1618, 15 MAGGIO

JOHANNES KEPLER COMPLETA LE TRE LEGGI SUL MOTO DEI PIANETI

 

I legge
Descrive le forme delle orbite che i pianeti percorrono intorno il sole. Le orbite sono ellittiche e il sole occupa uno dei due fuochi. Nel percorso orbitale ogni pianeta giunge al punto di minima distanza dal sole, il perielio , e al punto di massima distanza, l’afelio. Essi sono congiunti dalla linea degli Apsidi che coincide con l’asse maggiore dell’ellisse.

II legge
Riguarda la velocità con cui ciascun pianeta percorre la propria orbita: spazi uguali in tempi uguali. La velocità è massima quando è in perielio, minima quando è in afelio. Il pianeta rimane nella sua orbita e non cade sul sole perché è in movimento. La forza di attrazione solare e le forze dovute alla velocità del pianeta si bilanciano. Quando diminuisce la distanza del sole, la forza di attrazione aumenta e anche la velocità del pianeta.

III legge
Mette in relazione la velocità di rivoluzione di ciascun pianeta con la sua distanza dal sole. La velocità lineare dei pianeti decresce con la distanza dal sole. Pertanto Mercurio è il pianeta più veloce nel suo moto di rivoluzione, Plutone il più lento.

Teoria Copernicana

 

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