Gandhi
antiche come le montagne
I pensieri del Mahatma sulla verità, la non violenza, la pace

Indice argomenti:

Autobiografia
Religione e verità
Mezzi e fini

 

Autobiografia

[64] È sempre stato un mistero per me come gli uomini possano sentirsi onorati dall'umiliazione dei loro simili.

[77] Sono convinto che per educare bene i bambini i genitori dovrebbero avere delle cognizioni generali sulla cura e l'allevamento dei neonati. Ho constatato ad ogni passo i vantaggi del diligente studio che ho fatto sull'argomento. I miei figli non goderebbero la buona salute generale di cui godono oggi, se non avessi studiato l'argomento e non avessi messo a profitto le mie cognizioni. Siamo oppressi da una specie di superstizione, secondo la quale il bambino non ha nulla da imparare durante i primi cinque anni di vita. Invece la realtà è che il bambino non impara mai nella vita successiva quello che impara nei primi cinque anni. L'educazione del bambino comincia con la concezione.

[119] Sono consapevole dei miei limiti. Questa conoscenza è la mia sola forza. Qualsiasi cosa io sia stato capace di fare della mia vita, ha avuto origine, più che altro, dalla percezione dei miei limiti.

[121] L'unica virtù che voglio rivendicare è la verità e la non violenza. Non ho alcuna pretesa a poteri sovrumani. Non ne voglio. Ho la stessa carne corruttibile del più debole dei miei simili e sono soggetto all'errore come chiunque. I miei servizi hanno molti limiti, ma Dio finora li ha benedetti, nonostante le loro imperfezioni.

Perché la confessione dell'errore è come una scopa che spazza via il sudiciume e lascia la superficie più pulita di prima. Mi sento più forte per via della mia confessione. E la causa deve progredire per via di questo sguardo retrospettivo. L'uomo non raggiunge mai la sua destinazione, se persistere a deviare dalla retta via.

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Religione e verità

[24] Non credo alla gente che parla agli altri della propria fede, soprattutto con lo scopo di convertire. La fede non ammette di essere raccontata. Deve essere vissuta, e allora si diffonde da se.

[104] La mia non è una religione chiusa come una prigione. Vi è posto per la più piccola tra le creature di Dio. Ma è inaccessibile all'insolvenza, all'orgoglio di razza, di religione o di colore.

[105] Non condivido la convinzione che sulla terra possa o potrà esserci un'unica religione. Perciò lotto per trovare un denominatore comune e indurre alla tolleranza reciproca.

[107] Agli occhi di Dio un peccatore è uguale a un santo. Entrambi avranno la stessa giustizia, ed entrambi avranno la stessa opportunità di andare avanti o di tornare indietro. Entrambi sono suoi figli, sua creazione. Un santo che si consideri superiore a un peccatore perde la sua santità e diventa peggiore delle peccatore che, a differenza del santo superbo, non sa quello che fa.

[110] Credo nella assoluta unità di Dio e, quindi, della umanità. Che importa se abbiamo molti corpi? Abbiamo un'anima sola. I raggi del sole sono morti per via della rifrazione, ma hanno la stessa fonte. Perciò non possono separarmi dall'anima più malvagia, né può essermi rifiutata l'identità con quella più virtuosa.

[111] Se fossi un dittatore, religione e Stato sarebbero separati. Credo ciecamente nella mia religione. Voglio morire per essa. Ma è una mia faccenda personale. Lo Stato non c'entra. Lo Stato dovrebbe preoccuparsi del benessere temporale, dell'igiene, delle comunicazioni, delle relazioni con l'estero, della circolazione monetaria e così via, ma non della vostra o mia religione. Questa è affare personale di ciascuno.

[114] Non conosco peccato più grande di quello di opprimere gli innocenti in nome Dio

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Mezzi e fini

[6] Socialismo è una bella parola e, per quanto ne so, nel socialismo tutti i membri della società sono uguali - nessuno in basso, nessuno in alto. Nel corpo dell'individuo la testa non è superiore perché è la sommità del corpo, né le piante dei piedi sono inferiori perché toccano terra. Come le membra del corpo dell'individuo sono uguali, così sono uguali i membri della società. Questo è il socialismo.

In esso il principe e il contadino, il ricco e il povero, il datore di lavoro e il salariato sono tutti sullo stesso piano. In termini di religione, nel socialismo non vi è dualismo. Tutto è unità. Considerando la società nel mondo intero, non troviamo che dualismo o molteplicità. L'unità per la sua essenza […] Nell'unità che io concepisco vi è una perfetta unità nella molteplicità delle intenzioni.

Per raggiungere questa condizione, possiamo non considerare le cose da un punto di vista filosofico e per dire che non abbiamo bisogno di agire fino a che tutti non sono convertiti al socialismo. Senza cambiare la nostra vita, possiamo andare avanti pronunciando allocuzioni, costituendo partiti e a mo' di avvoltoi impadronirci della selvaggina quando passa per la nostra strada. Questo non è socialismo. Quanto più lo consideriamo come una selvaggina di cui uno impadronirsi, tanto più si allontanerà da noi.

Il socialismo incomincia con il primo convertito. Se ce n'è uno, a questo uno potete aggiungere degli zeri e il primo zero varrà per dieci e ogni addizione varrà dieci volte il numero precedente. Se però il principio è zero, se, in altre parole, nessuno incomincia, una molteplicità di zeri darà un valore zero. La carta e il tempo occupati a scrivere zeri verranno soltanto sprecati.

Questo socialismo è puro come il cristallo. Sono quindi necessari mezzi puri come il cristiano per raggiungerlo. Mezzi impuri si risolvono in un fine impulso. Perciò non si otterrà l'eguaglianza del principe e del contadino tagliando la testa al principe, né il procedimento di tagliar teste potrà equiparare il datore di lavoro al salariato. Non si può raggiungere la verità con la menzogna. Soltanto una condotta verace può portare alla verità. La non violenza e la verità non sono gemelle? La risposta è un no risoluto. La non violenza è inserita nella verità e viceversa. Perciò è stato detto che sono facce della medesima moneta. Ciascuna è inseparabile dall'altra. Si legga la moneta dall'uno o dall'altro verso - la grafia delle parole sarà diversa; il valore è uguale. Non si può raggiungere questa condizione benedetta senza una purezza assoluta. Accoglie l'impurità nella mente o nel corpo, e avrete in voi falsità e violenza.

Perciò soltanto dei socialisti veraci, non violenti e puri di cuore saranno capaci di instaurare una società socialista in India e nel mondo.

[9] Il metodo della resistenza passiva è il più limpido e sicuro, perché, se la causa non è vera, soffrono coloro che resistono, ed essi soli.

(continua…)


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Potrete trovare l'articolo completo e altre pagine sulla pace e la nonviolenza sul sito http://freeweb.aspide.it/freeweb/ledonne/

Enrico Le Donne

 

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