Il 13 novembre 1886 il fisico tedesco dimostra la possibilità di
trasmettere energia da un circuito all'altro attraverso lo spazio, via onde
elettromagnetiche. E' la nascita della tecnica che rivoluzionerà le telecomunicazioni e
che sarà sviluppata con il telegrafo senza fili, la radio, la televisione, il radar e in
mille altre applicazioni. Fino a questo giorno era nota la possibilità di indurre una corrente
elettrica in un circuito attraverso variazioni di un campo elettromagnetico, ma non si
riteneva possibile l'induzione a distanza, cioè una vera e propria trasmissione.
Maxwell nelle equazioni
del campo elettromagnetico aveva postulato che la grandezza del campo elettromagnetico
indotto fosse proporzionale alla frequenza di oscillazione del campo inducente, ma fino a
questo momento non esitevano oscillatori a frequenza talmente elevata da dimostrare
questa asserzione. Hertz, invece, proprio nel tentativo di dimostrare la teoria di Maxwell,
ci riesce con un oscillatore di sua invenzione; il 13 novembre trasmette onde
elettromagnetiche ad un metro e mezzo di distanza tra due circuiti e il 2 dicembre ottiene
la risonanza tra loro, cioè riesce ad "accordare" il secondo circuito alla
frequenza del primo (fondamento della sintonia della futura radio). Hertz dimostra così
anche l'esistenza delle onde elettromagnetiche.
Il grande fisico muore
premeturamente di setticemia nel 1894, a 37 anni, ma il suo "testimone" viene
passato a Marconi, il quale proprio in quell'anno inizia a compiere gli esperimenti che
pochi mesi dopo porteranno allatelegrafia senza fili. |