Album: Sabato pomeriggio

 

 
  Picture    
  ASPETTARE ... - CARILLON  - ALZATI GIUSEPPE - POSTER - TUTTO QUA! - DOREMIFASOL - LAMPADA OSRAM - 2 1 X - SISTO V - IL LAGO DI MISURINA - ... ED ASPETTARE - SABATO POMERIGGIO
 
 
 
  ASPETTARE ...

passerotto
ti ho aspettato tanto
e adesso tu sei qui ...

passerotto
la tua canzone canto ...
doremifasol

ed aspettare
ed aspettare
ed aspettare
ed aspettare




                                   
Inizio



CARILLON

un cofanetto tutto impolverato
e dentro una fotografia
con il tuo primo fidanzato
tenente di cavalleria ...
sulla tovaglia ricamata a mano
i salatini con il the'
nel tuo salotto veneziano
il 5-4-23 ...
le gite in barca
la tua balia ed un notturno di Chopin
um baciamano
una camelia
un manicotto di lapin
e in fondo agli occhi stanchi ti rimane
la malinconia
che sfiora i tuoi capelli bianchi
e poi ti porta ria ...

Gesu' Gesu' dirai
com'ero buffa io
sorriderai ma un groppo in gola santirai
com'eri bella tu
adesso cosa sei
un vecchio carillon
che non va piu' ...

in sala di lettura dopo pranzo
distesa sopra il canape'
leggevi trepida un romanzo
con delle frasi un poco "ose'" ...
e il giovedi' mattina ad un concerto
con i genitori all'"Odeon"
e tu che ti annoiavi molto e gia' pensavi al charleston
i bagni al mare
il tuo cavallo
e un ombrellino di bambu'
le trecce
il tuo carnet da ballo
e l'orologio col cucu' ...

adesso ti han lasciato sola
adesso son fuggiti via
e forse un poco ti consola
la tua fotografia ...

Gesu' Gesu' dirai
che sciocca sono io
e dal golfino un fazzoletto prenderai
se serve star quaggiu'
a un vecchio carillon
che non va piu' ...



                                   
Inizio



ALZATI GIUSEPPE

per te che sai che la tua solitudine
e' una bugia per sopravvivere
per te che vuoi tornare giu' nel sud
e intanto vuoti posacenere
per te che hai sempre fatto economia
e non ti trovi nel giardino pubblico
ancora vivi un incantesimo
andare venire
finire incominciare
trovare perdere ...

per te che ammazzi i pomeriggi in una briscola
per te che vivi col terrore della tegola
per te che tieni tutti i sogni in una scatola
per te che cerchi di imitare Pele'
per te che ridi e non capisci perche' ...

per te che parli sparli dici sdici sempre di politica
e tiri avanti con le pillole
per te che hai il cuore dentro un luna park
e t'innamori delle bombole
per te che conti i tuoi foruncoli
ogni mattina prima del caffe'
per te che suoni la tua armonica
sdraiato in un campo di fragole
sbocciare
sfiorire
gioire disperare
sporcare pulire
aprire chiudere ...

per te che vivi tutto l'anno in un montgomery
per te che giochi la tua vita sopra i numeri
per te che sei sempre sommerso dai cocomeri
per te che fai tutte le cose a meta'
per te che implori un poco di carita' ...

alzati Giuseppe
troppo tempo hai perso gia'
alzati Giuseppe
verso la tua liberta'
alzati Giuseppe
mille secoli tu hai
alzati Giuseppe
se tu vuoi ... tu volerai ...

per te che vai come un sonnambulo
nell'aria densa di caliggine
per te che quando eri piu' giuvane
hai fatto qualche stupidaggine
per te che parli sempre a vanvera
solo perche' tu ci hai la scrivania
per te che ruzzi nella polvere
in una strada di periferia
tagliare cucire
partire ritornare
svuotare riempire
salire scendere ...

per te che affoghi i dispiaceri sopra un tavolo
per te che cerchi la fortuna dietro a un angolo
per te che non hai combinato un cavolo
per te che sembri un altro con il toupet
per te che soffri e non capisci perche'

alzati Giuseppe
troppo tempo hai perso gia'
alzati Giuseppe
verso la tua liberta'
alzati Giuseppe
mille secoli tu hai
alzati Giuseppe
se tu vuoi ... tu volerai ...



                                   
Inizio



POSTER

seduto con le mani in mano
sopra una panchina fredda del metro
sei li' che aspetti quello delle 7.30
chiuso dentro il tuo palteot

un tizio legge attento le istruzioni
sul distributore del caffe'
e un bambino che si tuffa dentro a un bigne'

e l'orologio contro il muro
segna l'una e dieci da due anni in qua
il nome di questa stazione
e' mezzo cancellato dall'umidita'

un poster che qualcuno ha gia' scarabocchiato
dice "Vieni in Tunisia"
c'e' un mare di velluto ed una palma
e tu che sogni di fuggire via...

di andare lontano lontano
andare lontano lontano...

e da una radiolina accesa
arrivano le note di un'orchestra jazz
Un vecchio con gli occhiali spessi un dito
cerca la risoluzione a un quiz

due donne stan parlando
con le braccia piene di sacchetti dell'Upim
e un giornale e' aperto
sulla pagina dei films

e sui binari quanta vita che e' passata
e quanta che ne passera'
e due ragazzi stretti stretti
che si fan promesse per l'eternita'

un uomo si lamenta ad alta voce
del governo e della polizia
e tu che intanto sogni ancora
sogni sempre sogni di fuggire via...

di andare lontano lontano
andare lontano lontano...

sei li che aspetti quello delle 7,30
chiuso dentro il tuo paletot
seduto sopra una panchina fredda del metro




                                   
Inizio



TUTTO QUA!

i bambini stanno sempre soli
le bambine stanno sempre sole
i maschietti con i fucili
le femminucce con le bambole
i pirati i terzini e i cow boy
che giocano di qua
le signore le principesse
se ne stanno un po' piu' in la'
ma c'e' un posto che e' un po' nascosto
dove giocano a mamma e papa'
tutto qua!



                                    Inizio



DOREMIFASOL

non ti ho detto
che nei giorni bagnati di pioggia
quando il cielo
si strofina sui tetti
ti ho tanto pensato
e ho suonato canzoni per te

non ti ho detto
che sei piccola come un pulcino
che sei come il piu' dolce mattino
che mi basta tenerti per mano
che volevo portarti lontano lontano
e non so fare a meno di te
mi credi
doremifasol
nella mia testa solamente

doremifasol
doremifasol
doremifasol
doremifasol

non ti ho detto
che i tuoi riccioli sono di seta
che profumi di erba falciata
che non sono mai stato un poeta
che ogni istante ho paura che sia gia' finita
e che darei la mia vita per te
mi credi
doremifasol
tutto quello che so darti e'
doremifasol



                                   
Inizio



LAMPADA OSRAM

lampada Osram
di fronte alla stazione
giornali cartoline
le insegne le reclames
la fila di tassi'
la calca sopra i tram
annodi il tuo foulard
le otto e dieci

lampada Osram
0e' il primo appuntamento
e tu ci tieni tanto
sei certa che verra'
una valigia torna
e un'altra se ne va
la buio e sono gia'
le otto e un quarto

"ciao come stai"
gli dirai
quando verra'
per l'emozione arrossirai
chissa' che pantaloni avra'
mezz'ora no non bastera'
per arrivare al centro
per dirgli tutto quanto
e che ti piace
tanto tanto

lampada Osram
non e' venuto ancora
che facce da galera
quei quattro sul coupe'
"via Boncompagni per favore
sa dov'e'?"
prufumo di lilla'
le otto e venti

"bravo che sei"
gli dirai
quando arrivera'
e un po' di muso metterai
chissa' che scuse inventera'
ma dopo lui ti portera'
davanti ad un tramonto
per dirti tutto quanto
e che gli piaci
tanto tanto

lampada Osram
lui non e' piu' venuto
i passi sul selciato
ti fanno compagnia
e a testa bassa
te ne torni a casa tua
"biglietto signori"
le otto e mezza



                                   
Inizio



2 1 X

con un'aria trasognata
lemme lemme nella sera
se ne va
fischiettando ...
la schedina l'ha giocata
sos dieci anni che lui spera
e che ci sta riprovando

un motorino per Maria
due mesetti in Val Gardena
una casa piena
di comodita'
se pareggera' il Cesena
una villa con piscina
la schedina con la mente lui rifa' ...

1 X X 2 1 X 1 X 1 1 2 1 X

nella strada tutto solo
fa uno slalom tra i lampioni
e la citt_'
sta in ciabatte
e la luna su nel cielo
stropicciandosi gli occhioni
si fa gia'
color latte

quel francobollo dell'Angola
che gli ha sempre fatto gola
un corredo di lenzuola
per Liu'
e se segnera' Mazzola
una bella barca a vela
e la mente vola
e non si ferma piu' ...

1 X X 2 1 X 1 X 1 1 2 1 X

2 1 X
chissa'?
se va bene ...
2 1 X

con quell'aria trasognata
passa avanti alla portiera
"buona sera regioniere!"
la schedina l'ha giocata
e per una volta ancore
questa sera


puo' spersre
e sale in fretta gli scalini
col fiatone quattro piani
c'e' un odor di maccheroni
col ragu' ...

si dimentica Antognoni
da un bacetto ai suoi bambini
e ai milioni
non ci pensa piu' ...

1 X X 2 1 X 1 X 1 1 2 1 X



                                   
Inizio



SISTO V

qiasi che fusse inverno
Sisto fa foco e fiamme tutt'intorno
quasi che fusse gia' venuto inverno
dice che ce prepara al callo dell'inferno ...
Sisto Sisto mio
Sisto Sisto mio
dice che ce prepara al callo dell'inferno ...

fijo meno giudizzio
e piu' fede comanna er Santo Uffizio
e tie' 'sta maledetta lingua a posto
si tu non voi fini' coma 'n capretto arrosto ...
fijo fijo mio
fijo fijo mio
si tu non voi fini' coma 'n capretto arrosto ...

dacce un papa mijore
m'ariccomanno a te nostro Signore
un quarchiduno che 'gne piace er foco
uno che se ami preghi tanto e campi poco ...
o Signore Iddio
o Signore Iddio
uno che se ami preghi tanto e campi poco ...



                                   
Inizio



IL LAGO DI MISURINA

sciolta ormai l'ultima neve
su un tappeto d'erba nuova
con un passo lieve nell'aurora
Misurina camminava
sopre ad una rupe si fermava
ogni di' alla stessa ora

nella calma del tramonto
il silenzio era velluto
un arcobaleno di pensieri
lei gettava giu' nel vuoto
e qualcuno la spiava muto
il suo nome era Sorapis

Sorapis che viveva solo lassu'
tra abeti e genziane blu
nessun sorriso c'era tutto per lui
un giorno scivolo' giu'
la vide con gli occhi suoi

Misurina riposava
tra il ginepro e i rododendri
si affacciava il sole dalle nubi
sopra i suoi capelli biondi
ed un alito di vento andava
a sfiorare lei
per lasciarla poi
tra le braccia di Sorapis

Sorapis chiuse gli occhi e il capo inchino'
e giorno e notte aspetto'
finche' di pietra non fu
e con le lacrime che scesero giu'
un verde lago formo'
tra abeti e genziane blu



                                   
Inizio



... ED ASPETTARE

il 9 barrato
il paradiso
la primavera
un tuo sorriso
la mietitura
un colpo di stato
la libera uscita
Babbo Natale
le medicine
un posto al sole
la promozione
un'altra vita

il segnale orario
l'eclissi lunare
la coincidenza
il carnevale
l'indipendenza
un altro salario
un bel terno all'otto
una medaglia
il 27
la sesta figlia
la buona notte
il terzo atto

le chiavi di casa
l'alta marea
la comunione
un'amnistia
l'ispirazione
una sorpresa

ed aspettare
ed aspettare
ed aspettare
ed aspettare



                                   
Inizio



SABATO POMERIGGIO

passerotto non andare via
nei tuoi occhi il sole muore gi_
scusa se la colpa e' un poco mia
se non so tenerti ancora qua.

ma cosa e' stato di un amore
che asciugava il mare
che voleva vivere
volare
che toglieva il fiato
ed e' ferito ormai
non andar via

ti prego
passerotto non andare via
senza i tuoi capricci che faro'
ogni cosa basta che sia tua
con il cuore a pezzi cerchero'

ma cosa S stato di quel tempo
che sfidava il vento
che faceva fremere
gridare
contro il cielo
non lasciarmi solo no...
non andar via
non andar via

        senza te
        morirei
        senza te
        scoppierei
        senza te
        brucerei
        tutti i sogni miei
        solo senza di te
        che farei
        senza te
        senza te
        senza te

sabato pian piano se ne va
passerotto ma che senso ha

non ti ricordi
migravamo come due gabbiani
ci amavamo
e le tue mani
da tenere, da scaldare
passerotto no
non andar via
non andar via


                                    Inizio
 

 


Claudio Baglioni Online, © 1998-1999, by Paolo Crespi

Modificato il 02/03/99