Malattie cerebrovascolari

Un'altra delle possibili complicanze croniche più pericolose, favorita dalla macroangiopatia diabetica, è quella cerebrovascolare, cioè a carico dei vasi sanguigni che irrorano il cervello. Il controllo dei già citati fattori di rischio vascolare (vedi la sezione "macroangiopatia diabetica") è sempre molto importante.

La circolazione cerebrale è di tipo terminale: questo significa che ogni singolo vaso sanguigno nutre una porzione di tessuto del cervello e non vi sono comunicazioni significative di esso con gli altri vasi. L'ostruzione di uno di questi vasi terminali non può quindi essere compensata da altri vasi collaterali (come avviene in altri organi) e provoca inevitabilmente la morte delle cellule di quel distretto (infarto cerebrale).
Anche la rottura di un vaso, con conseguente emorragia cerebrale, è un'altra temibile complicanza.

Le malattie cerebrovascolari si presentano con sintomatologia varia, a seconda del vaso sanguigno interessato, dal momento che ogni zona cerebrale controlla funzioni diverse. Vi possono essere: paralisi dei muscoli dell'arto superiore e inferiore di una metà del corpo (emiparesi), difficoltà nell'esprimere o comprendere il linguaggio (afasia), disturbi visivi monolaterali, visione doppia (diplopia), vertigini, impossibilità a camminare (atassia). Osservando la prevalenza di alcuni disturbi rispetto ad altri il medico può già farsi un'idea approssimativa di quale sia la regione cerebrale colpita.
Nei pazienti ipertesi è più frequente il riscontro di emorragia cerebrale, caratterizzata dalla rapida perdita di coscienza e da un alto indice di mortalità.

I sintomi di sofferenza di una regione cerebrale possono essere transitori, con durata inferiore alle 24 ore, e si parla allora di attacchi ischemici transitori (TIA), oppure possono restare delle lesioni neurologiche permanenti (ictus).

I pazienti colpiti da una malattia cerebrovascolare devono essere ospedalizzati immediatamente. Vi sono esami di immagine (TAC, RMN) in grado di aiutare molto il processo diagnostico. Una volta accertata la causa dei sintomi la terapia è mirata in prima istanza al controllo dei parametri vitali (circolazione, respirazione) ed alla riduzione al minimo dei danni neurologici attraverso l'uso di farmaci (anticoagulanti, antiedemigeni). Seguirà quindi una riabilitazione motoria che sarà tanto più efficace quanto più precocemente effettuata.