Stemma di Altissimo

Stemma del comune di Altissimo

 

 

I luoghi d' origine Altissimo (VI) / 1
 
Stemma di Altissimo

I Dalla Gassa hanno le loro radici piu' recenti nel comune di Altissimo (VI). Come tanti altri ceppi familiari che nella nostra zona hanno il loronome cognome dalle contrade dove abitano, Gassa e' il nome della zona, oggi via, attraverso la quale si accede al piccolo centro. Altissimo e´ uno dei paesi piu' suggestivi dell’intera valle del Chiampo. Il comune si estende sulle dorsali sudorientali dei Lessini, a piu' di 600 metri di altezza (min 275 max 1233), e da qui domina l’intera vallata. Con una superficie territoriale di 1.503 ha. e 2.184 abitanti, il comune, oltre al centro di Altissimo, conta tre frazioni: Campanella, Molino e Cortivo. II nome di Altissimo deriva sicuramente dall’aggettivo “alto” e il riferimento all’ubicazione della villa è palese. Come accaduto per altri comuni nella parte nord della valle, pure Altissimo ha origini tedesche, per effetto di insediamenti cimbri avvenuti nel Xll° secolo. I primi cenni a questo centro si trovano in un documento risalente al 1297, nel quale si legge che era già sede parrocchiale autonoma. L’indipendenza civile risale invece al XIV° secolo, come pure Ia partecipazione alla guerra per liberare il territorio dal dominio dei Della Scala (1339), combattuta al fianco di altre comunità della valle. Nel corso degli anni si susseguirono diverse lotte fra la popolazione locale e gli Scaligeri, ma, con la dedizione della vallata alla Repubblica Veneta, ebbe inizio un lungo periodo di pace, interrotto solo alla fine del 1700 con l’arrivo delle idee rivoluzionarie francesi. Per secoli ad Altissimo si succedettero sacerdoti teutonici alla guida della parrocchia, e molti di essi adempirono anche al compito di curare l’istruzione dei piu´ giovani. Furono sempre questi precettori che tennero vivi i rapporti fra il centro e i comuni cimbri limitrofi, sparsi sui Lessini. Anche Altissimo, come Bolca e altri paesi del circondario, ci ha regalato importanti ritrovamenti di carattere geologico. Infatti, il paleontologo Francesco Scortegagna nel 1805 ha rinvenuto un grande pesce pietrificato, ora custodito nel museo civico di Vicenza. Le principali risorse del comune montano furono per secoli l’agricoltura, con la produzione di cereali e foraggio, e l’allevamento. Fino agli anni '80 si e´ sviluppato il turismo, che vedeva nel capoluogo e nella frazione di Campanella due centri ospitali e pittoreschi, ove trascorrere le vacanze estive. Attulmente, con l' immigrazione dall' Africa e dall' Asia di lavoratori attirati dalla possibilita' di impiego nelle fabbriche della valle del Chiampo, facce nere e shari indiani si mescolano alla popopazione locale. Altissimo da paese di emigrazione e' diventato oggi luogo di immigrazione aprendo scenari impensati solo qualche anno fa.

I

Le immagini storiche riprodotte qui e in alcune delle pagine seguenti sono state gentilmente concesse dal Sig. Bravo Palmiro di Chiampo (VI) e sono tratte dal volume Ricordi di una vallata

a cura di Dalla Gassa Luciano se vuoi informazioni, se hai informazioni che vuoi pubblicare, scrivimi