Carpe diem (cogli l'attimo; seize the day) è da tutti associato al film "l'attimo fuggente" ("dead poets society"), ma la maggior parte di loro lo interpreta il tutto in maniera errata. Cioè pensa: "la vita è una: fin che sono in tempo faccio quello che mi pare." Invece questa opera d'arte vuol significare: vivi la vita, rendila straordinaria, sii te stesso, non seguire la massa per conformismo. Ma queste riflessioni dovrei farle nella sezione pensieri (ancora purtroppo vuota). Qua si parla di poesia e di poesia parlo ora.

Ebbene sì: in un altro triste sabato sera sfigato (troppo frequente ultimamente) mi sono riguardato questo film. Inutile dire che sia straordinario e il mio preferito. Tralasciando gli altri significati e spunti di riflessione, questa pellicola è anche un elogio alla poesia. "La poesia nasce da qualsiasi cosa abbia una scintilla di rivelazione". Così dice il professor John Keating (Robin Williams). Lui critica chi considera la poesia come applicazione di metrica e regole. La poesia è pura espressione dell'animo umano. Il poeta scrive perché è membro della razza umana. Adesso non ho sotto mano una poesia di Walt Whitman citata anche nel film. Ce l'ho di sopra e non ho voglia di andare a prendere il libro. La prossima volta la metto. È quella che dice "... il potente spettacolo continua ...", tanto per incuriosirti.

 
[ FM ]