Cosa si può fare

L'accoglienza e la condivisione per e con la persone disabile, o comunque in difficoltà, sono lo zoccolo da cui partire per progettare il proprio futuro. L'obiettivo non è il "villaggio" a misura della persona con problemi, ma la possibilità per ogni individuo di vivere con altri nella città, nel quartiere, nella famiglia. E quando questa non c'è, non più in strutture emarginanti ed anonime, bensì in forme che favoriscano il massimo possibile di integrazione. Persone con handicap o in difficoltà, volontari, operatori privati e pubblici, cittadini, uniti nel rapporto solidale, comunitario riescono a costruire una forza di cambiamento nel territorio quanto più si fanno capaci di interpretare bisogni, esigenze, problemi. Un territorio consapevole dei problemi delle persone che vivono un disagio, capace di organizzarsi e strutturarsi in modo che tutti gli aspetti della vita sociale favoriscano l'inserimento dei cittadini anche i più problematici è un territorio che costruisce la piena integrazione e che ha come punto di riferimento per la costruzione del vivere civile i cittadini più deboli.

Comunità di Capodarco

 

Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza