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Software brevettato?

Mentre riconosce il diritto d'autore sul software, la legge Europea non ammette brevetti sullo stesso. Il motivo è che brevetti sul software farebbero danni più che altro - infatti già succede. La tecnologia dell'informatica è molto diversa dalla consueta tecnologia industriale per la quale il concetto del brevetto fu ideato, ed applicare lo stesso concetto sul software avrebbe molti effetti indesiderati, tra quali:

  • Un brevetto potrebbe essere concesso soltanto nel caso che l'ogetto da brevettare non abbia precedenti. Nell'ambito del software, cio è impossibile da verificare dato l'enorme quantità di software che è già stato scritto, e l'impossibilità pratica di verificarne gli algoritmi.
  • Solo grandi corporazioni (Micro$oft, IBM ecc) potrebbero trarre beneficio da brevetti. Per ditte più piccole e programmatori individuali - che tendono essere più innovativi rispetto ai giganti - i costi inerenti alla procura e l'applicazione di un brevetto sarebbero proibitivi.
  • Di conseguenza, è più che probabile che grandi corporazioni faranno uso dei brevetti - che potrebbero coprire anche delle procedure ovvie che oramai sono pratica quotidiana per ogni programmatore - per costringere i concorrenti più piccoli a rinunciare, ed a eliminare il software "open source" che è uno delle forze più innovative e preziosi oggi presenti nel campo della tecnologia informatica.

Un articolo di Tord Jansson, autore del molto apprezzato BladeEnc (un'encoder per mp3 disponibile gratuitamente) spiega gli argomenti di cui sopra in maggior dettaglio. Purtroppo non c'e la traduzione italiana...

Nonostante il brevetto sul software sia effetivamente fuorilegge in Europa, l'Ufficio Europeo dei Brevetti sta cedendo alle pressioni da parte di - guarda caso - la WTO. Ultimamente, alcuni brevetti importanti quanto dubiosi (e di fatto illegali) sono stati concessi. Il fatto che i detentori di questi brevetti siano delle grandi corporazioni, rende però effettivamente impossibile (leggi: estremamente costoso) di contrastare l'illegalità di detti brevetti per via legale.

Se questa situazione sarà tollerata, potrebbe porre una minaccia grave per i più piccoli sviluppatori di software come per la comunità "open source". Eventualmente, sarà l'utente (= tutti noi) a pagarne il prezzo, che potrebbe essere anche salato.
Già il fatto che oggigiorno qualunque operatore è più o meno costretto ad usare Micro$oft Office per poter lavorare - e credetemi, di pacchetti da ufficio ce ne sono di molto migliori e meno costosi - è un indicatore della strada che stiamo percorrendo. Il monopolio fa male!

Chiunque vorrebbe conservare la facoltà di scegliere, è invitato a firmare la petizione contro i brevetti sul software.

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