In mancanza di una strumentazione adeguata per la misura del volume (cilindri graduati come nell'esempio della fìg. 4) si possono usare i cucchiai, tenendo presente che:
1 cucchiaino = 5 ml circa
1 cucchiaio =10 ml circa
1 bicchierino =30 ml circa
1 tazzina da caffè = 50 ml circa
1 tazza da thè = 100 mi circa
Queste equivalenze sono però molto approssimate e devono essere usate solo come risorsa ultima, considerato anche che la misura delle tazzine e cucchiai è estremamente varia. Abbiamo visto fino ad ora come ottenere delle soluzioni e-strattive con Ì diversi solventi, vediamo adesso come si ottengono gli estratti veri e propri, concentrando queste soluzioni. Dall'operazione di concentrazione otteniamo 3 tipi di estratto:
se concentriamo fino ad avere un liquido, otteniamo l'estratto fluido
se concentriamo fino ad avere un prodotto molle otteniamo l'estratto molle
se concentriamo ancora di più avremo l'estratto secco. Più precisamente parliamo di estratto molle quando eliminiamo il solvente fino a quando si ottiene un prodotto che non bagna più la carta da filtro, di estratto secco quando il prodotto si presenta come una polvere.
Preparazione degli estratti liquidi
Data la soluzione estrattiva, si fa la concentrazione, ovvero si fa evaporare il solvente sottoponendolo al calore (se non ci sono P.A. volatili che interessano) e si ferma l'evaporazione ad un certo punto.
Preparazione degli estratti molli
Si fa evaporare, cioè si separa una parte solida da una liquida con l'aiuto del calore: il solvente evapora, fino ad ad avere un residuo solido; oppure si usa la filtrazione, con filtro che trattiene il solido facendo passare il liquido.
Le maglie possono essere più grandi, ma più sono grandi, più è veloce l'operazione e minore è la capacità di trattenere il solido: si determinano le dimensioni del solido perché si possa scegliere un filtro adatto.
Esempio: per particelle di 1 micron, si scelga un filtro con fori di dimensioni inferiori a 1 micron. Se però il soluto è stabilizzato nel liquido, la filtrazione non sene più. ma occorre eliminare il solvente con il calore.
Preparazione degli estratti secchi
E' molto difficile; data la soluzione, tramite evaporazione
ottengo il corpo di fondo, che contiene ancora una parte di
acqua.
Schema di apparecchio per la concentrazione
Esempio: 1 gr di zucchero in 10 mi di acqua; dopo l'evaporazione fino a 2 mi di acqua, lo zucchero non si scioglie più, occorre fare essiccare, ma un rialzo di T° altera il tutto, allora si può ricorrere a due processi:
L'atomizzazione (es. latte in polvere): datala soluzione e-strattiva. la si concentra, ottenendo un corpo di fondo, poi tramite un tubo la si immette in una camera dove circola a-ria calda- La fine del tubo è fatta ad ugello, dal quale la soluzione esce a goccioline o spruzzata; se esce come goccia, la si fa cadere su una ruota che gira, in modo che venga spezzettata (atomizzata).