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FAQ:
le risposte alle domande più frequenti



Poichè abbiamo riscontrato che, per circa il 90%, le domande che ci vengono rivolte via posta elettronica sono sempre le stesse, riportiamo qui le "FAQ dell'ENPA" (Frequently Asked Questions, ovvero le domande più frequenti), nella speranza che molti trovino già in questa pagina una risposta ai loro quesiti.

Le domande



Il mio cane/gatto si è perso, cosa devo fare?

In ogni caso è bene far pubblicare un annuncio su un giornale locale, preparare dei manifestini da affiggere nella zona dello smarrimento, e segnalare lo smarrimento alla sede ENPA più vicina.


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Ho trovato un cane/gatto, come trovare il suo padrone o trovarne uno nuovo?

Valgono delle regole analoghe al caso di smarrimento. Inoltre, si possono affiggere dei cartelli (previa richiesta di permesso ai proprietari) nei negozi di articoli per animali, o negli studi veterinari.



Ho assistito a dei maltrattamenti di animali, cosa devo fare?

Occorre denunciare il fatto presso un qualsiasi organo di Polizia Giudiziaria. Gli animali sono protetti dall'art.727 del Codice Penale. Alcune sedi ENPA dispongono di un corpo di Guardie Zoofile, che potrà intervenire nei casi di maltrattamento segnalati. Occorre in questo caso contattare per telefono la sede ENPA più vicina e informarsi se lì sono in servizio le Guardie Zoofile.


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Bisogna fare qualcosa perchè chi ha un cane
possa viaggiare e spostarsi in città senza essere ghettizzato!


Non poche persone che hanno con se uno o più cani ci scrivono chiedendo di fare qualcosa perchè i proprietari di cani non siano più così ostacolati in ogni loro movimento, sia per portare a spasso i cani che per viaggiare in treno, in autobus, in aereo, in nave. Perchè, dicono, non serve a niente fare campagne anti-abbandono quando poi è impossibile tenere un cane a causa di tutte queste restrizioni. Queste obiezioni sono validissime, perchè e' senz'altro vero che non siamo ancora arrivati ad una pacifica e civile convivenza tra uomini e animali domestici, anzi, in molti casi si assiste ad un regresso (ci sono città in cui e' impossibile passeggiare col cane, e portarlo in un qualsiasi parco, a causa di ordinanze di sindaci davvero "illuminati"...). Che cosa fare, allora? Occorre farsi sentire, protestare, scrivere ai giornali, scrivere alle ferrovie, etc. È solo facendo vedere che ci siamo che possiamo ottenere dei cambiamenti. Cambiamenti sia nelle normative che nella mentalità della gente, perchè le norme, da sole, non servono a molto (anche se sono sempre un buon inizio). Quindi, consigliamo a tutti, quando si trovano di fronte a un divieto, o a una normativa ingiusta, di iniziare a scrivere ai responsabili di quella normativa (sindaci, compagnie di trasporti, etc.) e ai giornali, e passare parola agli amici perchè facciano altrettanto. Le associazioni di protezione degli animali e di difesa dei loro diritti fanno quel che possono, che purtroppo è poco, perchè le cose da fare sono moltissime e i volontari sono pochissimi. Occorre invece che tutti si mobilitino in prima persona per difendere i diritti almeno dei propri animali.

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