Sudafrica - pag. 2

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Regione del Mpumalanga. Percorso da Johannesburg a Graskop fino al Kruger (SabiSabi Game Reserve)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco il percorso: linea continua rossa in auto, a tratteggio è il trasferimento aereo.

410 Rand una scheda con 360 di traffico telefonico). Mi servirà per chiamare gli alberghi e per farmi chiamare dall’Italia senza dover spendere cifre esorbitanti facendo ponte col satellite.

Andiamo a ritirare l’auto alla Hertz. Tutti gentili, tutto pulito, insomma subito una bella impressione. Il parcheggio per le auto a nolo è seminterrato ed immenso. Andiamo verso la nostra e subito si avvicina una ragazza che ci spiega l’uso dell’auto (Toyota Corolla 1600 verdepisello metallizzato!).

Chiediamo informazioni per uscire dall’aeroporto e per arrivare a Graskop, nella regione del Mpumalanga (Eastern Transvaal), circa 426 Km ad est di JNB. Sempre gentile ci indica la strada, tira fuori la penna e ci fa il disegnino con l’indicazione delle varie località da raggiungere. Beh, chi ben incomincia è a metà dell’opera!

Con estrema facilità (tutto è ben indicato) usciamo da JNB e ci dirigiamo verso la strada nazionale N12 e proseguiamo per Middelburg, Belfast, Dullstroom, Lydenburg, Sabie e infine Graskop.

Con gioia noto subito che le strade del Sudafrica sono una pacchia per qualsiasi europeo: larghe un minimo di otto metri (le più piccole), tutte con la corsia d’emergenza e senza il traffico assillante delle nostra Statali e/o Autostrade. Si va che è una meraviglia. L’unico neo è l’illuminazione: manca nella maggior parte delle strade fuori dei centri abitati. Ecco perché tutti consigliano di non viaggiare di notte.  Questo per noi non è stato un problema, perché con le alzatacce di mattina presto, la sera eravamo distrutti. Sì e no con la forza di uscire per mangiare qualcosa.

Tutt’intorno il paesaggio è abbastanza spoglio. E’ inverno, piove poco e la vegetazione è ancora secca.

La strada inizia a salire, ma non ci sono tornanti: solo una leggera pendenza che può rallentare i carichi pesanti. Questi comunque, puntualmente al sopraggiungere di un auto, si spostano nella corsia d’emergenza e ti fanno passare. Devi ringraziare accendendo le doppie frecce (così è scritto nella L.Planet ed è tutto vero) e loro rispondono con un colpo di abbaglianti.

Arriviamo a Graskop nel pomeriggio a circa 1000 metri d’altitudine senza accorgersene. La temperatura è sui 16-18 gradi, di giorno si sta bene.

Cittadina semplice, carina, nulla di speciale. E’ situata sul margine della scarpata del Drakensberg in cima al Kowyns Pass.  Ho fatto questa scelta perché è un buon punto d’appoggio per andare a visitare il Blyde River Canyon, un po’ più a nord di Graskop.

Troviamo l’albergo (Graskop Hotel) già prenotato (a ½ Fax) e riceviamo un’accoglienza ottima.

E’ una struttura rinnovata recentemente e tutto è pulito e ordinato. C’è anche un bel giardino sul retro con piscina. Ci consegnano le chiavi della stanza e un telecomando per il cancello carrabile (hanno un parcheggio privato). La stanza è staccata dal corpo principale, subito dopo la piscina. Fa parte di cinque casette a schiera (ce ne sono altrettante di fronte e sul retro) ognuna col suo porticato e giardino ben tenuto e curato.

Dopo una bella doccia e un po’ di riposo usciamo a piedi verso le 20,00 per mangiare qualcosa. Per le strade non c’è nessuno, ma in albergo ci hanno assicurato che non c’è pericolo. Fa freschino, ci saranno dieci-dodici gradi al massimo.

Troviamo un piccolo ristorante “Notty Pine” (Pilgrim’s Road n°3) con tre-quattro persone e ci avventuriamo. Abbiamo mangiato un’ottima trota arcobaleno e un filetto di manzo ai ferri. Il tutto guarnito con verdura cotta, patate fritte o al forno, acqua minerale (eh si, siamo astemi) per un totale di circa dodicimila a testa!

 

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