ASSEMBLEA FONDATIVA
del Forum Ambientalista
movimento rosso-verde

Lettera di convocazione e programma della giornata



Roma, 2 Maggio  2002

Compagne e compagni, sorelle e fratelli,
il 7 Giugno si tiene l'assemblea di fondazione del Forum Ambientalista – movimento rossoverde, spazio pubblico di  partecipazione e di lotta.

La costituzione formale del Forum avviene  dopo quasi due anni di attività diffusa sul territorio su tematiche quali la salute dei lavoratori e dei cittadini, la difesa dell'acqua come bene pubblico, contro l'elettrosmog e per una politica alternativa dei rifiuti, contro gli inceneritori e l’alta velocità, per il risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili, per la difesa del suolo e una nuova politica del territorio che veda nell'agricoltura multifunzionale un presidio ambientalista.

Il Forum nasce in un intreccio di relazioni,  con i Social Forum e i comitati territoriali che si occupano di ambiente,  con Altragricoltura, con i Comitati per l'acqua, con Attac, con l’associazione Verdi Ambiente e Società, con il Cepes di Palermo, e con  Rifondazione Comunista. Abbiamo già fatto un buon lavoro  grazie alle nostre opzioni culturali rossoverdi e al conseguente coinvolgimento della intellettualità della sinistra ecologista italiana e straniera. E grazie anche al rapporto stretto con la rivista Capitalismo Natura Socialismo, attualmente veicolata dal quotidiano Liberazione. Com’è noto, CNS è la rivista
internazionale nata per impulso di James O'Connor, il teorico della strategia “Preservation First” e con il contributo determinante di Giorgio Nebbia, il teorico della “non neutralità delle merci” e di Joan Martinez Alier, lo studioso spagnolo autore – insieme all’indiano Ramachandra Guha -  della strategia  “Ecologismo dei poveri”.

La sfida che proponiamo è alta perché riguarda l'elaborazione di una pratica discorsiva di critica e trasformazione dell'economia capitalistica nell'epoca della globalizzazione.

La cultura dell’ambiente si fonda sulla realtà dello squilibrio fra i limiti fisici della nostra Terra e il continuo aumento del consumo delle sue risorse da parte dell’ uomo. Da ciò deriva la doppia esigenza di contenimento dei consumi stessi e della loro ripartizione fra tutti nel mondo con la maggiore possibile equità.

In particolare il punto di vista rossoverde si concentra sulla distruttività delle risorse naturali da parte del capitalismo globalizzato e la sua intrinseca incapacità ad affrontare le grandi crisi ambientali, frutto della ricerca del profitto e dell' allocazione delle risorse determinate dal mercato.

Il fallimento dell'Agenda 21 stabilita a Rio dieci anni fa, il rifiuto di Bush a siglare il compromesso di Kyoto sul clima, la scelta di perseverare nell'utilizzazione del petrolio e del carbone come fonti energetiche (scelta  imposta ormai con la guerra permanente), la privatizzazione dei servizi fondamentali (a cominciare dall'erogazione dell'acqua e dell'elettricità), la mercificazione delle risorse genetiche che continua la spoliazione del Sud del mondo iniziata con la dominazione coloniale e che oggi prosegue con le politiche della brevettabilità, l'inquinamento dell'aria e dell'acqua, la negazione dell'accesso alla terra e dunque al cibo, sono alcuni degli effetti propri della crescita capitalistica  globale e del neoliberismo.

Le politiche liberiste, che promettevano di risolvere tutti i problemi e di innovare l'intera società, si sono dimostrate "razionali" solo per i proprietari, per i ricchi; distruttive  per la stragrande maggioranza dell'umanità. Le élites dirigenti impongono la privatizzazione delle risorse e dei commons, e la estensione del mercato per scambiare come merci i beni pubblici universali e la vita stessa. Oltre la terra, l'acqua, le foreste, i semi, l'aria, i geni, tutto dovrebbe divenire oggetto di scambio supposto essere un regolatore razionale del grande ricambio organico tra società umana e natura.

Questo meccanismo è entrato in crisi, radicalmente, e in questa crisi si sviluppano i movimenti alternativi che attraversano il Sud e il Nord del mondo.

Il Forum ambientalista è parte di questa grande corrente di innovazione trasformatrice, con l’obiettivo di rafforzarne la componente anticapitalistica. È il capitale alla base delle grandi crisi ambientali e contro il capitale occorre indirizzare la lotta. Il capitale non è un'astrazione, è il modo di organizzare l'impresa e il mercato che occorre combattere, perché dalla crescita non discende né benessere umano né salvaguardia della natura.

Il 2° Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre  ha indicato con chiarezza che la discriminante ambientale del progetto di    alternativa è la democrazia del vivente. I punti di snodo di tale progetto sono infatti la lotta alla fame, lo sviluppo locale, la sovranità dei semi e dell’acqua, i commons, i beni e servizi collettivi, la valorizzazione delle differenze   culturali  e delle popolazioni native e indigene.

Il Forum ambientalista è già impegnato su questi temi, ad esempio con le iniziative di lotta  per la gestione solidale dell’acqua contro la privatizzazione dell’Acquedotto pugliese, e avvierà prossimamente una campagna contro la cultura dell’automobile, le grandi infrastrutture e la cementificazione. Cemento, asfalto e auto sono la triade, che dal secondo dopoguerra caratterizza il modello capitalistico italiano, che il governo Berlusconi ha rilanciato con la legge Lunardi e attraverso cui si salda l'alleanza con la Fiat e le grandi imprese di costruzioni. Da lì può passare, invece, una proposta di riassetto del territorio e delle città: no al cemento e all'asfalto, per una mobilità alternativa.

Di tutto questo vi invitiamo a  discutere il 7 Giugno, nella Sala della Protomoteca in Campidoglio a Roma.

Questo è il programma:

ore    9.30     -  Due brevi introduzioni di Roberto Musacchio e Franco Russo
ore  10.00     -  Tavola rotonda  “Gobalizzazione /sviluppo locale"
coordina: Giovanna RICOVERI - “Capitalismo, Natura, Socialismo”
               Vittorio AGNOLETTO  - Consiglio Internazionale                Forum Sociale Mondiale
               Marco BERSANI - Attac Italia
               Fausto BERTINOTTI - Partito della Rifondazione                Comunista
               Paolo CACCIARI - Assessore all’Ambiente di Venezia
               Serge LATOUCHE - Università di Parigi
               Ugo LEONE  - Università di Napoli
               Emilio MOLINARI  - Comitato Italiano  Contratto sull’                Acqua
               Giorgio NEBBIA - Università di Bari
ore 13.00   -  Pausa pranzo
ore 14.00   -  Dibattito. Sono tra gli altri previsti  interventi e comunicazioni di:
Fabio Amato, Riccardo Bocci, Nicola Cipolla, Gabriele Corona, Marinella Correggia, Gianni Fabbris, Enrico Falqui, Francesco Francisci, Fabrizio Giovenale, Aldo Iacomelli, Gianfranco Laccone, Simona Limentani, Laura Marchetti, Luigi Nieri, Ivan Verga, Stefano Zolea.
ore 17.00   -
Conclusioni e  costituzione formale dell’Associazione  “Forum ambientalista”

Fraterni saluti
Firmato:    Fabio Amato, Gabriele Corona, Marinella Correggia, Fabrizio Giovenale, Aldo Iacomelli, Roberto Musacchio, Giovanna Ricoveri, Franco Russo

 
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