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"Una casa e quattro donne valsesiane"

documento n. 4 - Atto di compra-vendita del 2 novembre 1800

In nome della Repubblica Cisalpina(1)

Compra di Pietro Giuseppe Demarchi figlio separato, ed emancipato del vivente Costantino dal cittadino(2) Bartolomeo Gianoli fu Giuseppe, il primo nativo del luogo di Mollia, e residente in Camproso, ed il secondo di Campertogno per lire venti sei soldi tredici, e denari quattro di Piemonte dico L. 26.13.4. P.te

L'Anno nono Repubblicano lì undici Brumale (e mille ottocento li due del mese di Novembre vecchio stile) circa le ore due di Francia dopo mezzo giorno nel luogo d'Avigi di Campertogno, e nella casa, e sala dell'infranominato cittadino venditore Gianoli, avanti me Giuseppe Fribolo Notajo pubblico della Dughera delle Piode, ed alla presenza ivi delli cittadini Antonio Badarello fu Gioanni, nativo, e residente alle Quari di questa Parrochia di Campertogno, e Pietro Martino Viotti fu Giuseppe del luogo d'Alagna, e colà residente testimoni a me colle parti, cogniti, idonei, e sottoscritti.

Ad ogn'uno sia manifesto, che quivi, ed avanti cui sovra personalmente costituito il cittadino Bartolomeo Gianoli fu Giuseppe, nativo, e residente nel presente luogo, il quale liberamente e spontaneamente, ed in ogni miglior modo, via, e forma di ragione possibile per se, suoi eredi, e sucessori ha dato, venduto, ceduto, e rimesso, come in vigor del presente pubblico instromento da, vende, cede, e rimette a favore del Pietro Giuseppe Demarchi figlio separato, ed emancipato del vivente Costantino, nativo del Luogo di Mollia, e residente nel Cantone di Camproso di questa Parrochia, qui presente, stipulante, ed accettante altresì per se, e suoi

cioé

una pezza Pasquivio, situata sul territorio di questa communità di Campertogno, e denominata in Camproso coerenti a levante il comune, a mezzo giorno e ponente l'accompratore ed a notte Giuseppe Delponte, in mappa territoriale al numero quarant'otto, ed a corpo e non a misura, salve veriori coerenze, se vi fossero, le quali non potranno pregiudicare al presente, franco, libero, e sciolto quanto sovra da ogni peso d'ipoteca, servitù, canone, livello, e fidecomisso, e da ogni altro, salvo dalle tallie communitative imponende da detta presente communità con tutti li suoi accessi, e regressi soliti, e consueti, ed ogni cosa a quanto avanti spettante ed appartenente. Di quali ragioni spogliandosi detto Venditore, ne ha investito, ed investe il predetto accompratore colla piena clausola ad aver, tener, e posseder abdicativa, e translativa del dominio, e possesso, con promessa della debita, e legittima evizione, perpetua difesa, e manutenzione a pena de' danni, e spese.

Qual vendita il prenominato venditore ha fatta, e fa a favore di cui sovra, mediante la somma di lire venti e soldi tredici, e denari quattro Piemonte, quale somma è stata quivi dall'accompratore pagata al venditore mediante la paccazione, e remissione d'una scrittura d'obbligo, stata stipulata contemporaneamente al presente, e dal medesimo ritirata, e ritenuta alla presenza, e vista di me Notajo, e testimonj infrascritti.

Ciò istante dette parti mediante l'effettuazione di detta scrittura d'obbligo si sono quittate, e si quittano di quittanza finale in forma di ragione.

Tutto quanto sovra li prenominati contraenti hanno promesso e promettono l'intiera ed inviolabile osservanza sotto obbligo, e costituto possessorio de' loro rispettivi beni, presenti, e futuri in forma fiscale e camerale.

Del che richiesto io Notajo infrascritto, ne ho ricevuto il presente in piè del quale, precedente la debita pubblicazione si sono tutti sottoscritti, e per l'insinuazione e dritto di visita soldi otto, e denari quattro di Piemonte dovuti.

Sottoscritti all'originale minuta li contraenti e testimoni nel modo seguente cioè:

Bartolomeo Gianoli,
Pietro Giuseppe Demarchi
Pietro Martino Viotti - testimonio
Antonio Badarello - testimonio

La presente, scritta di mio carattere contiene fogli due in pagine tre, e mezza, e manualmente

Giuseppe Fribolo Notajo

(seguiva la nota di trascrizione)

***

1 - Si tratta del primo documento notarile, fra quelli esaminati, in cui compare la menzione "In nome della Repubblica Cisalpina". (ritorna al testo)

2 - L'avvento della Repubblica Cisalpina e delle terminologie derivate dalla Rivoluzione francese aveva imposto l'appellativo di "cittadino" anche a tutti gli abitanti della valle. (ritorna al testo)

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