(Grottammare, Ascoli Piceno
1520 - Roma 1590), papa (1585-1590). Al secolo Felice Peretti, di umile
origine, entrò nell'ordine dei francescani a soli dodici anni e fu
ordinato sacerdote nel 1547 dopo aver studiato in diverse università.
Ricevuto nel 1548 il dottorato in teologia dall'Università di Fermo,
Peretti divenne vescovo di Sant'Agata dei Goti nel 1566 e di Fermo nel
1571. Venne in seguito nominato cardinale. Nel 1585 fu eletto papa
all'unanimità come successore di Gregorio XIII, grazie a un compromesso
tra due fazioni rivali.
Il suo
pontificato fu contrassegnato da enormi spese per lavori pubblici a
Roma, tra i quali la costruzione del Palazzo Lateranense e del Quirinale.
Nel 1586 portò il numero dei cardinali a settanta e nel 1588 fondò
quindici congregazioni cardinalizie (dipartimenti) per amministrare gli
affari secolari e spirituali della Santa Sede. Amministratore capace e
severo, rafforzò il decreto del concilio di Trento contro la simonia e
l'accumulazione dei benefici e delle cariche ecclesiastiche, varando
egli stesso riforme e aumentando gli aiuti alle missioni d'oltremare.
Riuscì infine a risanare le finanze papali, imponendo tasse e
istituendo prestiti ad alto rendimento.
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