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L'acqua inoltre stimola i processi che inattivano i P.A. (idrolisi) favorita dagli enzimi, ovvero se l'acqua rompe il legame fra due molecole di P.A., l'enzima favorisce questa rottura.

Parte della pianta

corteccia

fiori

foglie, erbe, radici

frutto

% di H20 contenuta nelle diverse parti

40-50% 70-80% 90% oltre il 90%

La riduzione di acqua deve essere portata al 15% in peso,

quando cioè l'azione dell'enzima è quasi nulla, allora si ha

l'essicamento.

Esistono diversi tipi di essicamento:

- all'aria ed all'ombra

- all'aria e al sole

- al calore (es. in un forno appena tiepido)

- al freddo con la liofilizzazione (disidratazione a bassa T° -sotto lo O °C - e a vuoto spinto).

A priori non si può dire quale sia il migliore, la scelta dipende dal tipo di organo che va essiccato; l'attività degli enzimi si svolge a T° ottimale (cioè si ha un'attività alta), a T° non ottimale (attività bassa) e per ogni droga esiste una T° ideale per fame l'essiccamento.

Essiccamento all'ombra

Si usano tunnel coperti con paglia e frasche, dove la droga viene appesa e depositata in strati più o meno sottili; il passaggio dell'aria attraverso le droghe toglie l'acqua e più grande è la superficie a contatto con la aria calda massima è F acqua asportata e maggiore è la velocità di essiccamento. Se si tratta di radici si fanno incisioni nette e precise per rompere la pelle che impedisce l'uscita dell'acqua se sono semi occorre rimuoverli continuamente per fare seccare anche la parte superiore altrimenti vengono attaccati dalle muffe. 

Essiccamento al sole

E' più veloce ma implica una maggiore perdita di P.A. (e di colore), la T° di esposizione della droga aumenta molto ed alcuni prodotti volatili, come le essenze, vengono allontanati. L'ideale è una prima esposizione al sole per far perdere il grosso dell'acqua per poi continuare l'essiccamento all'ombra, perché l'operazione è più veloce; bisogna evitare di esporre al sole droghe già essiccate in parte all'ombra.

Essiccamento al calore

È il metodo migliore. Si usano delle stufe che si regolano alla voluta e si insuffla aria dal basso, facendola girare il più possibile per asportare l'acqua e trattenendola favorendone al massimo la saturazione: questo evita che l'aria trascini con sé ulteriori quantità di P.A.

 



Modello di stufa ad insoffiamento d'aria

Esempio di stufa a rullo: il nastro entra ne Ila stufa, dove l'aumento della T° è graduale, (si evitano così sbalzi di T°).

 

galenica23.jpggalenica24.jpg


Modello dì stufa a rullo

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