In linea generale occorre tenere presente che:
- qualsiasi metodo si usi, il materiale va disteso in strati sottili
- la stagionatura va fatta tenendo la droga in uno strato di 20-50 cm e rimuovendolo ogni tanto per evitare la stagnazione di restante acqua (il processo dura qualche giorno)
- da ogni 4 parti circa di materiale fresco se ne ottiene 1 parte di droga essiccata (da 1 kg se ne ottengono 250 grammi)
- nell'essicazione con il calore del forno occorre scaldare preventivamente il forno stesso per evitare un aumento di velocità delle reazioni enzimatiche una volta che la T° arrivi alla loro temperatura ottimale (40-50°C).
TABELLA INDICATIVA DELLA RESA DI DROGA FRESCA Parti peso fresco in Kg peso secco in Kg |
Foglie 6-7 1 Parti aeree 7-8 1 Radici Rizomi 3-4 1 Bulbi 4-5 1 Cortecce 1,5-2 1 Gemme 2-2,5 1 |
ATTIVITÀ DELLA DIGITALE IN % SECONDO IL METODO DI ESSICAMENTO Metodo di essicamento attività in % attività in % |
sottovuoto e bassa T° (quasi perfetto: molto veloce, 100 (max) gli enzimi sono inattivi) stufa al 50% 60 stufa al 70% 50 al sole 25 |
PREPARAZIONE ED USO DELLE DROGHE
A cura di Renato Rossetti
II metabolismo delle piante produce delle sostanze usabili nelle terapie e in questo capitolo descriviamo le operazioni atte ad ottenere queste sostanze, operazioni che valgono sia per piante secche che per piante fresche, naturalmente con differenti dosaggi ( 1).
Il nostro problema è quello di ricavare, o meglio estrarre, il Principio Attivo (P.A.) (2) per somministrarlo, cioè farlo arrivare in quel punto dell'organismo dove esercita la sua azione curativa. Possiamo avere due tipi di preparati:
a) un preparato contenente il P.A. con altre sostanze ad e-sempio gli zuccheri ad esempio l'oppio che contiene sia alcaloidi diversi che mucillagini (3)
b) un preparato con il solo P.A., ottenuto con lavorazione fisico-chimico (purificazione); es.: la morfina, che è uno degli alcaloidi dell'oppio.
( 1) se la pianta è fresca, contiene più acqua, quindi se ne utilizzerà nell'allestimento dei preparati un quantitativo maggiore.
(2) II Principio Attivo è ciò che veniva chiamato nei secoli scorsi «la quinta essenza», oggi inteso come la frazione chimica con spiccata attività farmacologica.
(3) mucillagini: sono polisaccaridi eterogenei, cioè composti da zuccheri diversi più altre sostanze. Es. : l'agar-agar è una gelatina formata da polisaccaridi idrosolubili ottenuta da alcune specie di alghe.