IL TRATTAMENTO DELLA
CALVIZIE
(L’AUTOTRAPIANTO DI CAPELLI)
Dott. Massimo Maspero
Specialista in Chirurgia
Plastica
09/06/02
La
perdita fisiologica dei propri capelli (calvizie andro-genetica) interessa circa
il 50% degli individui maschi tra i 20 e i 50 anni e questa percentuale aumenta
con l’invecchiamento.
Si manifesta con quadri di differente gravità che vanno da una semplice
stempiatura, allo svuotamento nella regione del vertice, sino alla perdita di
tutti i capelli tranne quelli in sede occipitale e occipito-laterale che
fisiologicamente non sono soggetti a caduta.
Esiste poi una calvizie andro-genetica femminile, più rara e di aspetto
differente con diradamento diffuso ed attaccatura anteriore conservata.
Gli psicologi ci insegnano che il cambiamento estetico determinato dal
diradamento e dalla perdita dei propri capelli viene spesso vissuto come
degradazione della propria identità corporea, segno d’invecchiamento e qualcosa
che ci avvicina alla fine. Il grave disagio psicologico che ne deriva induce a
sottoporsi a trattamenti prolungati e costosi, dall’esito incerto.
In realtà non esistono cure in grado di far ricrescere i capelli, anche se con
trattamenti medici e tricologici è possibile ottenere qualche risultato nella
conservazione di quelli ancora presenti.
Il rimedio per la calvizie andro-genetica è chirurgico e l’autotrapianto di
bulbi piliferi è l’intervento in grado di dare i risultati più naturali e
definitivi.
Si tratta di
asportare chirurgicamente piccole porzioni di capillizio (dette innesti)
contenenti i bulbi piliferi dalla regione occipitale, dove i capelli non sono
soggetti a caduta, e trapiantarli nelle zone anteriori, diradate o calve. Dopo
qualche mese i bulbi trapiantati daranno luogo a capelli che cresceranno nella
nuova sede e non cadranno.
Da qualche anno questo intervento si effettua utilizzando innovazioni tecniche e
strumentali che ne hanno esaltato i risultati. Chi scrive tra i primi ha
introdotto in Italia il trapianto a microinnesti, ossia l’impiego di innesti di
dimensioni ridotte e ridottissime, sino al trapianto dei singoli bulbi piliferi,
che posti poi ravvicinati nella nuova sede consentono una ricostruzione
assolutamente naturale, al punto che a distanza di tempo è difficile capire se
il paziente è stato operato.
L’intervento si effettua in Day-Hospital ed in anestesia locale.
Viene asportata dalla zona occipitale una striscia di cuoio capelluto larga 1-2
cm.. Detta striscia viene frammentata in porzioni piccole e piccolissime
(mini-innesti ed unità follicolari) contenenti da 1 fino a 5bulbi piliferi. Gli
innesti più piccoli verranno utilizzati per la ricostruzione in modo
assolutamente naturale della zona anteriore. Vengono effettuati piccoli fori del
diametro di 1-1,5 mm circa nella zone da rinfoltire ed in essi inseriti i
microinnesti.
L’intervento dura circa 3 ore; non è doloroso, ma se il paziente lo richiede può
essere effettuata una blanda sedazione. Al termine la cute viene detersa con
cura e il paziente torna al proprio domicilio senza alcun bendaggio. Effettuerà
un lavaggio già dal giorno dopo l’intervento e poi nei giorni successivi cosi da
tenere pulito il capillizio. La ricrescita dei capelli avverrà gradualmente a
partire dai 3-4 mesi successivi all’intervento e poi regolarmente per la
lunghezza di 1 cm al mese, senza caduta.
Non rimarranno cicatrici. Solo in regione occipitale, dove è stato effettuato il
prelievo residuerà una linea cicatriziale molto sottile, nascosta dai capelli
vicini.
IN CONCLUSIONE
L’utilizzo di questa
tecnica ad innesti molto piccoli, consente una ricostruzione assolutamente
NATURALE, al punto che non ci si accorgerà che si è stati operati.
Inoltre il risultato è DEFINITIVO in quanto si trapiantano capelli non soggetti
a caduta.
Una visita preliminare consente di discriminare tra la fisiologica perdita dei
capelli (calvizie androgenetica) e forme di alopecia (area celsi, telogen
effluvium e altre) legate a malattia e come tali suscettibili di altri
trattamenti. Nella stessa visita si valuteranno insieme al paziente le
specificità che il singolo caso presenta e le caratteristiche dell’intervento
proposto e il risultato che si può ottenere.
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