Da Masseria Pinciara alla Foresta Umbra
Questo itinerario comprende tutti gli aspetti del tipico paesaggio agro-silvo-pastorale mediterraneo. Si percorre in gran parte allo scoperto e offre per diversi tratti ampi panorami; sono molte le masserie che si incontrano lungo il tragitto. La sommità del Monte Sacro rende suggestivo il percorso. L'aspetto botanico è molto rilevante: si consideri la possibilità di rintracciare gran parte della flora erbacea garganica, con la presenza di numerose specie di orchidee (in questo tratto se ne contano oltre 45 su circa 60 dell'intero Gargano) e un bosco ceduo sul Monte Sacro che si raggiunge salendo dopo aver attraversato la tipica macchia mediterranea (rosmarino, lentisco, ginestra, corbezzolo e presenza di erica arborea). Raggiungendo la Foresta Umbra si incontra un' importante foresta di faggi. La faggeta di Umbra è di oltre 3000 ettari. Il faggio è una specie che in Italia vegeta dagli 800 a 1200 metri. La particolarità delle faggete del Gargano è data dal fatto che qui vegetano a quote più basse: le faggete demaniali di Umbra, Iacotenente e Sfilzi sono comprese tra 400 m (Vallone del Piconcello) e 830 m (Monte Iacotenente); la faggeta comunale di Monte Spigno tra 620 m (Vallone Sardello) e 980 m (Murge Lunghe); la faggeta di Ischitella, frazionata in tre nuclei, tra (270) 300 m (Vallone Grande) e 714 m (Coppa dei Tre Confini). Tali formazioni vegetali hanno interessato studiosi di ogni epoca, che le hanno definite "faggete depresse". Di questo itinerario è molto rilevante anche l'aspetto faunistico. Nell'area compresa tra Monte Sacro e Bosco di Iacotenente è segnalata la più alta concentrazione d'Italia di uccelli della famiglia dei silvidi che qui nidificano. In questo territorio è segnalata anche la presenza di animali rari come il capriolo, il gatto selvatico, il falco pellegrino, il gufo reale ed il biancone.


Daini della Foresta Umbra

Cartografia: Carta I.G.M.I. 1:25.000 - Foglio 157 III SO, Monte Sant'Angelo e Foglio 157 III NO, Foresta Umbra.
Carta I.G.M.I. 1:50.000 - Foglio 397, Manfredonia; Foglio 389, Mattinata; Foglio 385, Vieste; Foglio 384, Vico del Gargano.
Descrizione del percorso L'itinerario ha inizio sulla SS 528, all'altezza della Masseria Pinciara. Percorrendo la strada in direzione Foresta Umbra fino al km 37. Sulla destra, vicino ad una piccola cava, parte un sentiero che taglia la lunga ansa della strada e si costeggia fino al km 33. Si attraversano alcuni rimboschimenti tra pini neri, olmi e cipressi. Si incontrano cedui di leccio e nelle zone più fresche anche carpino nero e roverella, mentre in direzione Sud Sud-Ovest si trova l'orniello e l'erica arborea. Si prosegue per Masseria Rignanese. La Masseria Rignanese era una tappa di sosta durante la transumanza invernale. Rimanendo su carrareccia, dopo circa 10 minuti di cammino, si giunge


Laghetto Foresta Umbra

ad un bivio; qui bisogna svoltare a sinistra e subito si incontra un'altra masseria. Intorno si possono notare macchie di bosco con acero e roverella, molti rovi e felci. A sinistra si nota Coppa la Monaca ricoperta da un ceduo di querce. Verso Sud si scorge il profilo di Monte S. Angelo e la cresta di Madonna degli Angeli.
Guardando verso Monte Sacro si osserva una masseria in buono stato di conservazione. Si attraversano dei campi coltivati in un fondovalle con belle masserie. Si scorgono alcuni "pagliari", in particolare sotto le pendici del Monte Sacro, e un fitto reticolo di muretti a secco. Questi sono elementi che connotano fortemente questo paesaggio caratterizzato dalla pietra. La sommità del monte si raggiunge seguendo un sentiero indicato con segnaletica dell'AGESCI. Il sentiero aggira parte della pendice Sud-Ovest e poi risale abbastanza ripidamente fino all'altopiano carsico (vi sono dei segnali rossi su roccia, a volte poco visibili). Raggiunto l'altopiano di Monte Sacro, immersi tra i lecci, si possono osservare i resti dell'Abbazia della S.S. Trinità di Monte Sacro. È molto suggestivo vedere i ruderi compenetrati dalla vegetazione e ricoperti dall'edera . Nei dintorni si trovano alcune ampie doline, fenomeni carsici di superficie. La vista che si ha da quassù è splendida. Lo sguardo può spaziare dai monti al mare. Dalle rovine dell'Abbazia della S.S. Trinità di Monte Sacro si riparte in direzione Nord, seguendo per un breve tratto il sentiero precedente. Si prosegue lungo il crinale e si giunge in prossimità di un muretto a secco. Costeggiandolo si incontra il sentiero che conduce a Jazzo lo Stretto. Nella zona di S. Martino è possibile osservare alcune antiche masserie costruite secondo tipologie insolite rispetto ad altri luoghi del Gargano, come la vecchia Masseria Troiano. Da qui si prende a sinistra e si prosegue verso Nord, nella Piana di S. Martino. In prossimità della Piscina Signora si svolta a sinistra ed ancora a sinistra in zona lo Stretto. A Jazzo lo Stretto si costeggia l'abitato e si sale verso la Foresta Umbra. Tenendosi sulla strada principale si incontra il bivio per Caserma Murgia e Lago d'Otri. Si può scegliere di arrivare ad Umbra percorrendo i sentieri n. 14 e n. 15 del Corpo Forestale oppure, si prosegue fino a Torre Palermo.
Orchidee Sentieri

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