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LA CONSERVAZIONE

Va fatta in speciali contenitori ed in luoghi non umidi (1), si usano barattoli di vetro e ceramica, molto asciutti, con tappo a chiusura ermetica e, per poterle identificare quando sono sbriciolate (in questo caso riconoscibili solo da un esperto), segnando su un'etichetta il nome, la data di raccolta e le proprietà terapeutiche.

Altri tipi di droghe necessitano di maggior traspirazione per cui si possono conservare in sacchetti di tela o carta, si sconsigliano gli involucri di nylon, cellophane o altre pellicole sintetiche, nonché scatole metalliche.

Le droghe con P.A. alterabili alla luce devono comunque essere riposte in recipienti di vetro scuro o di porcellana. Alcuni frutti, come mirtilli, fragole; ribes, ecc., possono essere surgelati. Le erbe aromatiche che perdono le loro qualità con l'essiccazione possono essere conservate sotto sale (basilico, cerfoglio, prezzemolo, capperi ecc.): si cospargono le foglie di sale e si ricopre il tutto con olio;

si può anche ricorrere al surgelamento tuffando i rametti prima in acqua bollente e poi in acqua fredda, asciugando bene con un panno e quindi pressarli in piccoli pacchetti di carta stagnola da tenere nel freezer.

Le droghe vanno tenute lontane dai topi, dagli insetti (specie quelle contenenti zuccheri), dall'umidità che favorisce l'azione degli enzimi e delle muffe e dalla luce che altera il P.A. (si conservano quindi in locali bui).

Alcune droghe con l'invecchiamento perdono i P.A., altre solo in parte e così via, occorre allora controllare in continuazione la bontà delle droga con esami micro e macroscopici solo gli esperti però usano i caratteri organolettici per l'esame (sapore, odore, colore, ecc.). Per le droghe fornite da terzi il microscopio evidenzia (all'esperto) altre sostanze che servono solo ad aumentare il peso (sofisticazioni).

A volte è necessaria l'analisi chimica o l'esecuzione di saggi biologici che sono più complessi ma migliori perché danno l'effettiva attività della droga.

Durante la conservazione le droghe possono essere preda di insetti, vediamo come identificarli:

1 - si fa a pezzi la droga e la si tritura

2 - si mescola ad acqua

3 - si agita forte

4 -si aggiunge benzina che è più leggera e sale in superficie

5 - gli insetti vengono a trovarsi tutti nella parte superiore cioè nella benzina e si possono contare dando un giudizio quantitativo, riferendo il numero di insetti al peso totale della droga.

 

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Determinazione del peso secco

Si prende un campione in capsula e lo si mette nella stufa, poi lo si toglie e lo si rimette di nuovo e così via fino a quando non c'è più diminuzione di peso, cioè si è raggiunto l'essiccamento massimo.

La droga, dopo la raccolta, contiene molta acqua che favorisce l'attacco delle muffe e la catalisi enzimatica quindi si interviene con l'essiccamento, che serve a bloccare o meglio a rallentare al massimo la azione degli enzimi. (Ricordiamo che ogni processo biologico si compie solo in presenza di acqua).

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