POESIE
Ah prima, molto prima
1916 Giugno fredo de neve e de vento
1917 Su la montagna de sbari e de neve
1918 Il mio papà sta in una casa
1919 Ed ecco che sua madre disse
1924 Scende le scale Matteotti
1935 Un lunedì, toc toc!
1936 Mio tu
1936-42 Quante, oh quante mani
1942 Ferrieri! Fraita! Scundera!
1943 A chi grido questa carne dolorosa
1944 El mondo quel cin de sput
1946-54 E venne giù dalle montagne
1955 Letizia mia adorata
1956-68 E da lassù satelliti
1968 Dialogo tra Arlecchino e Pulcinella
1969-75 Autunno Sessantanove torrido di operai
1974-81 Ora so che non avrà mai fine
1982-92 Democraziacattoliberalsocialcristiana
1999 Andavo whisky a tavoletta e sballi
1999 Giù dai tuoi troni
1999 Ci sono sicuramente colori
1999 Nel letto di meraviglie
2000 Secolo secolo secolo
Va, anima, sta quieta
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Il primo nucleo di Cardiodramma è stato scritto per lo spettacolo
andato in scena nel corso del IV festival Finestre sul Novecento
(Treviso-Castelfranco, novembre 1998, voce di Sandro Buzzatti;
musiche di Paolo Troncon; regia di Mirko Artuso).
Su sollecitazione dello stesso Buzzatti, il poemetto è stato ampliato
con linserimento di testi scritti per altre occasioni e con aggiunte.
Il titolo, suggerito da una conversazione raccolta in una corsia
dospedale, è variante popolare di elettrocardiogramma ed è
stato qui proposto con valore di elettrocardiogramma con esito
drammatico. Naturalmente il malato su cui è eseguito lesame
è il secolo che muore.
Il lavoro, che sottintende un'eta' delloro che precede tutte
le catastrofi (Prima), e' pensato come successione di quadri in
cui variano avvenimenti, prospettive, personaggi, sentimenti,
lingue.
Latto unico, nel suo crescendo di toni, tenta di fotografare
alcuni eventi-chiave del XX secolo. Al culmine del tragico (il
coma del ragazzo-del-sabato-sera e la successiva disperazione
della madre) giunge un ripensamento. Si apre un barlume di speranza
(1999, Ci sono sicuramente colori).
Seguono quadri sul secolo che muore (1999, Sul letto di meraviglie),
un frivolo brindisi finale (2000, Secolo secolo secolo) e una
riflessione sulla Poesia come possibilità di scampo al disastro.
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