“Zio Vanja” nel riprodurre la vita quotidiana in tutta la sua complessità drammatica o comica, tragica o farsesca, è in realtà un dramma sulla ribellione al convenzionale vivere e sopravvivere, dove i personaggi costituiscono una consorteria di bislacchi, resi tali dalla banalità filistea, dalla “noiosa, stupida” vita della provincia, sonnolenta e ristagnante.

La grigia esistenza di Vanja e Sonja è tutta spesa nella devozione al professore Serebrjakov, che credono un genio. Ma la convivenza con lui distrugge queste illusioni. La rivelazione che l’illustre professore è solo un mediocre, sfacciatamente ingrato, non modificherà il destino di Sonja e Vanja, che riprenderanno la loro vita rassegnata e dimessa di sempre.