LEGA SPIAZZATI
SINCE 1994
SETTEMBRE 1994: LA GENESI, Fantacampionato 1994/95
L’estate del 1994, calda e sorniona, covava in silenzio l’imminente
nascita della Lega più assurda mai esistita da quando l’uomo ha
inventato le pagelle dei calciatori. Il mondo ignorava che di lì a
pochi giorni, otto giovani di “bella speranza” avrebbero scritto la
storia del fantacalcio fermano. LA STORIA Il campionato 1994/95 era pieno d’aspettative, avevamo appena perso una finale di Coppa del Mondo ai rigori con il Brasile, grazie agli sbagli di capitan Baresi e codino Baggio, era l’era di tre punti per la vittoria, era l’inizio di un campionato emozionante e tragico. Roma e Parma lanciano i primi squilli, con la Juventus del nuovo corso in posizioni di immediato rincalzo e il Foggia del dopo Zeman nelle vesti di rivelazione. Il Parma va in fuga alla settima giornata, la Signora le resiste alle spalle e opera il sorpasso al tredicesimo turno, battendo la Lazio all’Olimpico. La fuga è buona e la Juventus è campione d’inverno. Il 25 Aprile, una tragica notizia colpisce il mondo del calcio, muore Andrea Fortunato, giovane terzino sinistro di grande valore. La Juve di Marcello Lippi è campione con due turni d’anticipo, mentre in coda il Foggia precipita in B assieme alla Reggiana e al Brescia. Li segue il Genoa che perde lo spareggio salvezza con il Padova per rimanere in seria A. LA FANTASTORIA Il primo campionato di Fantacalcio a cui io ho partecipato per la prima volta è stato nel 1993. Erano passati pochi mesi dal mio trasferimento a Fermo e le poche persone che avevo conosciuto gravitavano tutte attorno al mondo del calcio. Non mi ricordo come ebbe inizio, ma ricordo di essermi ritrovato senza neanche sapere il perché a casa di Walter Sgrilli. Eravamo io e mio fratello, Luca Lucci, Pierpaolo Vallesi, Walter Sgrilli e Paolo Calcinaro che se non sbaglio era quello che ne sapeva di più su questo gioco. Una lega sperimentale composta da sei fantallenatori e con regole inventate sul momento per sentito dire da amici di altri amici. L’anno dopo la svolta. Si decise di allinearsi alle regole ufficiali del Fantacalcio e d’impostare la lega ad otto partecipanti, visto l’abbandono di Walter Sgrilli che non rimase soddisfatto dal gioco si decise di “arruolare” quello che poi si trasformò di fatto nell’incubo dei nostri sonni, Mirco Tufoni detto Guv’s, che al tempo bazzicava Piazza del Popolo per questioni amorose. Lucci e Vallesi decisero di allearsi e condividere una squadra della neo lega. Entrarono a far parte della lega, Daniele Illuminati detto “Mimma” e “Massimo Smerilli” detto "Messi". L’ottava squadra fu affidata ai fratelli Testa, Ezio e Silvio, Zemaniani per vocazione. Ovviamente le fantasquadre non erano costruite con la mentalità del fantacalcio, ma erano per lo più lo specchio della squadra che ognuno di noi tifava in fondo al cuore. Quindi la Lega era così composta:
LE ROSE
I CAMPIONI La rifondazione della Juventus è partita col passaggio del testimone da Gianni al fratello Umberto Agnelli, aria nuova in cucina, con una triade sul ponte di comando: l’amministratore delegato Antonio Giraudo, il vicepresidente Roberto Bettega, il general manager Luciano Moggi, re del mercato. Per la panchina, una scelta coraggiosa: Marcello Lippi vanta buoni risultati con Atalanta e Napoli, ma sempre in nelle orbite della media classifica. A potenziare l’organico, il difensore Ferrara e il regista Paulo Sousa. Il giovane torello Peruzzi è il gran portiere di una difesa comandata dal libero Carrera e dei due marcatori d’acciaio come Kohler e Ferrara e l’eclettico Torricelli il falegname. A centrocampo oltre al portoghese ci sono la sostanza di Conte e la saggezza tattica di Di Livio. La maginot fondamentale per mandare a segno il progetto-tridente di Lippi: con Baggio o il suo erede, il giovane Del Piero dai piedi d’oro, a sostegno di penna bianca Ravanelli e Gianluca Vialli. I cui rientri a centrocampo garantiscono gli equilibri tattici, regalando una stagione di forti emozioni. I FANTACAMPIONI Batistuta 26, Balbo 22, Casiraghi 12, Rui Costa 9, Protti 7, una squadra allestita per offendere le difese avversarie, questo era il Mancio Fans Club. Una stagione da incorniciare con l’unico neo: non aver acquistato il fantasista blucerchiato a cui il nome del fantateam è dedicato. In testa per tutto il campionato tranne le prime due giornate ha saputo amministrare il suo vantaggio vincendo addirittura con due giornate d’anticipo, grande stagione la sua. Da segnalare che il fantacampionato era giocato su quattordici giornate, senza giocare né la coppa di lega né la supercoppa. Le regole erano le più semplici del fantacalcio, senza modificatori e con le fasce di trasformazione dei gol ogni sei punti. Ovviamente ci adattammo anche noi ai tre punti per vittoria. LE CLASSIFICHE
IL BOOM Ha già una storia alle spalle, di baby prodigio nelle giovanili del Padova. Il Milan che si tira indietro, la Juventus di Boniperti che lo fa suo per una cifra iperbolica (2 miliardi). Soldi spesi bene, perché “il piccolo Van Basten”, come soprannominato a Padova, è davvero un campione. Lo dimostra nel momento più difficile, quando la Signora perde il suo alfiere Roberto Baggio e ancora la stagione non si è incanalata nell’alveo. Lo spartiacque è nella memorabile partita interna con la Fiorentina del 4 dicembre, quando tutto sembra crollare e nel finale la Juventus recupera e vince grazie a uno straordinario gol del baby padovano: un colpo al volo dal limite dell’area che infila la sfera nell’angolino. E’ nato un campione, Alessandro Del Piero. IL FLOP Il presidente Vittorio Cecchi Gori ha per le mani una Fiorentina in crescita. Con Rui Costa ha assicurato al grande Batistuta rifornimenti e fantasia alle spalle. Per la difesa ha pensato bene d’andare a pescare tra i neo campioni del mondo ingaggiando Marcio Santos, centrale difensivo del Brasile. Arrivato come profeta del pallone, abile nell’andare in gol (il presidente gli ha promesso una serata con l’attrice preferita, Sharon Stone, se raggiungerà le 9 reti) si conferma abile di testa ma troppo legnoso nei movimenti. Alla fine diventa un goffo pilone al centro della difesa, verrà mandato via a fine stagione, per confermarsi un bluff anche nell’Ajax, fino a perdere il posto anche in nazionale. IL CAPOCANNONIERE Non è stato facile, per Gabriel Omar Batistuta, scalare la vetta del calcio che conta. Ha cominciato nel Platense, ma ha conosciuto il primo club importante a 18 anni, entrando nel Newell’s Old Boys. Sembrava una promessa come tante: l’esordio nel 1988, una capatina in Italia (al torneo di Viareggio) poi al River Plate. Sette presenze e quattro gol non bastano a convincere Daniel Passarella, l’allenatore, sulle sue qualità. Lo giudica un mediocre e ne candeggia la cessione al Boca Juniors. Un blitz, da 6 miliardi e un futuro in Itali, dove esplode come uno dei più efficaci cannonieri di ogni epoca. Chiude la stagione con 26 reti davanti a Balbo 22 (Roma). LA FERMANA CALCIO 1920 Primo campionato di serie C2 guidati sotto la direzione sapiente di Mister Alessandrini e trascinati da un indomabile Protti (12 reti) centriamo la salvezza diretta raggiungendo quota 42 punti. L’Ascoli retrocede in C1.
AVVENIMENTI DA PRIMA PAGINA 17 luglio 1994 Finale del campionato mondiale di calcio a Pesadena (U.S.A.), il Brasile batte l’Italia ai rigori (3-2). 1 novembre 1994 Condannato all’ergastolo Pietro Pacciani, per la Corte d’Assise è lui il “mostro di Firenze”. 22 novembre 1994 Avviso di garanzia a Silvio Berlusconi per l’indagine su presunte mazzette alla Guardia di Finanza. 22 novembre 1994 Le indagini sulla “banda della uno bianca” che ha seminato il panico i Emilia-Romagna portano all’arresto del poliziotto Roberto Savi e di altri 4 agenti. 22 dicembre 1994 Si dimette il governo Berlusconi, il nuovo governo è affidato a Lamberto Dini. 29 gennaio 1995 Allo stadio Marassi di Genova, prima della partita Genoa-Milan, il tifoso genoano Vincenzo Spagnolo, 25 anni, viene accoltellato e ucciso da Simone Barbaglia, tifoso milanista diciottenne. Il campionato di seria A verrà fermato per un turno. 15 marzo 1995 Alberto Tomba vince la Coppa del Mondo di sci. 25 aprile 1995 Muore Andrea Fortunato, giovane terzino sinistro di grande valore della Juventus. 17 maggio 1995 Il Parma si aggiudica la Coppa U.E.F.A. in una finale tutta italiana battendo la Juventus. 24 maggio 1995 A Vienna il Milan perde uno a zero con l’Ajax la coppa dei campioni con rete di Kluivert all’84’. |