Comune di Curinga


Calabria da scoprire !
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       Numerosi sono dunque i monumenti ,di pregevole fattura, che segnano la storia del Comune di Curinga: 
  • resti di una Necropoli del periodo Neolitico antico in c/da Suveretta;
  • in località Trivio sono leggibili gli avanzi attribuiti all'antica "statio ad turres", menzionata dagli itinerari Romani;
  • in c.da Prato Sant' Irene è stata scoperta una Necropoli greco-romana con suppellettili sepolcrali di età ellenico-latina;
  • sempre nella frazione Acconia in contrada cerzeto sono visibili i resti di un complesso termale, le cosiddette "mura elleniche", purtroppo in stato di abbandono,che costituivano il "tempio di Castore e Polluce" con frigidarium e calidarium, peraltro l'unico che si conserva in tutta la Calabria fino quasi all'altezza della copertura situato in una grande villa padronale di età Romana ; costituisce il più antico segno della presenza  Cristiana nella Piana Lamentina in c/da Elleni;
  • la frazione di Acconia, di origine più antica della stessa Curinga centro, fu sede di un monastero brasiliano, di una protopapa e di una colonia monastica femminile di Santa Maria de Canna. ;
  • E' certo che i sovrani Angioini vi ebbero una villa per la caccia nel 1330. Ancora nel 1487 ebbe dagli Aragona capitoli e privilegi e godette di una relativa prosperità. 
  • Per la dolcezza del clima il territorio di Lacconia veniva consederato il più adatto per la coltivazione della canna da zucchero. 
  • Alfonso di Aragona per incrementarne la coltivazione vi aveva costruito grandi edifici e trappeti per la preparazione dello zucchero;
  • vestigia di età classica (in prossimità del torrente Tre Carlini  esiste un antico sepolcreto) si riscontrano anche nel letto del torrente Turrino ed altrove. Fra i reperti dello scavo: un tesoretto di stateri Greci arcaici (VI sec. a.c.);
  • il rinvenimento di una moneta bronzea Diocleziana ha confermato la datazione dello stabilimento appartenente ad una grande villa rustica alla fine del III.IV sec a.c., il frigidarium a pianta rettangolare, absidato ed orientato, permette l'ipotesi di una utilizzazione culturale cristiana;
  • Il Monastero di Sant'Elia Vecchio fondato in epoca pre- normanna (sec XI) dai monaci basiliani e successivamente acquisito ed ampliato dai monaci carmelitani nel sec.XVII;
  • la Chiesa Conventuale di stile gotico-monastico del sec. XIV in c/da Virdello;
  • la Torre di Difesa del sec. XIV in c/da Mezzapraia;
  • la Chiesa dell'Immacolata costruita nel tardo '700 piena di stucchi ben conservati realizzati dai fratelli Guzzi di Gimigliano nei primi anni del 900, con una splendida facciata sormontata da due bassi campanili cuspidali ed un elegante timpano sorretto da due robuste colonne e abbellita da tre splendidi portali in bronzo dello scultore Alessandro Romano;
  • la Chiesa Matrice intitolata a Sant'Andrea, restaurata di recente, all'interno della quale si trovano stucchi e decorazioni  e delle interessanti sculture lignee del 600, ed una incantevole acquasantiera in marmo col Cristo seduto ad altezza naturale realizzata a tutto tondo;
  • il Santuario Maria SS.ma del Carmelo, edificato su un terrazzo isolato dal resto del paese, situato sotto il cimitero ipogeo con sepoltura a coro, conserva un organo del "700 ed una porta in bronzo massiccio dello scultore calabrese Farina (Portale del Profeta Elia);
  • Palazzo Bevilacqua(ora sede del Museo  e della biblioteca). Attraversando le stradine di via Calvario e di via San Giuseppe, si finisce per scoprire scalette in pietra, palazzotti gentilizi o interessanti motivi architettonici nei portali e nelle balconate di antiche costruzioni private come palazzo Bevilacqua che oggi è quasi completamente ristrutturato ed è adibito a museo.
 
 
Immacolata
 
   Chiesa dell'Immacolata (vista dall'alto)
 
monastero
 
Monastero di Sant'Elia Vecchio sec. XI
 
posta vecchia
Resti del Tempio di Castore e Polluce ("Mura elleniche")
portale
Portali - nella foto quello di Palazzo Bevilacqua
(ora ristrutturato e sede del Museo di Curinga)
 

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