Dal
documento "La Traccia", scritto da Alessio Coppola, si riportano
testualmente i sei argomenti su cui sono stati realizzati
vari incontri e dibattiti, a partire dal giovedì 5 aprile
1990, in Via dei Salentini 3, presso la ex sede di Legambiente
Lazio, allora Lega per L'ambiente.
Dalle riflessioni e discussioni sul sesto tema ("Ecologia
umana come liberazione dai luoghi e dalle idee chiuse")
nacque l'idea di costituire il Ceu - Centro di Ecologia
Umana. Le sei tematiche sono tuttora oggetto dei vari convegni
annuali del Ceu e per molti versi hanno anticipato il dibattito
odierno.
<< ECOLOGIA DELLA MENTE E DEI RAPPORTI UMANI NELLA
CONDIZIONE METROPOLITANA DELL'INQUINAMENTO E DELL'ALIENAZIONE
(Traccia
per incontri a cura della Lega Ambiente Romana)
PRIMO
TEMA: PRODUZIONE DI MERCI E SOTTOPRODUZIONE DI PERSONE
Valorizzazione
capitalistica e svalorizzazione umana. Abuso della natura
e sfruttamento interumano. Interdipendenza e globalizzazione
tra il conflitto uomo - natura ed il conflitto all'interno
della specie umana. Corollari marxiani come contributo al
pensiero ed alle lotte ambientaliste.
SECONDO
TEMA: INQUINAMENTO NEUROCHIMICO E CONTENZIONE DELLE DIFFERENZE
L'ideologia
di mercato dell'omologazione e l'irregimentazione delle
intelligenze nelle gabbie della società competitiva. Inquinamento
neurochimico ad opera delle droghe autorizzate (psicofarmaci).
L'ideologia psichiatrica ed i suoi strumenti per la "cura
della mente": contenzione e ricondizionamento dei comportamenti
da controllare socialmente (bloccaggio fisico, elettroshock,
coma da insulina). Problemi e storia dell'istituzionalizzazione
manicomiale. Teoria ed esperienze alternative ispirate al
rispetto della complessità degli equilibri uomo - ambiente.
Penalizzazione dei tossicodipendenti come ideologia autoritaria.
TERZO
TEMA: LO STRESS, LO SMOG DEL PIANETA INTERNO
Concentrazione
urbana e stress. Stress da rumore, da lavoro/non lavoro,
stress da rapporti alienati. Lo stressamento dei rapporti
e delle funzioni cerebrali. Stress come smog del pianeta
interno e relazionale. Sovraccarico pulsionale e aumento
dei conflitti interni. Depressione come aumento reale di
input non controllabili e di problemi non solubili in contesti
isolati.
Lo
stress come prodotto specifico della società urbana: inquinamento
acustico e da traffico.
Recupero
del rapporto abitante/verde e uomo/acqua-lago-mare-fiume
come determinante uno stato di benessere, contro lo stress
("parcoterapia", e non in costose case di cura
che privatizzano il verde!). La riserva naturale, luogo
per ritmi "antiorari".
QUARTO
TEMA: ECOLOGIA DELLA POLITICA (L'INQUINAMENTO DA POTERE
E LE DEMOCRAZIE RELAZIONALI ECOLOGICHE COME RISPOSTA ADEGUATA)
Il
caos negativo come prevaricazione di un segmento del circuito
su un altro: io, me, la mia organizzazione, la mia specie
contro tutti. La democrazia linguistica (Habermas). Democrazia
nell'amore, nel lavoro e nel sapere (mondo dei rapporti
sessuali, mondo del lavoro e mondo della Scienza/scuola,
a partire dai principi di sessuoeconomia di W. Reich. Il
fascismo come cultura di massa e la cultura democratica
relazionale. Per una democrazia animalista tra le specie.
QUINTO
TEMA: L'INQUINAMENTO SEMIOTICO POSTINDUSTRIALE
L'inquinamento
semiotico e pubblicitario: l'ipersegnificazione a servizio
dei messaggi e dei prodotti alterati ed alteranti. Filo
diretto tra TV, Stampa e cartellonistica deturpante ed aggressiva.
Incontro tra merci e disincontro tra persone. Monopolio
dell'informazione per la distrazione dai problemi. Disinquinamento
pubblicitario: controinformazione sui prodotti e sui processi.
La comunicazione diffusa (richiami alla democrazia linguistica
di Habermas).
SESTO
TEMA: ECOLOGIA UMANA COME LIBERAZIONE DAI LUOGHI E DALLE
IDEE CHIUSE
Formazione
delle idee in dipendenza dello spazio esplorativo. Nomadismo
come condizione della ricerca e dell'apertura di nuovi equilibri
e nuovi orizzonti.
L'oppressione
tramite la chiusura degli spazi: materialità della connessione
tra spazio fisico e spazio culturale e di crescita. Connessione
tra natura della forma politica della società e situazione
manicomiale e carceraria. La domesticità forzata della donna
(donne a casa per forza). Il fallimento delle politiche
reclusorie (Il "recupero" è possibile solo nei
luoghi e nelle idee aperte). Il controllo delle idee come
negazione dell'intimità e del segreto (un disboscamento
interno) e imposizione dela solitudine urbana come carcere
di sicurezza.
Roma,
15/03/'90
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