Duomo
Fu eretto sui resti di un'antica chiesa angioina e dedicato al vescovo Lorenzo Majorano. Tre opere di notevole pregio artistico e risalenti al periodo medioevale sono conservate al suo interno e sono: una statua in legno raffigurante la Madonna col Bambino, l'icona della Madonna di Siponto e un crocifisso in legno.

San Domenico
Molto bello è il portale, con arco finemente decorato e due leoni a sostegno. Carlo II D'Angiò fece costruire lo spazio antistante.

Santuario di S. Maria di Siponto
È citato in un antico manoscritto del 1248-9, lo "Scadenzario di Federico II", con l'appellativo di "Ecclesia S. Mariae de Siponto". Fu costruita in vari periodi come si evince dalla chiesa superiore che differisce quella inferiore. Nel 1527 fu rovinata dalla caduta di una torre, situata sul lato dell'attuale sagrestia. Nel settecento fu collocata la campanella che si scorge in alto; si vede la testa di un'aquila (quella forse dell'ambone dell'antica cattedrale), e sul frontone, al centro, vi è lo stemma dell'arcivescovo Ginnasio (1586 - 1607). La chiesa è un piccolo gioiello d'arte romanico-pugliese. La sobrietà e la signorilità sono gli elementi caratteristici di questa chiesa. L'influsso moresco si nota negli archi e nei motivi ornamentali geometrici. Il portale si apre fra due leoni accovacciati, basi delle due colonne che reggono le mensolette per l'archivolto. Ai lati di esso si sviluppa una serie di archi ciechi, che un tempo giravano intorno all'intero tempio. Al centro di essi vi sono dei rombi ornamentali che ricordano la vicinanza tra il romanico pugliese e quello pisano. L'interno è costituito da un quadrato con quattro piloni nel centro ed illuminato prevalentemente dalle finestre della cupoletta. Su tre lati gli archi parietali rispecchiano le arcate esterne e solo su di un lato la parete, perfettamente liscia, mostra le riparazioni compiute prima della consacrazione della Chiesa, avvenuta nel 1675 da parte del Cardinale Arcivescovo Orsini. Si notano infatti le croci nei lati e la lapide con l'epigrafe. Qui si conserva una tela dell'artista napoletano Giuseppe Castellano rappresentante i quattro Santi Sipontini: Giustino, Felice, Florenzio e Giusto. In questo Santuario viene venerato un Tavolo della Madonna col Bambino, simile a tanti altri che si assegnano al secolo XIII. Fu restaurato nel 1927 a Roma e benedetto in Vaticano dal Papa Pio XI. Il Cardinale Roncalli, Patriarca di Venezia, fece una solenne incoronazione il 28 agosto 1955 a Manfredonia. Nel bellissimo dipinto su legno di cedro (m. 1,29 x 81) è rappresentata la Vergine Madre col capo chinato verso il Bambino. L'altare sul quale è collocata questa sacra Immagine è di stile barocco; di precedente stile gli altri due laterali. Sul tamburo di legno all'ingresso della Chiesa v'e ancora lo stemma papale di Benedetto XIII (Orsini).


Cripta S. Maria di Siponto

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