Paolo Tornitore

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Bufalina specie dal genere sottrasse dilatato benigna l'avventura, esposto, minacciato, pur spesso a nutrimento ancor d'ardita belva destinato. Amor ti privilegia d'umana specie analoga e diversa, d'impegno di quei geni, che simpatia si covano perenne per d'animale vita universale, ma "in primis et ante omnia", per te utile specie che or più conti. Perché consegue ancora il fine che più giova, per l'utile che rechi al vivere e al godere pur anche di chi ha cura e ti protegge, pel frutto in conclusione che tu doni del tuo squisito candido prodotto. Comodo che ti godi con scelta d'alimento che ti sazi e stanza a tua difesa da intemperie, ti rende privilegio

a guisa dell'umana progredita, che abbandona regime di foresta, esposto, a perizoma, al sole e alla tempesta. D'impegno ti dispenza e cura a cerca d'erba, d'affanno per mináccia, ché prole rischia il dente del leone e pure te cresciuta, in genere rimasta, la fame d'ogni fiera non risparmia. Ma certo l'ancestrale ti coglie di frequente: vaghezza ad estensione di spazi sterminati a calpestare e più veloci passi da sfidare ché fame pur minaccia per sfamarsi. In campo del diverso tu vivi parallela la sorte degli umani, che gustano progresso a fronte dei selvaggi da tempi disertati assai lontani.

Il titolo che è scritto a fronte della pubblicazione che ci riguarda e che accetta l'impostazione aristotelica sulla concezione di genere e specie, mi ha offerto lo spunto per avviare lo svolgimento dell'argomento in semplici versi, che seguono anch'essi le norme della metrica tradizionale.
Il genere è onnicomprensivo dei bufali, selvatici e domestici.
La specie comprende solo i differenziati a cura dell'intervento umano. E tanto per interessamento e scienza che vi spende chi a tali animali ha dedicato la propria ricerca ed attività.

Emerge sottinteso l'utile che tale impegno rende all'umana specie sul piano alimentare.
Si stabilisce inoltre un parallelo tra la specie umana, civile ed evoluta, con quella bufalina, che gode delle cure e degli apporti della scienza e dell'opera dell'uomo. Analogo è il rapporto tra il genere umano in generale e quello dei bufali, sia domestici che selvatici.
Infine si interpreta il gioco genetico, che provoca, negli uomini e sembra pure negli animali, il senso nostalgico del ricordo, anche quando la memoria del peggio si accende nelle condizioni ottimali di vita conseguita.

16-5-'95	L'Autore
	Paolo Tornitore

 

Biografia:

Paolo Tornitore, nato a Randazzo (CT) il 29/9/1910, laureato in Pedagogia e in Materie Letterarie a Messina, ha insegnato per complessivi anni 43 tra i licei classici "Tasso" e "De Sanctis" di Salerno. Attualmente in pensione, è poeta a tempo pieno.

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