazione, partecipazione alla vita della comunità.

Il livello di scolarizzazione medio si attesta intorno alla scuola dell’obbligo, ma esiste tra gli adulti, il fenomeno dell’analfabetismo di ritorno. Chi prosegue gli studi affronta il problema del pendolarismo e dell’inefficienza dei trasporti, nonché quello dell’inserimento nel mondo del lavoro e raramente, specie dopo la laurea, fa ritorno in sede per svolgervi attività lavorativa.

IL CONTESTO SCOLASTICO

La scuola, nella quale opera stabilmente da diversi anni la Dirigente Scolastica e circa la metà dell’organico dei docenti, dispone delle attrezzature e dei sussidi necessari allo svolgimento delle attività educative e didattiche, ivi comprese le attrezzature tecnologiche e multimediali.

Per fronteggiare il disagio che è spesso causa di difficoltà scolastiche e educative per larghe fasce di bambini e ragazzi, la scuola si è data, da qualche anno, un progetto specifico contro la dispersione scolastica attraverso il quale si è fatta e si fa promotrice, d’intesa con enti e soggetti esterni, di iniziative di formazione per l’intero territorio e di costanti opportunità e offerte di formazione per gli operatori scolastici.           

 QUALCHE DATO

- Stabilità Capo d’Istituto : in servizio presso la Scuola nella ex Direzione Didattica
  dall’a.s 93/94;nell’attuale Istituto Comprensivo dall’a.s. 2000/01.

- Stabilità del corpo docente : media permanenza nella scuola dei docenti titolari: anni 11 

  (ll dato si riferisce al 48% dei docenti poiché il 52% dei posti in organico è coperto da
   personale docente assunto a tempo determinato su posto vacante)

- Tasso di mobilità docente : 55 % ( supplenti annuali + mobilità )

- Tasso di pendolarismo docenti : 58%

- N° Docenti specializzati per “alunni H” : 1 su 21 pari a circa il 4,8%

- Allievi portatori di handicap : n. 34 pari al 5,5%

- Allievi in situazione di disagio e svantaggio (difficoltà di apprendimento +
   affettivo-relazionali)
:

- Pendolarismo degli allievi : 33%

- Tasso di dispersione (abbandoni + esiti negativi ) nella Scuola Media negli ultimi
  3 anni
:                  A.S. 1999/00 :  7%  (di cui il 22% femmine)

                           A.S. 2000/01 : 0,4% (di cui il 100% maschi)

                                    A.S. 2001/02:  1,9% (di cui il 43% femmine) (solo esiti negativi)

TRA SPECIFICITA' E CONTINUITA'

A partire dall’ a.s. 2000/2001, a seguito del dimensionamento che ha portato alla realtà dell’Istituto Comprensivo, 

la storia e le esperienze delle scuole elementari e dell’infanzia, costituenti l’ex Circolo Didattico, sono andate arricchendosi 

delle esperienze della Scuola Media.

Se da un lato ciò ha posto la difficoltà di fondere scuole di storia e tradizione differente, dall’altro ha portato con sé 

possibilità didattiche, di curricolo e di relazioni che costituiscono sicura ricchezza tanto per la scuola che  per il territorio.

Infatti, la forza della Scuola dell’Infanzia con la sua attenzione ai contesti, alle relazioni e alla comunicazione, 

unitamente alla capacità della Scuola Elementare di curare la didattica dell’apprendimento, congiuntamente 

all’impegno di promozione delle competenze disciplinari della Scuola Media, costituiscono reciproco arricchimento e 

stimolo per i vari ordini di scuola e vantaggio  per il  servizio che  l’intera istituzione deve rendere agli utenti.

L’impegno è quello di proseguire nel difficile lavoro di ricerca, di salvaguardia e di valorizzazione di ciò che di specifico

 ha ciascun ordine di scuola accanto a ciò che lo accomuna agli altri. Aspetti comuni da porre a fondamento 

dell’operato dell’Istituto ed elementi propri di ogni segmento costituiscono, infatti, il “filo rosso” che consente 

al percorso formativo di essere coerente e allo stesso tempo adeguato ai bisogni specifici dell’età degli alunni.

LE NOSTRE SCELTE

 LE SCELTE EDUCATIVE

                                                            Fatta propria l'idea di:  

                                                                  FORMAZIONE

                           CONSAPEVOLEZZA DI SE' E DEL MONDO CIRCOSTANTE

Sviluppo affettivo-relazionale

Sviluppo cognitivo Sviluppo valoriale

Conoscenza (sé - altro) partecipazione collaborazione

Padronanza abilità espressive e comunicative Promozione del senso di apparteneza alla propria comunità
Motivazione verso l'apprendimento Organizzazione e correlazione delle conoscenze Orientamento ad ad operare scelte autonome e competenti
Riconoscimento delle diversità come ricchezza Potenziamento delle capacità logico critiche  
Integrazione significativa Riflessione meta-cognitiva Capacità di riconoscimento e di condivisione dei valori universali

  

STRUTTURAZIONE DI PERSONALITA' FLESSIBILI, CONSAPEVOLI DELLA PROPRIA IDENTITA', AUTONOME E COMPETENTI

questa scuola si propone di:

MIGLIORARE L'OFFERTA PER GARANTIRE IL SUCCESSO FORMATIVO

ATTRAVERSO:

- La promozione negli alunni, negli operatori scolastici, nelle famiglie e nella comunità intera della conoscenza,

della consapevolezza e della capacità di interpretazione della propria realtà al fine di favorire in ciascuno

 la crescita e stimolare il cambiamento  per operare scelte consapevoli e la costruzione di un futuro migliore;

- Lo sviluppo di una coscienza civica e la promozione dello “ star bene” a scuola e
  nella comunità;

-  La valorizzazione e l’integrazione della diversità;

- La stipula del CONTRATTO FORMATIVO mirato a far sì che ciascun allievo viva la sua
      crescita umana e culturale come un proprio progetto e inteso, quindi, come “accordo
      per la crescita”, “accordo operativo”, “accordo formativo” che impegna scuola-allievo-
      famiglia all’interazione, all’ascolto, alla relazione, alla comprensione reciproca e
      partecipata, anche delle regole

-   Maggior cura del rapporto con le famiglie orientata a un loro maggiore coinvolgimento
     nelle decisioni della scuola e all’implementazione di una loro partecipazione diretta alle
     attività scolastiche che interessano i figli;

- La connotazione della Scuola come centro propulsore di esperienze e conoscenze
      utili e qualificanti per gli utenti e il territorio;

- Il potenziamento e risanamento del tessuto educativo, culturale e sociale tramite la
  promozione di  rapporti e di  confronti dentro il territorio e con l’esterno (Regione,
  Nazione, Europa, Mondo).

- La realizzazione di percorsi formativi unitari e di qualità, tramite la messa in atto di una continuità

reale sia di tipo verticale che orizzontale.

OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI

  ORIENTAMENTO

- CHI SONO ? (Immagine di sé e consapevolezza della propria identità)

  - DOVE SONO ? (Conoscenza della realtà e del territorio)

  - DOVE VADO ? (Motivazione al / produzione del cambiamento)

 - CON CHI VADO ? (Disponibilità all’incontro con l’altro come persona e come soggetto  culturale)

ALLIEVI ADULTI (genitori+territorio) DOCENTI

 

1)     Individuare, segnalare, trattare tempestivamente il disagio e lo svantaggio

  2)    Formare personalità autonome, competenti e consapevoli della propria identità sul piano:

       -  socio-affettivo-relazionale:

- acquisire coscienza di sé

      - sviluppare l’identità personale

      - sviluppare la sicurezza di sé e
        l’autostima

      - costruire/sviluppare relazioni
        positive

       -   cognitivo:

- acquisire metodi di indagine /
    lettura /interpretazione della
    realtà

- acquisire competenze

      - acquisire abilità (apprendimenti
         e atteggiamenti) per affrontare
         la complessità e il cambiamento     

      - costruire/sviluppare il “bagaglio
         culturale” (esperienze e
         contenuti)

     -   valoriale:

- valorizzare la diversità come
    ricchezza culturale

-   promuovere il senso di
    appartenenza al proprio
    territorio e alla comunità

      - favorire la formazione di una
        coscienza critica che consenta di
        operare scelte autonome e
        cambiamenti

      - orientare verso valori forti e
        socialmente condivis
i

1)     Promuovere e sviluppare la coscienza civica

 

2) Promuovere e sviluppare la formazione culturale e professionale

 

-          Promuovere e sviluppare il valore della formazione  e l’affezione alla scuola

-          Stabilire un’intesa solidale e permanente tra operatori scolastici e genitori per sostenersi e orientarsi nel complesso compito dell’educazione

-          Sviluppare la mentalità della cooperazione e del dialogo: facilitare la “messa in rete” tra genitori, genitori e operatori scolastici, genitori e altre agenzie educative

-          Valorizzare il portato culturale e esperienziale dei genitori mediante un loro attivo coinvolgimento nella vita e nelle attività (curricolari ed extracurricolari) che la scuola realizza nel territorio anche in collaborazione con altri soggetti

-          Promuovere la partecipazione, la responsabilizzazione e lo sviluppo di una maggiore coscienza civica, mediante la conoscenza di elementi (norme, modalità, procedure, criteri di accesso a diversi servizi e istituzioni…) che consentano di vivere con consapevolezza il ruolo di genitore e di cittadino

-          Prendere coscienza del valore dell’istruzione quale mezzo indispensabile per l’acquisizione/rafforzamento di conoscenze, competenze, abilità, e per l’autonomia e l’integrazione sociale

1)     Motivare/

rimotivare

alla

professione

docente

2)     Promuovere

la formazione

continua

-        Rendere il docente figura viva, presente e “leggibile” nel territorio

-       Riqualificare gli interventi metodologico – didattici con particolare riguardo alla mediazione didattica (le cui modalità di attuazione si rivelano determinanti per la trattazione del disagio scolastico)

-      Promuovere la formazione continua anche        in comune con soggetti esterni alla scuola       da condursi col metodo della ricerca-azione

 in via di principio viene esplicitato a livello pedagogico e

didatico-operativo all'interno della Programmazione Educativa e Curricolare

 LE SCELTE DIDATTICHE

Per assicurare il massimo successo ai singoli alunni la scuola si sforza di rispondere alle esigenze di ciascuno, adeguando i propri interventi

alle differenti potenzialità e alle caratteristiche personali (diverse intelligenze e modi di apprendere) e instaurando e mantenendo relazioni

positive e motivanti tra insegnanti e alunni e tra gli alunni.

Per garantire un apprendimento graduale, sistematico, organico e significativo si avvale di diversi metodi e strategie quali laboratori,

anche opzionali, che consentono di” imparare facendo”, di collegare il” fare col pensare”, del lavoro di gruppo e per gruppi nel quale

è possibile “star bene con gli altri imparando” e godere di attività di arricchimento, consolidamento, recupero e sostegno, della ricerca

nel, sul e per il territorio che utilizza l’ambiente come aula didattica decentrata, di situazioni didattiche che connotino il

 “sapere come scoperta” e che favoriscano la “riscoperta personale del sapere”.

LE SCELTE EXTRACURRICOLARI

Motivazioni

Carenza di offerta formativa esterna alla scuola presente nel territorio

             Presenza nel territorio di numerose persone prive di licenza della scuola dell'obbligo, accanto a larghe fasce di popolazione in condizione di analfabetismo di ritorno

           Disaffezione alla gestione, alla cura e alla salvaguardia del bene comune

         Presenza del fenomeno “dispersione scolastica e insuccesso formativo” nel territorio

Interventi per

Bambini/ragazzi dell'Istituto e del Basso Sulcis

Famiglie dell'Istituto

Territorio del Basso Sulcis

Centro Risorse A.L.C.E (Avvio Laboratori Centro Educativo)

Nasce dallo sforzo dell’Istituto di individuare modalità nuove ed efficaci per prevenire la dispersione scolastica e promuovere il successo formativo di tutti i ragazzi. Finanziato dall’Unione Europea, il Centro, attualmente in allestimento, con sede centrale presso la biblioteca scolastica di Santadi, sarà aperto tutto l’anno e offrirà una serie di laboratori, spazi attrezzati e attività (animazione alla lettura, scrittura creativa, illustrazione del testo, costruzione del libro, informatica, inglese, avviamento alla musica, sport, ballo, teatro, pittura, ceramica, cucina, cineforum, sportello di ascolto, consulenza studio, alfabetizzazione, pari opportunità, formazione/incontri per docenti/adulti, lab. ambiente e territorio) da svolgersi sia in orario curricolare - per gli allievi dell’Istituto - che in orario extracurricolare per tutti gli utenti del bacino di riferimento: bambini/ragazzi dagli 8 ai 16 anni, adulti e, per alcune attività, bambini della Scuola dell’Infanzia e del 1° ciclo della Scuola Elementare.

 Le scelte organizzative

  La scuola dell’autonomia è una scuola che, vista la complessità delle relazioni in cui è impegnata, attribuisce grande rilevanza alla propria organizzazione. Il progetto organizzativo si pone, pertanto, come strumento di attuazione di quello formativo e conseguentemente fonda le proprie azioni sui principi seguenti:

FLESSIBILITA'        tempi (orario antimeridiano e pomeridiano), curricolo, spazi (classi-gruppi-interclasse) didattica, organizzazione medesima.                                                     

COLLEGIALITA'       equilibrio tra   Gruppo docenti , Plesso , Circolo

     INTEGRAZIONE          interna , esterna

   RESPONSABILITA'     decisionale, relazionale,di attuazione di verifica-valutazione

A livello didattico, pertanto, il miglioramento qualitativo del curricolo e la promozione del successo formativo verranno perseguiti, come in parte già detto, tramite:

  -  Organizzazione per laboratori: intesi come metodologia di apprendimento attiva e diretta e come conseguente allestimento di spazi opportunamente connotati, i laboratori si attuano in tutti gli ordini di scuola. Nella scuola dell’infanzia, dove prendono il nome di laboratorio della comunicazione, dell’ambiente e dell’identità, si attuano quotidianamente  con gruppi di intersezione anche nelle ore di contemporaneità. Nelle scuole elementari e medie coinvolgono gruppi classe e /o intermodulo e interclasse omogenei e eterogenei. In ciascuna sede di scuola media vengono offerti per 2 ore settimanali – da collocarsi preferibilmente nelle ultime ore di uno dei rientri pomeridiani – più laboratori in modo tale da consentire a ciascun allievo di scegliere tra più opzioni e di accedere al laboratorio per lui più interessante e motivante;

- flessibilità dell’orario: gestione flessibile delle ore di lavoro dei docenti e delle discipline. Le ore delle discipline/educazioni sono calcolate su base annua e potranno, per esigenze di progetto, essere distribuite e/o concentrate in determinati periodi dell’anno;

- flessibilità del calendario scolastico: nella salvaguardia dei giorni di lezione previsti dalle norme in vigore, si è stabilito di sospendere le lezioni nei giorni 3 marzo e 26 aprile 2003 in tutti gli ordini di scuola. Nella scuola dell’infanzia dopo l’8 giugno 2002 funzionerà un numero di sezioni adeguato al numero di alunni realmente frequentanti;

  - articolazione flessibile dei gruppi classe/sezione: pensata per offrire modalità di apprendimento individualizzato e/o collettivo più funzionali alle esigenze di ciascuno, consisterà nell’organizzare gruppi interclasse omogenei e/o eterogenei (all’interno del modulo per la scuola elementare) , gruppi intermodulo/interclasse eterogenei (specie per le attività laboratoriali nei piccoli plessi), gruppi di laboratorio omogenei e/o eterogenei di modulo/ intermodulo/intersezione/interclasse;

  -   uso della contemporaneità: intesa come una risorsa per promuovere cooperazione, unitarietà, flessibilità sia negli interventi individualizzati, sia nell'organizzazione di attività per gruppi, sia per realizzare la trasversalità e consentire l'effettiva integrazione tra ambiti, discipline ed educazioni e, infine, per condurre attività di ricerca e scambi aperti anche oltre le sezioni, i moduli, le classi viene utilizzata per: -garantire l'individualizzazione dell'insegnamento nel rispetto delle "diversità" di ciascuno e, quindi, offrire interventi personalizzati per gruppi di alunni (valorizzazione delle eccellenze - arricchimento/sviluppo - compensazione/consolidamento – recupero/sostegno);

1)     prevenire e superare l'eventuale svantaggio nell'apprendimento con interventi in rapporto duale e di piccolo gruppo;

2)     porre in essere interventi per gruppi omogenei e/o eterogenei;

3)     organizzare gruppi di laboratorio di classe, modulo, intermodulo, plesso/sede;

4)     garantire l’attuazione di progetti educativo-didattici;

6)  presentare nuove proposte didattiche di particolare difficoltà/complessità;

7)     condurre in modo differenziato attività di osservazione dei comportamenti e di verifica
delle abilità e competenze;

8)     sostituzione dei colleghi assenti fino a 5 e/o 10 giorni.

 
L’orario verrà gestito in maniera da garantire i seguenti minimi di ore di contemporaneità per tutte le sezioni/moduli/classi:

- SCUOLA DELL’INFANZIA: 10 ore settimanali per sezione

- SCUOLA ELEMENTARE: 6 ore settimanali per modulo

- SCUOLA MEDIA: 3 ore settimanali per classe.

Ciascun consiglio di sezione/modulo/classe definirà le modalità di utilizzo di tali ore in modo funzionale alle esigenze specifiche del gruppo degli alunni e alla progettazione.

Tanto la progettazione di sezione/modulo/classe che quella di plesso/sede specificano anche l’utilizzo al fine sopra citato della maggiore contemporaneità che si viene a creare laddove operano un alto numero di insegnanti specialisti (sc.elem.) e laddove (sc.media) esistono ore di completamento;

  - attuazione di diversi progetti per la realizzazione dei quali è previsto il coinvolgimento della comunità e la collaborazione con soggetti esterni alla scuola, esperti di settore, professionalità operanti nel territorio;

  - attuazione di iniziative curricolari ed extracurricolari tra scuole dell’infanzia, elementari e medie ;

  - attuazione di accordi di rete tra scuole e di accordi di programma con gli Enti Locali;

  - aggregazione delle materie per ambiti disciplinari (scuola elementare): le discipline, salve le eccezioni in cui sono presenti specifiche competenze professionali, sono aggregate nei seguenti ambiti:

 a) Ambito linguistico : Lingua Italiana - Ed. all'Immagine

 b) Ambito matematico-scientifico : Matematica - Scienze - Ed. Motoria

 c) Ambito antropologico : Storia, Geografia e Studi Sociali – Ed. al Suono e alla Musica

L’insegnamento della lingua straniera viene svolto da 2 docenti specialisti nei plessi di Nuxis e villaperuccio e da 4 specializzati nel plesso di Santadi: in uno di questi casi la L2 è stata collocata all’interno dell’ambito linguistico, in due all’interno di quello antropologico, nel quarto all’interno dell’ambito matematico-scientifico.Per la Religione Cattolica, poichè sono presenti, in tutte le classi, insegnanti specialisti, viene data facoltà ai teams di abbinarla secondo le esigenze delle classi costituenti il singolo modulo.

- attività alternative all’insegnamento di Religione Cattolica : non occorre programmare attività alternative in nessun ordine di scuola in quanto le famiglie che  hanno richiesto di non avvalersi dell'insegnamento, hanno optato per attività di studio individuale con assistenza dei docenti; ciascun docente, pertanto, provvederà a stabilire le attività di studio in rapporto al singolo caso.

  - tipologia dei gruppi di insegnamento : nella scuola dell’infanzia su ciascuna sezione operano due docenti. Ciascuno di loro è, poi, responsabile di uno o più laboratori nei quali lavorano alunni di più sezioni e/o fasce di età. Nella scuola elementare tutte le classi operano con un’organizzazione modulare del tipo tre insegnanti su due classi ad eccezione di un modulo del tipo 3+1. In ciascuna classe della scuola media il gruppo di insegnamento si compone dei docenti delle discipline. Dei gruppi di insegnamento fanno parte i docenti di sostegno, di Religione Cattolica e, nei moduli di scuola elementare in cui operano, gli specialisti di L2;

  - livelli e modalità di progettazione: al fine di sistematizzare e coordinare collegialmente gli interventi educativo-didattici e realizzare appieno quanto stabilito nel P.O.F., si progetta a più livelli:

-   a livello di Collegio dei Docenti si mette a fuoco l’intenzionalità educativa complessiva sella base di una larga condivisione di responsabilità e, quindi, si formula il P.O.F.e laprogrammazione educativa e curricolare;

-   a livello di Plesso/Sede si contestualizzano i più generali contenuti pedagogico-culturali e didattici della programmazione educativa. Ha un carattere prettamente organizzativo in quanto gestisce le risorse umane e materiali in funzione dei bisogni e delle scelte che connotano ciascuna realtà locale;

-   a livello di Sezione/Modulo/Classe si stabiliscono, in base ai bisogni dei singoli alunni, gli obiettivi, i percorsi e le strategie di intervento; si assicura la coerenza, l’unitarietà e la trasversalità dell’azione didattica;

-   a livello di Campo di Esperienza/Ambito Disciplinare/Disciplina si progettano:

         a livello individuale, in coerenza con la progettazione curricolare esistente, con la progettazione di classe e di plesso, le azioni didattiche per la disciplina di titolarità,

         a livello collegiale, ossia in gruppi di campo di esperienza/ambito disciplinare/disciplina, le azioni e gli interventi che assicurino coerenza e continuità interna al curricolo e pari opportunità formative agli allievi dei diversi plessi/sede.  

Sul piano organizzativo, al fine di diffondere responsabilità nelle decisioni, nell’attuazione e nella verifica e valutazione e al fine di costituire una rete relazionale e comunicativa efficace tanto a livello interno che esterno sono state individuate le seguenti figure, funzioni, commissioni e gruppi di lavoro:

FUNZIONI OBIETTIVO

AREA FUNZIONE COMPITI

1) Valutazione autovalutazione

Coordinamento, promozione e supporto all'attuazione della verifica / valutazione e dell'autovalutazione dell'Istituto Contribuisce,   alla progettazione del  P.O.F.,

 - studia, ricerca, predispone strumenti e materiali (questionari, griglie, modelli…) anche di uso collegiale per la valutazione in itinere e finale del P.O.F., per l’autovalutazione d’Istituto, per la verifica/valutazione dell’apprendimento, dello insegnamento, dell’organizzazione,

- stimola l’attuazione da parte del Collegio di una valutazione intesa come strumento di miglioramento,

- coordina la commissione “valutazione, autovalutazione”,

- opera in sinergia con l’altra figura obiettivo,

- raccoglie, elabora, gestisce, socializza dati relativi alla propria area di intervento.

2) Sostegno al lavoro
    dei docenti  e          analisi dei loro bisogni
     formativi
 Tutoraggio e accoglienza nuovi
 docenti,  assistenza e supporto
 didattico ai colleghi, analisi dei
 bisogni formativi e
 predisposizione e coordinamento
 dell’attuazione del  piano di
 sviluppo professionale

-  Contribuisce alla progettazione del  P.O.F.,

-  offre sostegno e consulenza ai colleghi,

-  svolge compiti di tutoraggio per i colleghi in anno di formazione dell’ordine di scuola di cui fa parte,

-  stimola la formazione continua,

-  studia, progetta, predispone azioni e interventi per la formazione dei docenti,

-  studia, ricerca, predispone strumenti e materiali (questionari, griglie, modelli…) anche di uso collegiale per la realizzazione e la verifica/valutazione  delle iniziative di formazione

- coordina la commissione “formazione e supporto ai docenti”,

- cura l’informazione dei colleghi tramite la attuazione di modalità di comunicazione efficaci,

- opera in sinergia con l’altra figura obiettivo,

- raccoglie, elabora, gestisce, socializza
      dati relativi alla propria area di
      intervento.

  FIGURE CON COMPITI E FUNZIONI A LIVELLO DI ISTITUTO IN ORARIO DI SERVIZIO