"Storie vere di una chat"

Quando si tenta per la prima volta di conversare in rete può essere molto difficoltoso riuscire ad interloquire con qualcuno. Al fine di superare tale scoglio e' manifesto il fatto che, per attacar bottone in una chat, dopo i riti di "Ciao. Come va?", o "Piacere Ernesto25 sono Baldassarre33" oppure ancora "Ti va di fare 2 chiacchiere?", s'innesti un periodo più o meno lungo (variabile in genere dai 3 a 15 minuti) di cazzeggio delle parti interlocutorie. Se da un lato e' opinabile manifestare un comportamento che eluda la realtà di ognuno di noi, da un altro punto di vista il bello e' che a volte questa fase di cazzeggio si protrae per tutto il periodo della conversazione dando luogo, spesso, ad una sorta di "sit-com" davvero irresistibi.

            "La porno impiegata"           
Qui di sotto riporto integralmente la conversazione di un mio amico che, per evidenti censure, chiameremo "A." con una tipa che indicheremo con "C." . Non fatevi fuorviare dal tema centrale della conversazione, ma piuttosto ponete la vostra attenzione sulla linearità della stessa e cercate di immaginare nella realtà un simile scenetta.
A.: Ciao, C. Chi sei? Come sei fatta?
C.: Ho indosso una camicetta blu, un gonna cortissima e un paio di splendide autoreggenti. Lavoro in ufficio tutto il giorno, ma vado in palestra e ho un fisico perfetto. Novantasessantanovanta, tanto per intenderci. E tu? Tu come sei fatto?
A: Io sono alto uno e sessantadue e peso settantanove chili. Ho gli occhiali da miope e un paio di blue jeans nuovi di zecca. Gli ho comprati stamane, pensa. E ho anche una maglietta, con su un bel disegno astratto piu' alcune macchie di ketchup residuo dell'ultimo barbecue. L'insieme non e' male, comunque.
C: Ti voglio. Ti andrebbe di fare sesso virtuale con me?
A: Va bene.
C: Iniziamo?
A: E iniziamo.
C: Siamo in camera da letto, nella mia camera da letto...dallo stereo una musica soft (tipo Kenny G., ok?) si sta diffondendo per tutta la stanza. La luce e' fioca, soffusa. Viene solo da un paio di candele accese sul mio comodino. Ti guardo negli occhi, fisso. E sorrido.Lascio scivolare la mia mano, lentamente, e sento, subito il tuo enorme, possente rigonfiamento...
A: Gulp! Sto iniziando a sudare tutto...
C: Ti tiro via la maglietta e inizio a baciarti il petto. Ti lecco tutto.
A: E intanto io ti sbottono la camicetta. Mi stanno tremando le mani.
C: Hmmmm...inizio a gemere, piano piano.
A: Ho afferrato i bordi della tua camicetta e cerco di levartela, facendotela passare dalla testa.
C: Getto indietro il capo. Brividi freddi di piacere sulla mia pelle nuda. E sento sempre il tuo...'gonfiore'. Sempre piu' grande, sempre piu' potente. Inarrestabile!
A: Oh, nell'eccitazione del momento, ho fatto un gesto brusco con la mano. Straaap! Ti ho strappato la camicetta. Mi perdoni?
C: Tranquillo. Va tutto bene. Non ci tenevo poi tanto, in fondo.
A: Guarda che te la ripago, eh?.
C: Non preoccuparti, ti dico, e continua. Indosso un bel reggiseno di pizzo nero, e il mio respiro diventa sempre piu' affannoso. Sono sempre piu' eccitata..
A: Adesso traffico col gancio del tuo reggiseno. Mi sa che s'e' incastrato, pero'. Hai mica un paio di forbici?
C: Rido. Ti prendo la mano e te la bacio piano. Provo io a slacciarmi il reggiseno. Eccolo, non c'e' piu'. Un refolo d'aria mi carezza il seno. Ho i capezzoli duri, durissimi. Puntati come missili verso di te.
A: Ehi, ma come hai fatto? Raccolgo il reggiseno e controllo il gancio. Fa un po' vedere...
C: Lascia stare il gancio. Inarco la testa, il corpo, i seni. Ohhh, baby, voglio sentire la tua lingua su tutto il mio corpo!
A: Ok. Butto via il reggiseno.. E inizio a leccarti ..si puo' dire?... le tette. Come sono lisce!.
C: Ti passo le dita tra i capelli. Chino la testa, mordicchiandoti il lobo dell'orecchio..
A: Eeeee...Eeeeetc...ETCIUUUU!! M'e' venuto da starnutire, scusa. Ma ora le tue tette son tutte coperte di saliva e muco.
C: COSAAAA???
A: Scusa. Mi dispiace. Davvero.
C: Ok, ok. Mi ripulisco del tuo...della tua saliva con quello che m'e' rimasto della camicetta...
A: Lascia. Faccio io. Prendo la camicetta tutta zuppa e la butto via.Cade sul pavimento con un 'plop'!
C: Ok. Adesso ti levo i pantaloni e inizio a strofinarti l'arnese. Mmmm...bello duro.
A: Dio...che brividi...Ma hai le mani fredde!!!! Yeeee!
C: Ora mi tolgo la minigonna. Dai, levami tu le mutandine, su.
A: Bene. Ti tolgo le mutandine. Inizio a mulinare la lingua dappertutto, dentro, fuori, dentro...mmmmm...mmmm...?!!?...
aspetta un attimo...
C: E che succede, ADESSO??
A: Acc! M'e' finito un tuo peluzzo proprio in gola! Sto tossendo di brutto!
C: Ehi, stai bene?
A: Cough! Non la finisco piu' di tossire! Son diventato tutto rosso!
C: Ti posso aiutare?
A: Aspetta. Corro in cucina, tossendo selvaggiamente. Brancolo tra i mobili, mi serve un bicchier d'acqua. Dove li tieni, i bicchieri?
C: Guarda nell'armadio a destra del lavandino.
A: Grazie...eccolo....ahhhh. Adesso va meglio
C: Torna da me, tesoruccio.
A: Aspetta, che adesso sto sciacquando il bicchiere.
C: E dai!...sono sdraiata sul letto. Pronta e calda tutta per te.
A: Un attimo. Asciugo il bicchiere. Ora lo rimetto a posto. E adesso ritorno verso la camera. Porc...e' buio qui! Mi son perso! Dov'e' la stanza da letto?
C: Ultima porta a sinistra alla fine del corridoio.
A: Eccomi.
C: Butta via quei pantaloni. Vieni qua. Senti come sono eccitata. Senti il mio respiro affannoso. Ti voglio. Ti voglio. Ti VOGLIO!!!!
A: Anch'io.
C: Ecco, vieni qua. Ci stiamo baciando appassionatamente. I nostri corpi nudi sono tutti abbrancicati l'un l'altro, si intrecciano, si toccano, si mescolano.
A: Ahhh...mi stai pestando gli occhiali sulla faccia, con la tua! Fa male!
C: E perche' non te li togli, i tuoi occhiali?
A: Potrei pure, ma senza non ci vedo un accidente. Comunque...va bene.Li metto sul comodino qui vicino, d'accordo?
C: Dai, che sono tutta un fuoco!. Dammelo. Dammelo!!
A: Scusa, mi scappa la pipi' Mi alzo. Brancolo a tentoni nella stanza.Non vedo niente senza occhiali. Barcollo verso il bagno.
C: Torna subito, dolcezza!.
A: L'ho trovato, il bagno. E' buio! Ah, ecco, il water. Alzo la tavoletta, eh?
C: Bravo. Fai presto, pero'...che non ce la faccio piu'!
A: Fatto. Aspetta che tento di trovare il pulsante dello sciacquone! La miseria, non si vede proprio un accidente qui dentro. Dov'e'?....Uh-oh!
C: E ora cosa c'e'?
A: Uh-oh! Sbagliato. Indovina dove ho fatto la pipi? Nella tua lavatrice a carica dall'alto!
C: Dio!
A: Scusami. Adesso sto ritornando, sempre brancolando come un cieco nel corridoio.
C: Mmmmm...si'...dai. Vieni qui...
A: OK, e adesso infilero' il mio...ehm...coso...nella tua..come posso dire..."cosina"?
C: Si! Si'! Fallo, baby, fallo!
A: Eccomi, ti afferro tutta, ti bacio tutta, e...e...oh, mi sa che c'e' un altro "piccolo" problema...
C: Dai, vedi come scodinzolo tutta, avanti e indietro. Non posso aspettare ancora! E mettimelo dentro, dai! Scopami!
A: Ce l'ho moscio.
C: COSA?!!!?
A: Ce l'ho moscio, ti ho detto. Non ce l'ho fatta a tenerlo duro tutto questo tempo.
C: Mi son tirata su e ti sto guardando, incredula.
A: Faccio spallucce con uno sguardo triste: che ti devo dire? Ho la salsiccia molliccia. Scusami davvero. Aspetta che prendo gli occhiali e provo a dare un'occhiata.
C: No, non importa. Lascia stare. Mi sto rivestendo. Mi rimetto la sottoveste. E mi rimetto pure la camicetta bagnata, tie'.
A: No! Aspetta! Sto cercando gli occhiali. A tentoni tasto il comodino ...questo dev'essere lo stick del deodorante...queste mi sa sono fotografie...e queste le candele...
C: Lascia stare, ti ho detto. Mi riabbottono la camicetta. Adesso rimetto le scarpe.
A: Ah, ecco gli occhiali. Me li metto. Oh mio dio! Una delle tue candele e' finita sulla tenda. Ohhh, e la tenda ha preso fuoco! Oddio! E adesso?
C: Ma va all'inferno, vai! Stronzo! Chiudo il collegamento!
A: Nooooo!!!!. Anche il tappeto ha preso fuoco. Oddio! Che disastro!!!
C: <logged off>

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