Renzo Kayak 

seguito 9 di 11, Il retrieval Kayak

 

Lezione N° 19
La mia prima canoa, (1974) era rivestita con tessuto "trevira" spalmato ed a basso indice di deformabilità. Sia la parte inferiore sia la superiore furono inchiodate ai longheroni, le chiodature coperte da un bordino. Tutti i kayak presentano invece una cucitura longitudinale in asse al ponte superiore (giunzione tra le pelli esclusa) e le pelli sono relativamente elastiche. Io non ho ancora trovato un valido e resistente tessuto similpelle già impermeabilizzato ed adatto allo scopo. Non ho neppure provato ad usare il tessuto sintetico (non plasticato) per tendoni perché la sua altezza è inadeguata e perché; strisce, decorazioni floreali od altro non si combinano con quel poco che rimane della tradizione inuit. I tessuti sintetici spalmati hanno poi il difetto di rilassarsi con il caldo e non mantengono la tensione. Gli americani usano il canvas # 8 o # 10, quest'ultimo è meno spesso del precedente ma nessuno di quelli che ho interpellato (tessitori e negozianti esperti !) mi ha fornito una spiegazione di quei numeri, frazione di qualche cosa, e l'equivalenza con i tessuti europei. Il canvas è sostanzialmente la nostra tela "olona", tela di cotone grezza di colore paglierino o beige con trama ed ordito molto fitti. Quella che pesa 440 grammi a metro quadrato e che ha un'altezza di 130 cm. funziona molto bene. La tela quando è bagnata si tende mentre si rilassa quando è asciutta. Per questa ragione occorre tendere, sul kayak, la tela quando il tempo o il locale di lavoro sono asciutti. Una tela non tesa vanifica tutto il lavoro fatto in precedenza e da come risultato un kayak lento ed esteticamente criticabile. Non bagnare la tela prima della posa.  

POSA DEL RIVESTIMENTO
Tracciare la mezzeria della tela, adagiare la tela sulla carena facendo combaciare le rispettive mezzerie. Tagliare e cucire la parte prodiera e poppiera avendo cura di cucire la parte prodiera qualche centimetro sopra il ponte di prua, per poterla agganciare prima di tendere la tela. Tendere molto bene la tela tirandola verso poppa, inchiodarla provvisoriamente alla carena con dei chiodi sottili ogni 20 cm. e fissare la tela a poppa. Girare il kayak ed imbastire lungo l'asse longitudinale. Individuare dove tagliare gli spicchi di tela che crescono, quelli di destra sfalsati rispetto a quelli di sinistra perché ciò facilita la cucitura centrale. Individuare anche se in prossimità del pozzetto occorre aggiungere un triangolo di stoffa per parte. Smontare il rivestimento, fare le cuciture e rimontare il rivestimento nel modo precedentemente descritto. Tendere molto bene la tela da prua a poppa e fissarla con dei chiodi e punti provvisori. Tendere la tela verso l'asse longitudinale del ponte a partire dalle estremità. Vedere i dettagli di figura N° 9 per realizzare delle asole provvisorie, di spago quindi poter tendere la tela nel modo simile a quello usato per allacciare le stringhe delle scarpe. Cucire dalle estremità verso il pozzetto. Riprendere la cucitura più sotto se la tela non è ben tesa. Tagliare la stoffa superflua lasciando un lato della tela più lungo dell'altro in modo da poterlo ripiegare sopra il più corto e fare la cucitura finale visibile nella sequenza 1,2.,3 della figura N° 8. Per le cuciture fatte a mano utilizzare del filo di cotone o sintetico spessore "00"e se non lo trovate potete usare del filo interdentale. Due pinze da "sutura"servono a tenere tesi i punti durante la cucitura.
Il rivestimento presenterà qualche piccola piega alla quale si porrà rimedio bagnando la tela per poi asciugarla con un asciuga capelli oppure passando quasi a contatto un ferro a vapore o meglio ancora utilizzando il getto di vapore prodotto da un generatore domestico. Il trattamento renderà il rivestimento teso e risonante come un tamburo e le piccole pieghe spariranno. Anche se il kayak sembrerà meno bello della struttura nuda metterà in evidenza le sue belle linee curve ben raccordate.

(vedere la fig. N° 8 al seguito 10 di 11)

Il rivestimento in tela

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