(dall'articolo
di Massimo Gimmelli, "I
professionisti del volo acrobatico: settant'anni di storia",
in "Rivista Aeronautica", anno 76, n° 5/2000)
"Erede
della mitica 'Pattuglia Folle', la storica formazione acrobatica, la Pattuglia
Acrobatica Nazionale 'Frecce Tricolori' è
senz'altro l'espressione italica più spettacolare del volo.
Si vuole attribuire l'incipit del volo acrobatico di gruppo ad
un evento che risale al lontano novembre del 1929: i sergenti Citi e Brizzolari,
a bordo di due velivoli Fiat CR.20 del 1° Stormo Caccia, effettuarono
dei passaggi a bassa quota sull'aeroporto di Campoformido realizzando
una serie di looping a distanza allora proibitiva, praticamente ala contro
ala.
L'esigenza, manifestata dai due piloti, di acquisire sicurezza, padronanza,
sensibilità e coordinazione in qualunque assetto di volo per ricavare
dal velivolo le massime prestazioni nel combattimento aereo, fu recepita
dal loro comandante, il colonnello Rino Corso Fougier, che la rappresentò
alle superiori autorità riuscendo a convincere lo Stato Maggiore dell'Aeronautica
a designare le prime pattuglie acrobatiche.
Inizialmente furono individuate con cadenza annuale nell' ambito dei reparti
da caccia: alla pattuglia del 1° Stormo seguì, nel '36, la formazione
del 4° Stormo e poi quella del 6° e del 53° Stormo, che suscitarono
da subito ammirazione e apprezzamento in Italia e all'estero.
Dopo la 2^ Guerra Mondiale, in perfetta concordanza con la rinascita dell'Aeronautica
Militare, anche l'acrobazia collettiva riprese rapidamente quota.
Negli anni 50, l'Italia veniva quindi rappresentata nelle manifestazioni
nazionali e internazionali da compagini alate leggendarie, dai nomi carichi
di suggestioni: il 'Cavallino Rampante' della 4^ Aerobrigata equipaggiata
con De Havilland DH-100 'Vampire' (1950-1952); i 'Getti Tonanti' della
5^ Aerobrigata dotata di Republic F-84G 'Thunderjet' (1953-1955); le 'Tigri
Bianche' della 51^ Aerobrigata, con gli stessi velivoli (1955-1956); il
'Cavallino Rampante' della 4^ Aerobrigata con i North American F-86 E
'Sabre' (1956-57); i 'Diavoli Rossi' della 6^ Aerobrigata con i Republic
F-84 F 'Thunderstreak' (1957-59); i 'Lancieri Neri' della 2^ Aerobrigata
dotata di velivoli 'Sabre' (1958-59) e infine i 'Getti Tonanti' della
5^ Aerobrigata con gli F-84 F (1959-60).
Gli innumerevoli impegni della nostra formazione acrobatica avevano reso
sempre più oneroso il finanziamento dei costi di esercizio. Tanto più
che dal 1956, parallelamente alla 'pattuglia rappresentativa italiana',
designata annualmente per partecipare a tutte le manifestazioni, venivano
'scaldati i muscoli' di una 'pattuglia di riserva' destinata ad agire
come 'rappresentativa' per l'anno successivo.
Si rendeva perciò necessaria la costituzione di una pattuglia 'dedicata'.
Nel 1960 tornarono sulla ribalta come pattuglia di riserva i velivoli
'Sabre' del 'Cavallino Rampante' (la pattuglia rappresentativa era costituita
dagli F-84F dei 'Getti Tonanti') questa volta però senza colorazione speciale
(dal 1956 i sei velivoli F86E della pattuglia acrobatica della 4^ Aerobrigata
'vestivano' una livrea sgargiante rosso-arancio-azzurra).
Questa pattuglia formò il nucleo del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico
'Frecce Tricolori' che nel 1961 lo Stato Maggiore dell'Aeronautica costituì
con sede stabile sull'Aeroporto di Rivolto".
|