FOTOVOLTAICO

 

               Tesi su impianti fotovoltaici

         

          CONSULENZA NOVITA’ SUL CONTO ENERGIA

Finanziamenti in conto energia  

Documentazione per la richiesta del finanziamento in conto energia

Kit fotovoltaici

Esempio economico di un impianto FV

Bibliografia

 

 

Ho cercato di inserire in questa pagina quanto di meglio ho trovato sul web integrato dalla mia esperienza personale.

 

 

 

[Tratto da opuscoli ENEA]

 

ENERGIA DAL SOLE

 


I dispositivi che consentono di ricavare direttamente energia dal sole sono di diversi tipi: i pannelli

solari per produrre acqua calda, i sistemi fotovoltaici per produrre elettricità, gli specchi

concentratori per produrre calore ad alta temperatura da utilizzare in centrali elettriche.

La tecnologia fotovoltaica, che consente di trasformare direttamente la “luce” del sole in energia

elettrica, è tra le più innovative e promettenti a medio e lungo termine.

Gli impianti fotovoltaici producono elettricità là dove serve, non necessitano di alcun combustibile,

non richiedono praticamente manutenzione e offrono il vantaggio di essere costruiti “su

misura”, secondo le reali necessità dell’utente.

Il costo degli impianti, piuttosto elevato, può essere recuperato grazie alla lunga durata degli

stessi, alla gratuità della fonte e all’inesistente impatto ambientale.

 

QUANTA ENERGIA?

All’interno del sole, a temperature di alcuni milioni di gradi centigradi, avvengono incessantemente

reazioni termonucleari di fusione, che sprigionano enormi quantità di energia sotto forma

di radiazioni elettromagnetiche.

L’energia irradiata si propaga nello spazio, e dopo aver attraversato l’atmosfera arriva al suolo

con una intensità mediamente pari, in funzione dell’inclinazione del sole sull’orizzonte, a circa

1.000 W/m2 (irraggiamento al suolo, in condizioni di giornata serena e sole a mezzogiorno).

Questo enorme flusso di energia che arriva sulla Terra è pari a circa 15.000 volte l’attuale consumo

energetico mondiale.

Di questa energia solo una parte può essere trasformata in energia utile.

LA RADIAZIONE UTILE

La quantità di energia solare che arriva sulla superficie terrestre e che può essere utilmente “raccolta”

da un dispositivo fotovoltaico dipende dall’irraggiamento del luogo.

L’irraggiamento è, infatti, la quantità di energia solare incidente su una superficie unitaria in

un determinato intervallo di tempo, tipicamente un giorno (kWh/m2/giorno).

Il valore istantaneo della radiazione solare incidente sull’unità di superficie viene invece denominato

radianza (kW/m2)

L’irraggiamento è influenzato dalle condizioni climatiche locali (nuvolosità, foschia ecc..) e

dipende dalla latitudine del luogo: come è noto cresce quanto più ci si avvicina all’equatore.

In Italia, l’irraggiamento medio annuale varia dai 3,6 kWh/m2/giorno della pianura padana ai                                                       

4,7 kWh/m2/giorno del centro Sud e ai 5,4 kWh/m2/giorno della Sicilia

 

IL GENERATORE FOTOVOLTAICO

È costituito da un insieme di moduli fotovoltaici collegati in modo da ottenere i valori di potenza

e tensione desiderati.

I moduli sono costituiti da un insieme di celle.

In commercio, attualmente, i più diffusi sono costituiti da 36 celle di silicio mono e policristallino

disposte su 4 file parallele collegate in serie. Hanno superfici che variano da 0,5 ad 1 m2.

Più moduli collegati in serie formano un pannello, ovvero una struttura rigida ancorabile al suolo

o ad un edificio.

Un insieme di pannelli, collegati elettricamente in serie costituisce una stringa.

Più stringhe, collegate generalmente in parallelo, per fornire la potenza richiesta, costituiscono

il generatore fotovoltaico.

Nel nostro paese, quindi, le regioni ideali per lo sviluppo del fotovoltaico sono quelle meridionali

e insulari.

Anche se, per la capacità che hanno di sfruttare anche la radiazione diffusa, gli impianti fotovoltaici

possono essere installati anche in zone meno soleggiate.

In località favorevoli è possibile raccogliere annualmente circa 2.000 kWh da ogni metro quadro

di superficie, il che è l’equivalente energetico di 1,5 barili di petrolio per metro quadrato.

 

UN SISTEMA FOTOVOLTAICO

Un sistema fotovoltaico è in grado di trasformare, direttamente ed istantaneamente, l’energia

solare in energia elettrica senza quindi l’uso di alcun combustibile.

Esso sfrutta il cosiddetto effetto fotovoltaico, cioè la capacità che hanno alcuni materiali semiconduttori

opportunamente trattati, “drogati”, di generare elettricità se esposti alla radiazione

luminosa.

Un sistema fotovoltaico è essenzialmente costituito da un “generatore”, da un “sistema di condizionamento

e controllo della potenza” e da un eventuale “accumulatore” di energia, la batteria,

e naturalmente dalla struttura di sostegno.

 

 

 

SCHEMA DI FUNZIONAMENTO DI UN GENERATORE FOTOVOLTAICO

CONVERSIONE FOTOVOLTAICA DELL’ENERGIA SOLARE

 

Dal punto di vista elettrico non ci sono praticamente limiti alla produzione di potenza da sistemi

fotovoltaici, perché il collegamento in parallelo di più file di moduli, le “stringhe”, consente

di ottenere potenze elettriche di qualunque valore.

Il trasferimento dell’energia dal sistema fotovoltaico all’utenza avviene attraverso ulteriori dispositivi

necessari a trasformare la corrente continua prodotta in corrente alternata, adattandola

alle esigenze dell’utenza finale.

IL SISTEMA DI CONDIZIONAMENTO E CONTROLLO DELLA POTENZA

È costituito da un inverter, che trasforma la corrente continua prodotta dai moduli in corrente

alternata; da un trasformatore e da un sistema di rifasamento e filtraggio che garantisce la qualità

della potenza in uscita. Trasformatore e sistema di filtraggio sono normalmente inseriti all’interno

dell’inverter.

È chiaro che il generatore fotovoltaico funziona solo in presenza di luce solare.

L’alternanza giorno/notte, il ciclo delle stagioni, le variazioni delle condizioni meteorologiche

fanno sì che la quantità di energia elettrica prodotta da un sistema fotovoltaico non sia costante

né al variare delle ore del giorno, né ne al variare dei mesi dell’anno. Ciò significa che, nel caso

in cui si voglia dare la completa autonomia all’utenza, occorrerà o collegare gli impianti alla

rete elettrica di distribuzione nazionale o utilizzare dei sistemi di accumulo dell’energia elettrica

che la rendano disponibile nelle ore di soleggiamento insufficiente.

 

LA CELLA

 

La cella fotovoltaica è il componente elementare del sistema ed è costituita da una sottile

“fetta” di un materiale semiconduttore, quasi sempre silicio, (l’elemento più diffuso in

natura dopo l’ossigeno) di spessore pari a circa 0,3 mm. Può essere rotonda o quadrata

e può avere una superficie compresa tra i 100 e i 225 cm2.

Il silicio che costituisce la fetta viene “drogato” mediante l’inserimento su una “faccia” di

atomi di boro (drogaggio p) e sull’altra faccia con piccole quantità di fosforo (drogaggio n).

Nella zona di contatto tra i due strati a diverso drogaggio si determina un campo elettrico;

quando la cella è esposta alla luce, per effetto fotovoltaico, si generano delle cariche

elettriche e, se le due facce della cella sono collegate ad un utilizzatore, si avrà un flusso

di elettroni sotto forma di corrente elettrica continua.

Attualmente il silicio, mono e policristallino, impiegato nella costruzione delle celle è lo

stesso utilizzato dall’industria elettronica, che richiede materiali molto puri e quindi costosi.

Tra i due tipi il silicio policristallino è il meno costoso, pur avendo rendimenti leggermente

inferiori.

Per ridurre il costo della cella sono in studio nuove tecnologie che utilizzano il silicio amorfo

e altri materiali policristallini, quali il seleniuro di indio e rame e il tellurio di cadmio.

Una cella fotovoltaica di dimensioni 10x10 cm si comporta come una minuscola batteria,

e nelle condizioni di soleggiamento tipiche dell’Italia (1 kW/m2), alla temperatura di 25°C

fornisce una corrente di 3 A, con una tensione di 0,5 V e una potenza pari a 1,5-1,7 Watt

di picco. L’energia elettrica prodotta sarà, ovviamente, proporzionale all’energia solare

incidente, che come sappiamo varia nel corso della giornata, al variare della stagioni, e

al variare delle condizioni atmosferiche, ecc.

Conversione

della luce in elettricità

 

 

LE APPLICAZIONI DEI SISTEMI FOTOVOLTAICI

 

Gli impianti fotovoltaici sono dunque sistemi che convertono l’energia solare direttamente in

energia elettrica, senza ricorrere alla tecnologia di produzione tradizionale che sfrutta i combustibili

fossili.

Le potenze generate da questi dispositivi variano da pochi a diverse decine di Watt, a seconda

delle dimensioni e delle tecnologie adottate.

Secondo il tipo di applicazione a cui l’impianto è destinato, le condizioni di installazione, le

scelte impiantistiche, il grado di integrazione nella struttura edilizia con cui si interfaccia, si distinguono

varie tipologie di impianto.

SISTEMI ISOLATI (STAND-ALONE)

Sono i sistemi non collegati alla rete elettrica e sono costituiti dai moduli fotovoltaici, dal regolatore

di carica e da un sistema di batterie che garantisce l’erogazione di corrente anche nelle

ore di minore illuminazione o di buio. La corrente generata dal sistema fotovoltaico è una

corrente continua. Se l’utenza è costituita da apparecchiature che prevedono una alimentazione

in corrente alternata è necessario anche un convertitore, l’inverter.

Questi impianti risultano tecnicamente ed economicamente vantaggiosi nei casi in cui la rete elettrica

è assente o difficilmente raggiungibile. Infatti spesso sostituiscono i gruppi elettrogeni.

Anche se sono stati realizzati impianti centralizzati di produzione di energia elettrica fotovoltaica

di grande potenza (multimegawatt), come quello dell’ENEA a Monte Aquilone (Foggia),

attualmente si vanno sempre più diffondendo, grazie anche agli incentivi pubblici, piccoli sistemi

distribuiti sul territorio con potenza non superiore a 20 kWp. Gli impianti più diffusi hanno

potenze tra 1,5 e 3 kWp. Questi impianti vengono installati sui tetti o sulle facciate degli

edifici, e contribuiscono a soddisfare la domanda di energia elettrica degli utenti.

 

GLI IMPIANTI INTEGRATI NEGLI EDIFICI

Essi costituiscono una delle più promettenti applicazioni del fotovoltaico. Si tratta di sistemi

che vengono installati su costruzioni civili o industriali per essere collegati alla rete elettrica di

distribuzione in bassa tensione.

La corrente continua generata istantaneamente dai moduli viene trasformata in corrente alternata

e immessa nella rete interna dell’edificio utilizzatore, in parallelo alla rete di distribuzione

pubblica.

In questo modo può essere, a seconda dei casi, consumata dall’utenza locale oppure ceduta, per

la quota eccedente al fabbisogno, alla rete stessa.

I moduli fotovoltaici possono essere utilizzati come elementi di rivestimento degli edifici anche

in sostituzione di componenti tradizionali.

A questo scopo l’industria fotovoltaica e quella del settore edile, hanno messo a punto moduli

architettonici integrabili nella struttura dell’edificio che trovano sempre maggiore applicazione

nelle facciate e nelle coperture delle costruzioni.

La possibilità di integrare i moduli fotovoltaici nelle architetture e di trasformarli in componenti

edili ha notevolmente ampliato gli orizzonti di applicazione del fotovoltaico e quelli dell’architettura

che sfrutta questa forma di energia.

 

SISTEMI COLLEGATI ALLA RETE

Sono impianti stabilmente collegati alla rete elettrica. Nelle ore in cui il generatore fotovoltaico

non è in grado di produrre l’energia necessaria a coprire la domanda di elettricità, la rete fornisce

l’energia richiesta. Viceversa, se il sistema fotovoltaico produce energia elettrica in più, il

surplus viene trasferito alla rete e contabilizzato. Negli impianti integrati negli edifici vengono

installati due contatori per contabilizzare gli scambi fra l’utente e la rete. Un inverter trasforma

’energia elettrica da corrente continua prodotta dal sistema fotovoltaico, in corrente alternata.

I sistemi connessi alla rete, ovviamente, non hanno bisogno di batterie perché la rete di distribuzione

sopperisce alla fornitura di energia elettrica nei momenti di indisponibilità della radiazione

solare.

 

QUANTA ENERGIA PRODUCE UN IMPIANTO

FOTOVOLTAICO?

La quantità di energia prodotta da un generatore fotovoltaico varia nel corso dell’anno e dipende

da una serie di fattori come la latitudine e l’altitudine del sito, l’orientamento e l’inclinazione

della superficie dei moduli, e le caratteristiche di assorbimento e riflessività del territorio

circostante.

A titolo indicativo alle latitudini dell’Italia centro-meridionale un metro quadrato di moduli può

produrre in media 0,3-0,4 kWh al giorno nel periodo invernale, e 0,6-0,8 in quello estivo

 

 

 

CONTO ENERGIA: FINANZIAMENTI IMPIANTI SOLARI FOTOVOLTAICI (tratto dal sito www.ecorete.it)

CONTRIBUTI SOLARI IN CONTO ENERGIA: finalmente è attivo anche in Italia il finanziamento in conto energia: è così possibile vendere l'energia elettrica all'Enel prodotta con impianti fotovoltaici medio-piccoli!

Dal 19 Settembre 2005 è entrato finalmente in vigore questo attesissimo tipo di finanziamento per impianti solari fotovoltaici ( per produrre energia elettrica dal Sole ). Il 19 Settembre 2005 è difatti entrato in vigore il DL 387/2003 di recepimento della Direttiva europea per le fonti rinnovabili (Direttiva 2001/77/CE). Questo si spera darà l'impulso vincente per permettere anche in Italia il buon successo degli impianti solari per la produzione di energia elettrica, esattamente come è già accaduto in Germania, dove i finanziamenti in conto energia hanno permesso il decollo del settore fotovoltaico..

Per ottenere la possibilità di vendere l'energia prodotta dal nostro nuovo impianto solare si deve preparare un progetto preliminare dello stesso ed inviarlo per l'approvazione all'ente preposto allo scopo.
Entro pochi mesi otterrai o meno il benestare alla realizzazione del tuo impianto, senza per cui dover più aspettare anche anni come accadeva con il vecchio tipo di finanziamento per impianti solari a fondo perduto.

Ottenere il benestare in ogni caso non sarà molto difficile se il progetto o le richieste saranno compilate correttamente: con i vecchi bandi di finanziamento del tipo diecimila tetti fotovoltaici invece questa fase era molto critica e vedeva bocciate molto spesso anche il 60-90% delle domande!

E' ora possibile cominciare a presentare i progetti e quindi in linea di massima per poterti preparare il progetto c’è bisogno almeno di questa documentazione:

una copia di una fattura completa Enel abbastanza recente dove si leggano chiaramente i tuoi dati.
una planimetria della tua abitazione vista dall'alto ( non deve mancare un'indicazione della scala e dell'orientamento verso il Nord ! )
una vista (o foto) di profilo della casa per calcolare l'inclinazione del tetto.
alcune foto della parte di tetto che vuoi dedicare all'impianto solare e alcune foto che mostrino cosa c'è di fronte alla parte di tetto interessata all'impianto, per poter capire la presenza o meno di ombre.
dati del proprietario dell'abitazione o azienda, comprensivi di codice fiscale, data e luogo di nascita, residenza completa, email, telefono e cellulare ecc.
dati del legale rappresentante, ( solo nel caso di Aziende! ) comprensivi di codice fiscale, data e luogo di nascita, residenza completa, email, telefono e cellulare ecc.

La domanda nella fase iniziale è molto semplice da compilare, ma occorre prima essere sicuri che il kit che si sta scegliendo è idoneo per i nostri consumi e soprattutto se ha dimensioni tali da poter essere installato sul tuo tetto.
Quindi prima di parlare di preventivo occorre fare una valutazione dei propri consumi e dello spazio che si ha a disposizione sul tetto per poterti presentare un prospetto anche di ritorno economico attendibile.

A grandi linee il conto energia funziona così:


posso installare l'impianto fotovoltaico sulla mia abitazione o azienda in qualsiasi momento ( rispettando solo alcune scalette burocratiche ), in poco tempo e senza partecipare ad estenuanti gare di punteggio o affrontare pratiche burocratiche pluriannuali!

NON riceverò più un contributo a fondo perduto come accadeva fino a poco tempo fa, quindi pagherò tutto l'impianto di tasca mia . La cosa anche se sembra assurda è decisamente migliore rispetto ai finanziamenti a fondo perduto, in quanto quel vecchio modo di finanziare è stato a nostro parere MOLTO controproducente visto che richiedeva prassi lunghissime e burocrazia infinita, con il risultato a nostro parere di aver diffuso ulteriormente la burocrazia e non l'energia solare.... dopotutto la Germania è il secondo stato solare fotovoltaico al mondo grazie proprio a questo nuovo tipo ti finanziamento in conto energia!

il cliente invece potrà vendere l'energia prodotta al gestore elettrico nazionale, ricevendo periodicamente per gli impianti da 1 a 20 kWp una cifra di 0,445 Euro al kWh ( normalmente il prezzo medio di acquisto per gli utenti residenziali del kWh è di circa 18 centesimi di Euro! )

in pratica grazie al conto energia potrò vendere l'energia prodotta ad un prezzo di circa due volte e mezzo il prezzo a cui poi il gestore stesso me la rivende per i miei scopi privati.

i kWh prodotti mi vengono ulteriormente regalati: il gestore elettrico oltre a pagarmi i kWh prodotti me li scalerà comunque dalla bolletta!

il gestore dovrà comperare l'energia prodotta per 20 anni al prezzo pattuito inizialmente.

terminati i 20 anni l'energia prodotta la potrò invece usare direttamente per i miei usi privati e quindi le bollette che si riceveranno saranno a quel punto relative alla differenza tra quello che produrrò nell'arco dell'anno e quello che invece avrò consumato.

a questo punto l'impianto NON dovrà essere necessariamente dimensionato in base alle proprie esigenze di consumo, bensì l'impianto solare stesso diventerà esattamente una forma di investimento come molte altre, quindi potrò decidere la potenza del mio impianto fotovoltaico in base a quanto posseggo o desidero investire!

potrò comunque decidere se recuperare in 10 anni tramite il recupero dell'IRPEF il 36% del costo dell'impianto e dell'installazione, anche se in questo caso il prezzo di vendita del kWh prodotto verrà diminuito probabilmente del 30%.

il conto energia è valido per tutta Italia, escludendo per cui favoritismi per alcune Regioni, fino al raggiungimento di 60 MWp di impianti di piccole dimensioni. Successivamente si dovrà sperare in proroghe con innalzamento della soglia massima installata: esattamente come è avvenuto in Germania.

la cifra pattuita di 0,445 che sarà data per 20 anni è esente da tasse per gli impianti fino a 20 kWp e la otterrà chi realizzerà gli impianti entro la fine del 2006; chi invece farà domanda per il proprio impianto solare successivamente avra un prezzo leggermente inferiore, per cui sconsigliamo caldamente di attendere che escano finanziamenti migliori perchè la realtà è che nel futuro i finanziamenti daranno sempre meno, proprio perchè per rispettare i vari protocolli ambientali gli impianti devono essere installati prima possibile, altrimenti ci troveremo tutti in ...un mare di CO2...!

sconsigliamo caldamente anche di attendere ulteriori finanziamenti a fondo perduto, in quanto ormai quel meccanismo di incentivazione ha ampliamente dimostrato di creare notevolissimi ritardi nell'evoluzione del mercato solare in Italia, essendo legato ad una burocrazia quasi maniacale e causando statisticamente tempi troppo lunghi di realizzazione, per cui abbiamo scelto di NON seguire più le domande di finanziamento per questi tipi di incentivi a fondo perduto semmai ne dovessero uscire ancora.



Se desideri leggere le varie delibere di approvazione clicca qui sotto:

Delibera n. 188/05
fac simile presentazione domanda


Esempi economici di un impianto solare finanziato in conto energia:

Se ipotizziamo un impianto solare da 3000Wp e il consumo di una tipica famiglia italiana con bollette molto salate di 6.000 kWh, cioè 6000 'scatti', all'anno i dati sono:

costo dell'impianto circa 19.700 Euro iva ed installazioni compresi.

spazio occupato sul tetto circa 25 metri quadrati

se installato nel Nord Italia con il tetto rivolto a Sud, riceverò annualmente dal Gestore circa 1.400-1.700 Euro oltre a non pagare in bolletta 3.200-3.800 kWh ( scatti ) equivalenti ad un risparmio sulle bollette di circa 700-850 Euro/anno

se installato nel Sud Italia con il tetto rivolto a Sud, riceverò annualmente dal Gestore circa 2.000-2.200 Euro oltre a non pagare in bolletta 4.400-4.900 kWh ( scatti ) equivalenti ad un risparmio sulle bollette di circa 950-1.000 Euro/anno

a questo punto, considerando anche eventuali spese di manutenzione per guasto ( ricordo che gli impianti fotovoltaici sono privi di manutenzione), si può capire che l'impianto solare fotovoltaico verrà ammortizzato in circa 6-9 anni, a seconda della tua residenza, cioè dalla quantità di Sole che c'è nella tua zona.

ovviamente se invece imparo ad adottare finalmente delle misure di risparmio energetico, come puoi facilmente imparare leggendo questa pagina, allora puoi ammortizzare l'impianto fotovoltaico in minor tempo, oltre a necessitare di un impianto più piccolo!!

una volta passati i primi anni in cui ammortizzo l'impianto ( quindi rientro in possesso dei soldi investiti! ), nei rimanenti anni, fino alla scadenza dei 20 anni, riceverò l'assegno di 1.400-2.200 euro ogni anno. Quindi difatto il mio investimento frutterà moneta sonante( se calcoli l'interesse puoi superare anche il 10% annuo rispetto al capitale investito, senza contare il notevole risparmio sulle bollette: vedi sotto !!), esattamente come fanno tutti i normali investimenti.

Tutto questo va sommato al fatto molto piacevole di dover pagare solo tra 15-70 Euro di energia bimestralmente, oltre ai canoni del contatore al gestore elettrico: questo grazie al fatto che si rientrerebbe nelle fasce più basse di consumo, fasce che sono premiate dai gestori elettrici con tariffe di quasi 4 volte inferiori rispetto alla fascia iniziale di 6000 scatti all'anno!!



Se ipotizziamo un impianto solare da 2100Wp e il consumo di una tipica famiglia italiana con bollette piuttosto salate di 4.500 kWh, cioè 4500 'scatti', all'anno i dati sono:

costo dell'impianto circa 14.500 Euro iva ed installazioni compresi.

spazio occupato sul tetto circa 18 metri quadrati

se installato nel Nord Italia con il tetto rivolto a Sud, riceverò annualmente dal Gestore circa 1.000-1.150 Euro oltre a non pagare in bolletta 2.200-2.600 kWh ( scatti ) equivalenti ad un risparmio sulle bollette di circa 700-850 Euro/anno

se installato nel Sud Italia con il tetto rivolto a Sud, riceverò annualmente dal Gestore circa 1.300-1.500 Euro oltre a non pagare in bolletta 3.000-3.400 kWh ( scatti ) equivalenti ad un risparmio sulle bollette di circa 950-1.000 Euro/anno

a questo punto, considerando anche eventuali spese di manutenzione per guasto ( ricordo che gli impianti fotovoltaici sono privi di manutenzione), si può capire che l'impianto solare fotovoltaico verrà ammortizzato in circa 6-10 anni, a seconda della tua residenza, cioè dalla quantità di Sole che c'è nella tua zona.

ovviamente se invece imparo ad adottare finalmente delle misure di risparmio energetico, come puoi facilmente imparare leggendo questa pagina, allora puoi ammortizzare l'impianto fotovoltaico in minor tempo, oltre a necessitare di un impianto più piccolo!!

una volta passati i primi anni in cui ammortizzo l'impianto ( quindi rientro in possesso dei soldi investiti! ), nei rimanenti anni, fino alla scadenza dei 20 anni, riceverò l'assegno di 1.000-1.500 euro ogni anno. Quindi difatto il mio investimento frutterà moneta sonante( se calcoli l'interesse puoi superare anche il 10% annuo rispetto al capitale investito, senza contare il notevole risparmio sulle bollette: vedi sotto !!), esattamente come fanno tutti i normali investimenti.

Tutto questo va sommato al fatto molto piacevole di dover pagare solo tra 10-40 Euro di energia bimestralmente, oltre ai canoni del contatore al gestore elettrico: questo grazie al fatto che si rientrerebbe nelle fasce più basse di consumo, fasce che sono premiate dai gestori elettrici con tariffe di quasi 4 volte inferiori rispetto alla fascia iniziale di 4500 scatti all'anno!!



Se ipotizziamo un impianto solare da 1200Wp e il consumo di una tipica famiglia italiana media di 4.000 kWh, cioè 4000 'scatti', all'anno i dati sono:

costo dell'impianto circa 9.800 Euro iva ed installazioni compresi.

spazio occupato sul tetto circa 12 metri quadrati

se installato nel Nord Italia con il tetto rivolto a Sud, riceverò annualmente dal Gestore circa 520-650 Euro oltre a non pagare in bolletta 1.200-1.400 kWh ( scatti ) equivalenti ad un risparmio sulle bollette di circa 330-400 Euro/anno

se installato nel Sud Italia con il tetto rivolto a Sud, riceverò annualmente dal Gestore circa 750-850 Euro oltre a non pagare in bolletta 1.700-1.900 kWh ( scatti ) equivalenti ad un risparmio sulle bollette di circa 500-750 Euro/anno

a questo punto, considerando anche eventuali spese di manutenzione per guasto ( ricordo che gli impianti fotovoltaici sono privi di manutenzione), si può capire che l'impianto solare fotovoltaico verrà ammortizzato in circa 8-12 anni, a seconda della tua residenza, cioè dalla quantità di Sole che c'è nella tua zona.

ovviamente se invece imparo ad adottare finalmente delle misure di risparmio energetico, come puoi facilmente imparare leggendo questa pagina, allora puoi ammortizzare l'impianto fotovoltaico in minor tempo semplicemente perchè eviti sprechi inutili!!

una volta passati i primi anni in cui ammortizzo l'impianto ( quindi rientro in possesso dei soldi investiti! ), nei rimanenti anni, fino alla scadenza dei 20 anni, riceverò l'assegno di 520-850 euro ogni anno. Quindi difatto il mio investimento frutterà moneta sonante( se calcoli l'interesse puoi superare anche il 9% annuo rispetto al capitale investito, senza contare il notevole risparmio sulle bollette: vedi sotto !!), esattamente come fanno tutti i normali investimenti.

Tutto questo va sommato al fatto molto piacevole di dover pagare solo tra 40-60 Euro di energia bimestralmente, oltre ai canoni del contatore al gestore elettrico: questo grazie al fatto che si rientrerebbe nelle fasce più basse di consumo, fasce che sono premiate dai gestori elettrici con tariffe di quasi 4 volte inferiori rispetto alla fascia iniziale di 4000 scatti all'anno!!

va precisato che l'impianto da 1.200 Wp essendo il più piccolo è anche purtroppo quello con tempi di ammortamento più lunghi, essendo la progettazione e l'installazione impegnative quasi allo stesso modo dei prodotti più potenti.

 

RISPARMIO ENERGETICO CASALINGO

 

In pratica consigliamo vivamente questi piccoli accorgimenti:
usare SOLO lampadine a basso consumo, è vero: costano molto di più di quelle normali, ma durano molto di più, consumano molto di meno ed esistono ormai in molte forme diverse, quindi sono facilmente utilizzabili nei comuni lampadari o anche in quelli non-comuni.
spegnere gli elettrodomestici quando non sono in uso, questo vale per televisori, stereo hi-fi, videoregistratori, computer ecc., un esempio significativo: quella simpatica lucetta rossa dello stand by del televisore, ci può costare fino a 30 Euro all'anno inutilmente, e in più, in caso di temporali o di scariche elettriche, aumenta di moltissimo la probabilità di guasto del televisore stesso! molto importante questo discorso per il computer, scanner, stampanti ed altri accessori, che ormai spesso non hanno nemmeno più il bottone dello spegnimento, e quindi consumano energia inutilmente 24 ore su 24, quasi con il solo scopo di guastarsi prima: consigliamo una bella ciabatta elettrica con interuttore che stacca la corrente all'intero blocco computer: si risparmia in energia, si evitano spesso inutili guasti e si ha minore emissione di radiazioni elettromagnetiche inutili nel locale ( spesso il computer viene messo in camera da letto dei figli ! )
evitare di lasciare l’illuminazione accesa nelle stanze non occupate
scegliere lampadari con minor numero di lampade : a parità di illuminazione prodotta, i lampadari con più lampade, consumano più energia rispetto a quelli con una lampada sola.
posizionare il frigorifero o il congelatore in luoghi aerati lontani da fonti di calore.
regolare il termostato dei frigoriferi o dei congelatori su un livello intermedio: posizioni più fredde comportano un aumento inutile dei consumi del 10-15%.
per le lavatrici: utilizzare ove possibile cicli di lavaggio a bassa temperatura
sostituire i vari elettrodomestici quando diventano vecchi, o si guastano, con elettrodomestici moderni e a basso consumo.

Con la semplice sostituzione delle lampadine e lo spegnimento dei vari televisori, computer ecc. otteniamo già un risparmio di più di 600-750 KWh, equivalenti anche a 150-200 Euro all'anno! soldi che possiamo usare tranquillamente per comprare le 'costose' lampadine a basso consumo ( le trovi in qualsiasi negozio serio di elettrodomestici o nei supermercati ), ma soprattutto possiamo permetterci un impianto solare di potenza inferiore di almeno 500 Wp sul totale, equivalenti ad almeno 2.000-3.000 Euro risparmiati.

Da fonte ENEA riportiamo questa tabella molto significativa:

Elettrodomestico

Consumi massimi
(apparecchi tradizionali)
(kWh/anno)

Consumi minimi
(apparecchi ad alta efficienza)
(kWh/anno)

OGNI anno

risparmio circa:

Frigorifero

560

320

65 €

Congelatore

520

300

60 €

Illuminazione

420

84

90 €

Lavatrice

570

360

55 €

Lavastoviglie

672

504

45 €

Forno elettrico

156

78

20 €

Forno Microonde

0

39

--

Televisore funzionamento

130

130

--

Televisore stand-by

105

0

30 €

Videoregistratore funzionamento

55

55

--

Videoregistratore stand-by

110

0

30 €

Computer

160

120

10 €

Computer stand-by

100

0

30 €

Hi-Fi funzionamento

20

20

--

Hi-Fi stand-by

60

0

15 €

Altri apparecchi

423

265

45 €

TOTALE

4061

2275

495 € !!



Dai dati visualizzati si può osservare di quanto diminuiscano i consumi di energia elettrica grazie all'attenzione, e all'acquisto di prodotti ad alta efficienza.
Questa tabella può essere vista come regola per sostituire, man mano che diventano obsoleti, i vari elettrodomestici della nostra abitazione, in modo da riuscire ad ottenere una buona copertura del proprio fabbisogno elettrico annuale grazie all'energia solare.

Una volta capito quanto spendo, posso capire quanto posso, o voglio risparmiare, e che tipo di impianto acquistare.


 

KIT FOTOVOLTAICI (tratto dal sito www.romaenergia.it)

         

 

L'utilizzo di KIT nella progettazione e l'installazione di impianti fotovoltaici presenta numerosi vantaggi:
1. semplifica la fase progettuale riducendone i costi e la possibilità di errori;
2. semplifica la fase di installazione garantendo una realizzazione degli impianti a regola d'arte;
3. semplifica la procedura di fornitura dei materiali riducendone i costi;
4. offre maggiori garanzie all'utente finale garantendo contemporaneamente i moduli, il gruppo di conversione, la compatibilità di funzionamento tra le varie componenti e una corretta installazione.

Componenti principali di un Kit Fotovoltaico

Le componenti principali contenute in un kit fotovoltaico sono:

1.      Moduli fotovoltaici.

2.      Cavo elettrico unipolare, a doppio isolamento e resistenti ai raggi ultravioletti per connettere tra loro i moduli a formare delle stringhe e connettere le stringhe alla scatola di giunzione o all'inverter.

3.      Scatola di giunzione che contiene le protezioni lato DC e funge da interfaccia tra le stringhe e l'inverter.
Le protezioni lato DC sono costituite da diodi di blocco o fusibili (1 per stringa) che impediscono l'inversione di polarità (questi non sono strettamente necessari se le stringhe non sono soggette ad ombreggiamento), varistori e/o scaricatori per la protezione da sovratensioni atmosferiche, da fusibili e sezionati DC o magnetotermici DC per la protezione da sovracorrenti e disconnessione delle stringhe.
La scatola di giunzione o parte delle protezioni lato DC spesso sono contenute nell'inverter stesso.

4.      Inverter a commutazione forzata con modulazione a larghezza di impulsi (PWM - Pulse With Modulation), in grado di operare in modo completamente automatico e contenente al suo interno uno o più inseguitori del punto di massima potenza del generatore fotovoltaico (MPPT - Maximum Power Point Traker) e il dispositivo di interfaccia di rete (a norma CEI 11-20) contenente le protezioni lato AC (interrompe l'immissione di corrente sia se la tensione o la frequenza della corrente immessa differiscono da quelle di rete oltre i limiti accettati dalla normativa vigente sia se viene isolato il ramo di rete a cui è connesso l'inverter).

5.      Dispositivi di contabilizzazione sia dell'energia prodotta (cumulata) sia le ore totali di funzionamento.
Questi dispositivi sono il più delle volte contenuti nell'inverter stesso.

6.      Cavo elettrico tetrapolare per la connessione dell'inverter al quadro elettrico generale o di settore.

7.      Struttura di sostegno dei moduli adatta per posizionamento su copertura piana o per posizionamento su tetto a falda (sia in retrofit sia in integrazione).

 

I moduli, il cavo e la scatola di giunzione formano il Generatore Fotovoltaico ovvero un generatore di corrente continua che in questo caso viene gestito come sistema IT (con nessun polo connesso a terra).
L'inverter con il dispositivo di interfaccia di rete e i dispositivi di contabilizzazione formano il Gruppo di Conversione che converte la corrente continua prodotta dal Generatore Fotovoltaico in corrente alternata con frequenza e tensione pari a quelle della corrente di rete.

Il gruppo di Conversione deve essere connesso a valle del Quadro Generale o del Quadro di Settore contente il magne-termico differenziale per la protezione dell'utenza.
Tra il Gruppo di Conversione e il Quadro Generale o di Settore si consiglia di installare il Quadro di Campo contenente un magneto-termico bipolare (per la disconessione del generatore FV) ed eventualmente le protezioni da sovra-tenzione di rete (varistori e/o scaricatori).
In questa maniera è possibile isolare il generatore fotovoltaico senza interrompere il prelievo dalla rete (tramite l'interruttore magnetotermico nel quadro di campo) oppure isolare l'utenza senza interrompere la consegna dell'energia prodotta dal generatore fotovoltaico (tramite l'interruttore magnetotermico differenziale nel quadro generale o di settore).

Infine, se sull'edificio non è stato installato LPS allora la struttura di sostegno e la cornice dei moduli del Generatore Fotovoltaico non devono essere connessi a terra a meno che non si tratti di impianti staccati dall'edificio stesso e posizionati in una zona isolata. Se viceversa l'edificio è dotato di LPS allora la struttura di sostegno e la cornice dei moduli vanno collegate al nodo di terra del LPS.

Parallelo di più Kit fotovoltaici

Per ottenere una potenza generata dall'impianto FV maggiore della potenza di ciascun Kit è possibile connettere in parallelo 2 o 3 Kit. In questo caso bisogna tenere conto che la Normativa Vigente impone le seguenti modalità di immissione in rete:
1) per impianti FV con potenza nominale minore o uguale a 5 kWp la connessione dell'impianto alle rete elettrica può essere sia di tipo Monofase che di tipo Trifase.
2) per impianti FV con potenza nominale maggiore di 5 kWp la connessione dell'impianto alle rete elettrica deve essere esclusivamente di tipo Trifase.

Inoltre, sebbene ciò non sia esplicitamente imposto dalla Normativa, per il collegamento in rete di sistemi fotovoltaici con più inverter, l'Enel prescrive l'installazione di un ulteriore quadro di interfaccia di rete omologato CEI 11.20 (in aggiunta alle protezioni già contenute nei singoli inverter).
La funzione di questo quadro è quella di eseguire il monitoraggio della tensione e della frequenza di rete e di operare l'apertura del dispositivo di interfaccia (contattore) qualora si manifestino condizioni anomale rispetto a quelle fissate dalle Norme.

Per gli impianti in monofase (parallelo di 2 Kit) nel quadro di interfaccia è previsto l'impiego di un solo circuito che determina l'apertura di un contattore bipolare.
Per gli impianti in trifase (parallelo di 3 Kit), l'interfaccia è costituita da tre circuiti distinti collegati ognuno tra una fase e il neutro, in modo completamente indipendente; l'intervento di uno dei tre circuiti determina l'apertura di un contatto ausiliario che a sua volta causa l'apertura di un relè, sconnettendo l'impianto dalla rete.
Nel momento in cui si ripristinino le condizioni normali di funzionamento, il circuito dopo aver atteso un tempo prefissato, determina la richiusura del dispositivo e permette l'automatico riavviamento degli inverter.

Nota Bene
Normalmente il Voltaggio standard di fornitura dell'energia elettrica è 230 Volt/monofase - 400 Volt/ trifase, tuttavia esiste ancora la possibilità che in determinate località si verifichi una fornitura del tipo 127 Volt/monofase -220 Volt/trifase.
Quindi mentre nel primo caso per realizzare un impianto FV in trifase bisognerà connettere tre inverter a "Stella", nel secondo caso la connessione dovrà essere eseguita a "Delta" (tale peculiarità dovrà essere specificata al rivenditore, al momento dell'acquisto del quadro di interfaccia di rete).

Attenzione, la fornitura a 220 Volt/trifase viene normalmente utilizzata all'interno delle mura Aureliana nella Città di Roma.

Posizionamento di uno o più kit

L'energia elettrica producibile in un anno da un impianto Fotovoltaico è direttamente proporzionale alla radiazione solare annualmente incidente sull'impianto. Quindi l'orientamento e l'inclinazione ottimali dei moduli devono essere tali da massimizzare tale radiazione:
1) l'orientamento ottimale è il Sud;
2) l'inclinazione ottimale è invece dipendente dalla latitudine delle località in cui l'impianto viene installato, tuttavia in media in Italia si può assumere pari a 30°.

Il FATTORE DI TRASPOSIZIONE è il rapporto tra l'energia solare incidente annualmente su di un piano differentemente orientato e inclinato e quella incidente sul piano orizzontale.

 

Poiché la Città di Roma riproduce discretamente la situazione media italiana, la figura qui riportata ci mostra l'andamento del Fattore di Trasposizione in funzione dell'orientamento (angolo azzimiate) e dell' inclinazione (angolo di tilt) dei moduli.
Tale figura ci aiuta a stimare la perdita di energia che si deve mettere in conto qualora l'orientamento e l'inclinazione dei moduli differiscano da quelli ottimali (FT=1,12).

Vediamo che se l'orientamento e l'inclinazione dell'impianto rimangono all'interno della prima linea tratteggiata si ottiene una perdita di energia prodotta inferiore a 5%.

Nel posizionamento dei Kit fotovoltaici, infine risulta fondamentale tenere conto dei possibili ombreggiamenti sull'impianto che si possono verificare durante il periodo dell'anno. I generatori fotovoltaici, infatti, sono estremamente sensibili a questo fenomeno: l'ombreggiamento anche solo di una piccola parte dell'impianto può ridurne drasticamente la produzione.
Purtroppo la stima degli effetti dell'ombreggiamento sulla produzione energetica annuale di generatori fotovoltaici è estremamente complicato e può essere effettuato solo con l'ausilio di software specialistici. Occorre quindi, in fase di progetto o installazione, posizionare l'impianto in maniera che questo non sia soggetto ad ombreggiamenti (soprattutto nel periodo primaverile ed estivo quando la produzione è massima), anche a costo di dover rinunciare all'orientamento o l'inclinazione ottimali.

Quando tuttavia si ha a disposizione una superficie piana e ci si trova a dover posizionare i moduli su diverse file, l'auto-ombreggiamento di una fila sulla fila successiva non è in alcun modo evitabile. In questo caso si dovrà ottimizzare la distanza tra le file in maniera che gli effetti dell'auto-ombreggiamento sulla produzione energetica annuale siano minimi.

 

Inserendo nella formula riportata qui sopra i valori relativi alla lunghezza dei moduli FV (L), dell'angolo di orientamento rispetto al Sud delle file (angolo di azimut g), dell'angolo di inclinazione dei moduli (angolo di tilt b ) e dell'altezza solare critica (a = 20°), si ottiene la distanza ottimale tra le file (D). In questo modo si assicura la completa assenza di ombreggiamento quando il sole si trova ad altezza solare maggiore 20° sull'orizzonte, e le perdite di energia sono molto limitate.
In pratica se ci si trova a dover installare su di una superficie piana un impianto fotovoltaico con i moduli disposti su più file orientate a Sud e inclinate a 30° allora la distanza ottimale tra la base di una fila e quella della fila successiva sarà: D =(0,86+1,37) L = (9/4) L.

In questo caso, quindi, sarà possibile installare una superficie captante non maggiore del 45% della superficie piana disponibile.

La figura qui accanto riassume quanto detto fino ora, mostrando i Coefficienti di Utilizzazione della Superfici (CUS) e i Coefficienti di Captazione Solare (CCS) per diverse tipologie di installazione rivolte a SUD.

 

Stima dell'energia producibile e dimensionamento di massima

L'energia elettrica producibile annualmente da un impianto fotovoltaico di potenza nominale unitaria viene detto: indice di produzione (Final Yield) e dipende dai seguenti fattori:

  • L'Energia Solare media annua incidente su di un metro quadro di superficie orizzontale nella località dove si desidera installare il kit: H0 (kW/mq/anno). Per le principali Città italiane il valore di H0 è riportato nella Norma UNI 10349.
  • Il Fattore di Trasposizione che tiene conto dell'orientamento (g), dell'inclinazione (b): FT(g,b).
    Sebbene questo fattore dipenda anche dalla latitudine, per l'Italia possiamo assumere come suo valore medio quello relativo alla città di Roma sopra riportato.
  • Il Perfomance Ratio, cioè l'efficienza complessiva di tutti i dispositivi necessari al funzionamento dell'impianto (moduli FV esclusi) in condizioni reali di funzionamento: PR. Di questa grandezza si può dare una stima inferiore pari al 75%, (limite di efficienza fissato dai bandi pubblici di finanziamento )

Quindi fissata la locità, l'inclinazione e l'orientamento e ipotizzato un PR medio annuo, una stima orientativa dell'Indice di Produzione (Yf) si otterrà facilmente come segue:

Yf = PR * FT(g,b) * H0 (kWh/kWp/anno)

Se il Kit non è soggetto ad ombreggiamento, allora l'energia producibile dall'impianto in un anno non sarà altro che l'indice di produzione moltiplicato la potenza nominale del Kit:

Efv = Pn* Yf (kWh/anno)

Per esempio un kit da 1 kWp di potenza nominale, installato a Roma, orientato a Sud e inclinato a 30° produce in un anno un energia: Efv = 1* Yf = 0,75* 1,12*1.612 = 1.354 kWh/anno

Se l'impianto è soggetto ad ombreggiamento allora il valore precedentemente trovato dovrà essere moltiplicato per un fattore (fattore di soleggiamento) che tenga conto dell'influenza delle ombre sulla l'energia incidente. Purtroppo per calcolare tale fattore bisogna ricorrere a software specifici di calcolo.

Gli impianti fotovoltaici connessi in rete consentono all'utente di assorbire potenza elettrica dalla rete, qualora la potenza prodotta dal fotovoltaico non sia sufficiente. Per questo tipo di impianti, infatti, il dimensionamento non si esegue a partire dalla potenza di contratto (P) e da quella nominale dell'impianto FV (Pn), bensì a partire dai reali consumi elettrici annuali (Econs) e dall'Indice di Produzione (Yf) . Una volta installato l'impianto, la normativa vigente (delibera n° 224/00 dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas) obbliga la Societa Distributrice di Energia Elettrica a stipulare con l'utente un "Contratto di Servizio di Scambio", che prevede l'installazione di due contatori, uno per l'energia prodotta dall'impianto e ceduta alla rete (Efv) e uno per l'energia prelevata dalla rete (Econs). Annualmente la Societa Distributrice di Energia Elettrica dovrà eseguire un conguaglio e l'utente pagherà solamente la differenza tra energia ceduta e energia prelevata (Econs - Efv).
E' invece importante dimensionare l'impianto in maniera da non immettere in rete più energia di quella che annualmente viene prelevata, perchè l'eventuale esubero di energia ceduto alla rete non verrà in alcun modo remunerato dalla Societa Distributrice.

Quindi calcolati i consumi medi annuali di energia elettrica (Econs) a partire dalle bollette (si consiglia di mediare su gli ultimi tre anni), la massima potenza nominale del Kit da installare in maniera che la produzione annua non superi il fabbisogno si ottiene facilmente come segue:

Pn = Econs / Yf (kWp)

Per esempio se si vuole installare un impianto a Roma, e si ha la prossibilità di orientarlo a Sud e inclinarlo a 30°, poichè il consumo elettrico medio di una famiglia si aggira intorno ai 3.000 kWh/anno, la potenza massima del kit sarà:
Pn = 3.000/1.354 = 2,2 kWp. Quindi si consiglia di installare un Kit di potenza compresa tra 1 e 2 kWp.
Al contrario se avessimo dimensionato il Kit in base alla potenza di contratto (3 kW) allora il nostro impianto avrebbe prodotto in un anno: Efv = 3*1.354 = 4.000 kWh/anno con il risultato di regalare 1000 kWh l'anno alla Societa Distributrice
.

 

 

CENTRALI FOTOVOLTAICHE

Dal sito ENEL

 

 

 

Il sistema fotovoltaico e' un insieme di componenti meccanici, elettrici ed elettronici che concorrono a captare e trasformare l'energia solare disponibile, rendendola utilizzabile sotto forma di energia elettrica. Cio' avviene sfruttando un fenomeno fisico, noto come effetto fotovoltaico (cioe' la capacita' che hanno alcuni materiali semiconduttori opportunamente drogati di generare elettricita' se esposti alla radiazione luminosa). Quando i fotoni (particelle di energia del sole) colpiscono una cella fotovoltaica, una parte di energia e' assorbita dal materiale ed alcuni elettroni, scalzati dalla posizione che occupano nella struttura atomica, scorrono attraverso il materiale semiconduttore opportunamente trattato, producendo una corrente continua che puo' essere raccolta sulle superfici della cella. Piu' celle sono collegate in serie o in parallelo ed impacchettate per formare un modulo, che rappresenta il componete base di ogni impianto fotovoltaico.
Piu' moduli possono essere collegati tra di loro per realizzare impianti di produzione di energia elettrica della potenza desiderata. I sistemi fotovoltaici possono essere suddivisi in due categorie principali: quelli connessi alla rete elettrica (grid-connected) e quelli isolati (stand-alone). Nei primi, la corrente generata viene inviata ad un convertitore (inverter) dal quale ne esce sotto forma di corrente alternata, tale da poter essere poi trasformata in corrente a media tensione dal trasformatore, prima di essere immessa nella linea di distribuzione.Gli impianti isolati possono alimentare carichi sia in corrente continua (senza la presenza di un inverter) che in corrente alternata, ma sono in genere dotati di accumulo. In questi tipo di sistema fotovoltaico e' necessario immagazzinare l'energia elettrica per garantire la continuita' dell'erogazione anche nei momenti in cui non viene prodotta. Cio' avviene mediante accumulatori elettrochimici (batterie).
Il sistema connesso in rete, invece, non e' provvisto di sistemi di accumulo in quanto l'energia prodotta durante le ore di insolazione viene immessa nella rete elettrica; viceversa, durante le ore di insolazione scarsa o nulla il carico locale viene alimentato dalla rete

 

Terminologia impianti solari

Enel ti mette a disposizione l'elenco completo dei termini utilizzati in questa sezione, con le relative definizioni.
Buona consultazione!


Accumulatori
Nei sistemi fotovoltaici isolati l’immagazzinamento dell'energia avviene , in genere, mediante degli accumulatori elettrochimici (tipo le batterie delle automobili).

Albedo (coefficiente di riflessione)
Rapporto tra la radiazione solare riflessa e quella ricevuta da una superficie.

Alta tensione (AT)
è una tensione nominale tra le fasi superiore a 35 kV e non superiore a 150 kV.

Altissima tensione (AAT)
è una tensione nominale tra le fasi superiore a 150 kV.

Altezza (o altitudine) solare
Angolo tra la direzione dei raggi solari ed il piano orizzontale.

Angolo di incidenza
Angolo tra la normale (retta perpendicolare) alla superficie e la direzione dei raggi solari.

Anidride carbonica (CO2)
Componente naturale dell’atmosfera. Gas serra, cioè favorisce il cosiddetto “effetto serra”. È anche il prodotto finale della combustione del carbonio. È inoltre uno dei principali gas presenti nel vapore geotermico.

Anodo
L’elettrodo positivo in un accumulatore elettrochimico (batteria).

Array
Vedi “Campo fotovoltaico”.

Atmosfera standard
Strato atmosferico di caratteristiche ideali, che danno una carattersitica distribuzione di frequenze dello spettro solare denominata AM1.

Bassa tensione (BT)
è una tensione nominale tra le fasi non superiore a 1 kV.

Campo ad inseguimento
Campo fotovoltaico che segue il percorso giornaliero del sole; può essere su un asse o su due assi.

Campo fotovoltaico
Il campo fotovoltaico è un insieme di moduli fotovoltaici (configurati secondo stringhe o pannelli) opportunamente collegati in serie e in parallelo in modo da realizzare le condizioni operative desiderate.

Catodo
L’elettrodo negativo in un accumulatore elettrochimico (batteria).

Cella di riferimento
E' una piccola cella fotovoltaica di cui si conoscono con precisione le caratteristiche; irraggiata dal sole e misurate le grandezze elettriche, consente di risalire ai valori dell'irraggiamento totale.

Cella fotovoltaica
Dispositivo elementare di conversione dell’energia solare in energia elettrica; realizzata in silicio.

CO2
Vedi “Anidride carbonica”.

Convertitore AC/CC
Vedi “Raddrizzatore”.

Convertitore CC/AC
Vedi “inverter”.

Costante solare
Energia media irraggiata dal sole, nell’unità di tempo, su una superficie di area unitaria posta all’esterno dell’atmosfera terrestre ed orientata perpendicolarmente si raggi solari; è pari a 1366 W/m2 secondo recenti misurazioni effettuate tramite satelliti artificiali e spedizioni spaziali.

Declinazione solare
E' l'angolo che la direzione dei raggi solari forma a mezzogiorno, sul meridiano considerato, col piano equatoriale.

Effetto fotovoltaico
L’effetto fotovoltaico è basato sulle proprietà di alcuni materiali semiconduttori (fra cui il silicio, elemento molto diffuso in natura) che, opportunamente trattati ed interfacciati, sono in grado di generare elettricità se colpiti dalla radiazione solare, senza quindi l'uso di alcun combustibile.

Effetto isola
Fenomeno particolarmente pericoloso per i manutentori della rete, ove un tratto isolato per manutenzione risulta tenuto in tensione da un impianto collegato alla rete.

Effetto serra (greenhouse gases)
Fenomeno che consiste nell’intrappolamento nell’atmosfera di parte dell’energia proveniente dalla superficie della Terra, che altrimenti si perderebbe nello spazio. Dipende dalla presenza in atmosfera di alcuni gas (gas serra) e consente di mantenere sulla Terra una temperatura idonea. Le attività antropiche (cioè dell’uomo) possono aumentare la presenza dei gas serra in atmosfera e, con essa, l’effetto serra, dando luogo a cambiamenti climatici.

Elettrolita
Il mezzo che permette il meccanismo di trasporto degli ioni fra gli elettrodi positivo e negativo di una batteria.

Eliografo
Strumento che misura la durata dell’irraggiamento solare.

Facciata fotovoltaica
Chiusura verticale esterna resa fotovoltaica da elementi di rivestimento o frangisole fotovoltaici.

Fattore di riempimento
Vedi “Fill-factor”

Fill-factor
Fill factor o fattore di riempimento della cella, che vale circa 0,75 per tutte le celle al silicio; è un fattore di inefficienza della cella. Rapporto tra la potenza massima e il prodotto dato dalla tensione a circuito aperto per la corrente di corto circuito di un dispositivo fotovoltaico.

Grid
Rete elettrica di distribuzione. Vedi “Rete”.

Grid-connected
Collegato alla rete: dicesi di un impianto fotovoltaico collegato alla rete elettrica.

Hz
Hertz. Unità di misura della frequenza; indica il numero di volte che un certo fenomeno ciclico si ripete in un secondo di tempo. In elettrotecnica si usa per indicare la frequenza della corrente alternata (comunemente usata nella abitazioni). In questo caso la frequenza della corrente è pari a 50 Hz.

Inverter
Dispositivo che consente la conversione di corrente continua in corrente alternata (convertitore CC-AC).

Irraggiamento
Radiazione solare istantanea incidente sull’unità di superficie; si misura in kW/m2.

kV
Chilovolt. Unità di misura della tensione. Nelle abitazioni la tensione si sta allineando al valore europeo 0,23 kV (230 Volt). Le linee usate per la trasmissione dell’energia elettrica si dividono in linee ad alta tensione (AT), media tensione (MT) e bassa tensione (BT); le linee BT sono quelle delle abitazioni.

KW
Chilowatt. Unità di misura della potenza elettrica prodotta o consumata; 1kW=1000W.

KWh
Chilowattora. Unità di misura dell’energia elettrica prodotta o consumata. Per esempio, un forno elettrico da cucina può consumare 1,5 kWh per ogni ora di funzionamento.

Latitudine
Fissato un punto sulla Terra, angolo che la normale (perpendicolare) alla superficie passante per il punto forma con il piano equatoriale; la latitudine si dice Nord se il punto considerato è sull’emisfero settentrionale, Sud se è sull’emisfero meridionale.

Linea elettrica aerea o in cavo
Una “linea elettrica aerea o in cavo” e un complesso di conduttori, isolatori e accessori per trasportare energia elettrica tra due punti di una rete. Un “circuito di una linea elettrica” è un elemento di una linea elettrica costituito da un insieme di conduttori formante un sistema elettricamente indissociabile (trifase o meno) atto a trasportare energia elettrica tra due punti della rete.

Mappa isoradiativa
Sono mappe che forniscono, per una certa area geografica, il valore della radiazione solare su una superficie unitaria; sono pubblicate da vari organismi in Italia e nel mondo.

Media tensione (MT)
E' una tensione nominale tra le fasi superiore a 1 kV e non superiore a 35 kV.

Meter
Contatore dell’energia elettrica in uscita da un’utenza (cioè prodotta ed immessa in rete).

Modulo Fotovoltaico
Insieme di più celle fotovoltaiche: un modulo fotovoltaico tipo, formato da 36 celle, ha una superficie di circa mezzo metro quadrato ed eroga, in condizioni standard, circa 50W.

Net-metering
Contratto attraverso il quale un privato può cedere le eccedenze di energia elettrica che produce alla rete elettrica; la quantità di energia immessa in rete viene misurata da un apposito contatore (meter). Il valore dell’energia immessa viene poi scontato dalle bollette future dell’utente. Il sistema è diffuso in molti paesi, ed è vigente in Italia dal 2000.

Ohm
Unità di misura della resistenza elettrica; equivalente alla resistenza di un circuito nel quale una forza elettromotrice di un volt mantiene in circolazione una corrente di un ampere.

Pannello
Più moduli fotovoltaici assemblati in una struttura comune.

Potenza di punta (Wp)
La potenza in uscita da un dispositivo FV quando esso lavora in condizioni standard prende il nome di potenza di picco o di punta (Wp) ed è un valore che viene usato come riferimento; le condizioni standard sono una temperatura di 25 °C ed è sottoposta ad una potenza della radiazione pari a 1000 W/m².

Piranometro
Solarimetro che misura l’irraggiamento totale.

Piranometro con banda ombreggiante
Solarimetro per la misura dell'irradiazione diffusa; sono forniti di un dispositivo supplementare che fa da schermo all’irradiazione diretta.

Pireliometro
Solarimetro che misura l’irradiazione diretta; esso presenta una apertura ridotta e riceve i raggi del sole mediante un tubo allungato.

Radiazione diffusa
E' la componente della radiazione solare che incide su una superficie dopo la riflessione e la dispersione dovuta all'atmosfera; incide secondo vari angoli e grazie a questa anche la parte di una superficie che non può essere colpita dalla radiazione solare diretta a causa di ostacoli esterni, non si trova completamente oscurata.

Radiazione diretta
E' quella che colpisce direttamente una superficie con un unico e ben definito angolo di incidenza.

Radiazione globale
Somma delle tre componenti della radiazione solare: diretta, diffusa e riflessa.

Radiazione infrarossa
Radiazione di frequenza inferiore alla luce visibile, componente gran parte dello spettro di emissione degli oggetti “caldi”.

Radiazione riflessa
E' quella che arriva indirettamente su una superficie, dopo aver colpita precedentemente un'altra.

Raddrizzatore
Dispositivo che converte la corrente continua (CC) in corrente alternata (AC).

Rendimento
Riferito a un impianto di produzione di elettricità, è il rapporto tra energia elettrica prodotta ed energia delle fonti primarie utilizzate. È l’inverso del consumo specifico. Si esprime in percentuale.

Rete
Una “rete” è un insieme di stazioni elettriche, di linee aeree o in cavo e di altri impianti elettrici collegati tra loro allo scopo di convogliare l’energia elettrica prodotta dalle centrali elettriche verso i consumatori finali.

Semiconduttori
Materiali che presentano, a volte alternandole, caratteristiche sia dei conduttori sia dei materiali isolanti.

Silicio
Materiale semiconduttore maggiormente utilizzato dalle industrie per la fabbricazione delle celle fotovoltaiche; è l'elemento più diffuso in natura dopo l'ossigeno.

Silicio amorfo
Tipo di silicio per celle fotovoltaiche che non ha alcuna struttura cristallina.

Silicio cristallino
Tipo di silicio a struttura cristallina (monocristallino o policristallino).

Silicio di tipo N
Silicio avente una struttura cristallina che contiene impurità cariche negativamente.

Silicio di tipo P
Silicio avente una struttura cristallina che contiene impurità cariche positivamente.

Sistema fotovoltaico
Installazione di moduli fotovoltaici e altri componenti progettata per fornire energia elettrica dalla radiazione solare.

Sistema fotovoltaico connesso in rete
Sistema fotovoltaico collegato alla rete elettrica di distribuzione.

Sistema fotovoltaico grid-connected
Vedi “Sistema fotovoltaico connesso in rete”.

Sistema fotovoltaico isolato
Sistema fotovoltaico non collegato alla rete elettrica di distribuzione.

Sistema fotovoltaico stand-alone
Vedi “Sistema fotovoltaico isolato”.

Solarimetro
Definizione generica che indica tutti gli strumento per la misura delle componenti della radiazione solare.

Stand-alone
Solitario: si dice di impianto fotovoltaico isolato dalla rete elettrica.

Standard Test Conditions (STC)
Condizioni standard di misura della potenza dei dispositivi fotovoltaici: radiazione incidente pari a 1kW/m2, temperatura di 25°C, spettro solare AM1,5.

Stringa
Insieme di pannelli collegati in serie.

Tensione di circuito aperto (Voc)
La tensione massima prodotta da un dispositivo fotovoltaico; si verifica quando non c’è carico applicato. Si misura in volt [V].

V
Volt. Unità di misura della differenza di potenziale tra due punti in un campo elettrico (tensione).1000V=1kV.

W
Watt. Unità di misura della potenza elettrica prodotta o consumata; è la potenza sviluppata in un circuito da una corrente di intensità pari ad un ampere che attraversa una differenza di potenziale di un volt.

Wafer
Sono “fette” di silicio ad elevato grado di purezza, dallo spessore di poche centinaia di micron (un micron è pari a 10-6 m), da cui si ottengono i moduli fotovoltaici.

 

 

BIBLIOGRAFIA

 

La prima parte della bibliografia è riportata dalla mia tesi sugli impianti fotovoltaici

 

 

[1]       F. Califano, V. Silvestrini, G. Vitale, “La progettazione dei sistemi fotovoltaici”, Liguori Editore, 1983.

[2]       F. Groppi, G. Zuccaro, “I sistemi fotovoltaici a norma CEI”, periodici UTET 2002.

[3]       S. Castello, “Aspetti tecnici ed economici della tecnologia fotovoltaica”, ENEA Editore, 2002.

[4]       International Energy Agency, “Renewables information 2003”, IEA editore, 2003

[5]       A.Masullo, “Strategie energetiche per uno sviluppo sostenibile, scenari energetici e protocollo di Kioto”, WWF editore, 2002

[6]       ENEA, “Calore ad alta temperatura”, ENEA editore, 2001

[7]       IPTS, “The enviromentl impact of photovoltaic technology”, IPTS edizioni 1998.

[8]       G.J.M Phylipsen, E.A. Anselma, “Enviromental life-cycle assestement of multicriytalline silicon solar cell modules”, Nheterlands Agency for Energy and Enviroment, 1995

[9]       E.A. Anelma, P. Frankl, K. Kato, “Energy pay back time of photovoltaic energy systems”, documento presentato alla “Seconda conferenza Mondiale sulla energia prodotta dalla conversione fotovoltaica” a Vienna il 6-10 luglio 1998.

[10]     G. Graditi, F. Apicella, V. Cataliotti, “Impianti fotovoltaici: aspetti normative”, articolo pubblicato sul periodico AEI del settembre 2003.

[11]     Commissione Europea “Energia per il futuro: le fonti energetiche rinnovabili. Libri bianco per una strategia e un piano di azione della Comunità”.

[11]     Norma CEI EN 61277: “Sistemi fotovoltaici (FV) di uso terrestre per la generazione di energia elettrica. Generalità e guida”, Edizione: Prima, Editore CEI, Data pubblicazione: 1999-05

[12]     Norma CEI EN 61724: “Rilievo delle prestazioni dei sistemi fotovoltaici. Linee guida per la misura, lo scambio e l’analisi dei dati”, Edizione: Prima, Editore CEI, Data pubblicazione: 1999-02

[13]     Norma CEI EN 60904-3: “Dispositivi fotovoltaici. Parte 3: Principi di misura per sistemi solari fotovoltaici (PV) per uso terrestre e irraggiamento spettrale di riferimento”, Edizione: Prima, Editore CEI, Data pubblicazione: 1994-12

[14]     Norma CEI EN 60904-2: “Dispositivi fotovoltaici. Parte 2: Prescrizioni per celle solari di riferimento”, Edizione: Prima, Editore CEI, Data pubblicazione: 1994-12

[15]     M. Spagnolo, “Il Sole nella città. L’uso del fotovoltaico nell’edilizia”, Franco Muzzio Editore, 2002

[16]     S. Fré, “Matematica del credito”, Lattes Editore, 1989

[17]     B.Y. Liu, R.C. Jordan, “The interrelationship and characteristic distribution of direct, diffuse and total solar irradiation”, Solar Energy Vol.4, 1960.

[18]     F. Lasnier, T. Gan Ang, “Photovoltaic Engineering Handbook”, Adam Hilger, 1990

[19]     Articoli vari pubblicati sulla rivista menile “Il sole a 360 gradi”, Pubblicato dall’associazione ISES Italia.

 

 

SITI WEB CONSULTATI

 

[A]       Enel Green Power - http://enelgreenpower.enel.it

[B]       ENEA –  Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente www.enea.it

[C]       IEA – International Energy Agency – http://www.iea-pvps.org e http://www.task2.org

[D]       Enel – http://www.enel.it

[E]       Sito del progetto “Il sole a scuola” dell’ENEA http://ilsoleascuola.casaccia.enea.it

[F]       ISES Italia – Associazione nata per la promozione delle energie rinnovabili – http://www.isesitalia.it

[G]       DEA srl – Società di progettazione ed installazione di impianti FV http://www.deasrl.it

[H]       Ministero dell’ambiente – http://www.minambiente.it

[I]        GME – Gestore del Mercato Elettrico – http://www.mercatoelettrico.org

[L]       Elettronica Santerno – http://www.elettronicasanterno.it

[M]      Roma Energia – Agenzia per l’energia di Roma. http://www.romaenergia.org

[N]      Europa Energia e Trasporti. http://europa.eu.int/comm/dgs/energy_transport/index.html

 

Bibliografia ENEL

 

*                     L’energia fotovoltaica - quaderno dell’energia n°21 - Ed. ENEL

*                     Ingegneria solare - principi ed applicazioni - Cucumo Marianelli Oliveti, Ed. Pitagora, Bologna (1994)

*                     Manuale di Progettazione HOEPLI, vol.2: “ Criteri Ambientali ed Impianti” - G. Raffaellini, Ed. Hoepli, Milano (1994)

*                     Energia solare per l’edilizia residenziale - M. Vallario (1998)

*                     Tecnologie solari - M. Sala L. Ceccherini, Ed. Allinea, Firenze (1993)

*                     La progettazione dei sistemi fotovoltaici - Califano Silvestrini Vitale, Ed. Liguori, Napoli (1988)

*                     L’architettura dell’energia - Fondamenti e prospettive - De Sivo Fumo, Ed. CUEN, Napoli (1997)

*                     Progetti per 1000 case solari - AA. VV., Ed. Longanesi, Milano(1982)

*                     Leggi n° 9/91, n°10/91

*                     Decreto 16 Marzo 2001 (10000 tetti fotovoltaici)

*                     Provvedimento CIP n°6/92; deliberazioni CIP n°137/98

*                     UNI 10349 - Riscaldamento e raffrescamento degli edifici - Dati climatici - Ed. UNI, Milano (1994)

*                     UNI 8477 - Energia solare - Calcoli degli apporti per applicazioni in edilizia - Valutazione dell’energia raggiante ricevuta - Ed. UNI, Milano (1983)

*                     La radiazione solare globale al suolo in Italia nel 1995 - Cogliani, Mancini, Petrarca, Spinelli, Ed. ENEA (1995)

*                     Libro bianco ENEA - Per la valorizzazione energetica delle fonti rinnovabili - Ed. ENEA (1999)

*                     Libro bianco Unione Europea - Energia per il futuro, le fonti energetiche rinnovabili - Ed. UE (1997)