Presentazione
Questo barchino è stato progettato per utilizzare un motore ad elica ed
un timone. L'utilizzo di due motori ad idrogetto risultava notevolmente
vantaggioso ma il costo sarebbe stato eccessivo
Foto 1
Foto 2
Foto 3
Foto 4
Foto 5
Foto 6
Come si può vedere questo barchino non è il massimo esteticamente, ma si
deve considerare che è stato completamente costruito con materiali di facile
reperimento facilmente utilizzabili e senza l'ausilio di componentistica da
modellismo (a parte l'elica e il radiocomando)
Vantaggi principali
- In pesca tutti conosciamo i grandi vantaggi che il suo utilizzo
comporta soprattutto in quelle acque dove non è consentito l'uso di
natante
- Per la sua costruzione è da sottolineare il basso costo dei materali
Caratteristiche
Materiali principali utilizzati:
- Scafo a forma di canotto realizzato con tubi in plastica reperibili in
qualsiasi negozio per l'edilizia
- Piano in Plexiglas
- Motore e impianto elettrico recuperato dall'impianto di areazione
delle automobili (ventilatore)
- 2 batterie da 2Ah per l'alimentazione del motore ricaricabili con
appositi connettori
- Radiocomando (componente più costoso) da 4 servomeccanismi (di cui
solo 3 utlilizzati)
Montaggio
La strategia utilizzata per questo barchino prevede una disposizione del
timone del motore e della vaschetta opposta rispetto alla convenzione,
disponendo il timone a prua, il motore al centro e lo scarico a poppa.
Questa scelta è stata fatta per diminuire al massimo i rischi nel
trasportare il terminale innescato. In questo caso infatti il terminale
disposto nella vaschetta esce dalla parte posteriore della barca e non
interferisce con l'elica in alcun modo.
I servomeccanismi sono accoppiati per le diverse mansioni meccanicamente.
Uno di essi gestisce l'asse del timone tramite una terminazione a T
(visibile in foto 5 a prua). Un'altro servomeccanismo gestisce il motore e
quindi è accoppiato frontalmente con la manopola dell'impianto del motore
(per capirci la manopola che gestiamo quando regoliamo la velocità del
ventilatore). Il terzo, sempre meccanicamente, apre lo sportello per lo
scarico della vasca che contiene pastura e terminale.
Per i meccanismi di sgancio, di gestione della velocità e del timone si
può dare sfogo alla creatività di ognuno, alla fine sono 'congegni'
meccanici che fanno uso del servomeccanismo fornito dal radiocomando. Nelle
foto successive si possono vedere le soluzioni adottate da noi.
Nella foto 7,8 e 9 si vede il particolare dello sgancio (apertura dello
sportello scarico pastura) e del fondo della barca.
Nella foto 10 il particolare del timone (accoppiamento rigido di due
terminazioni di asse a T)
Nelle foto 11 e 12 particolare del controllore di velocità (accoppiamento
frontale di due assi rotanti)
Nella foto 13 primo piano dell'asse motore che in obliquo attraversa il
piano della barca
foto 7
foto 8
foto 9
foto 10
foto 11
foto 12
foto 13
Non esitate a scrivere se avete delle domande da fare, saremo lieti di
rispondere.
l.mancini@tiscali.it
|