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LA STORIA e I PERSONAGGI

Le cave di Cala Francese si affacciano sul mare e sono distribuite nella costa occidentale dell'isola di La Maddalena, esse sono state sfruttate per quanto in modo assai primitivo, a partire dal 1860 circa. Il granito di Cala Francese apprezzato per la bellezza e l'eccezionale resistenza è stato impiegato per la costruzione di numerose opere sparse nel mondo: tra tante ricordiamo il grandioso monumento ad Ismailia in Egitto e quello di Don Guzmao nella città di Santos in Brasile.

Da circa un secolo studiosi e  collezionisti hanno cercato, rinvenuto e studiato numerose specie mineralogiche, il risultato di tale lavoro è riassunto nel libro "i minerali dell'Arcipelago di La Maddalena" , pubblicato nel 1997 è la prima opera aggiornata e completa sulla mineralogia e la geologia dell'Arcipelago, per saperne di più esplorare la pagina bibliografia.

Ancora oggi nelle cave principali (cava della "discarica" e cava della "bandiera"), sono presenti i segni di un glorioso e tormentato passato, ciò che resta dei binari sui quali viaggiava verso la banchina d'imbarco il piccolo trenino carico di massi di granito, la preziosa roccia così descritta dal prof. Domenico Lovisato in uno scritto del 1913: "Di tutte le rocce granitoidi presenti in Sardegna, svariatissime per grana, per colorito, per compattezza, per durezza, per resistenza, per lavorabilità ed anche per bellezza, quella che eccelle fra tutte è senza dubbio la massa di Cala Francese".  Le antiche gru a verricello ed a vapore, arrugginite ed immobili testimoni del tempo passato che non ritornerà mai più. I fabbricati ora ristrutturati, nei quali alloggiavano gli operai (nel periodo di maggiore attività della cava lavoravano sino a 100 persone addette alle più svariate mansioni) ed il grande capannone dove venivano eseguiti i lavori di rifinitura e dove ora è custodito il vecchio trenino.

Non si può parlare di Cala Francese senza ricordare Giovanni Cesaraccio, l'unico vero naturalista maddalenino scomparso all'età di 41 anni, ha dedicato gran parte della sua vita alla ricerca, allo studio dei minerali, delle piante, degli insetti, degli uccelli, dei funghi e di tutto ciò che la natura offre, naturalista discreto, autore di numerose opere di carattere scientifico-divulgativo, un vero maestro, immortale per chi ha potuto apprezzare capacità associata ad una profonda conoscenza dell'ambiente naturale di tutto l'Arcipelago di La Maddalena.

Le ricerche mineralogiche che il naturalista ha effettuato soprattutto nelle cave di Cala Francese, hanno permesso di ampliare il numero di specie rinvenute, alcune di queste veramente rare come ad es. la julgoldite-(Fe+2 ), minerale del gruppo della pumpellyite, la bavenite e la kainosite-(Y).

Il granito di Cala Francese ha colore rosa-bianco, grana fine, compatta, omogenea e scevra di parti argillose, esso possiede una straordinaria durezza e resistenza, infatti grazie alle prove eseguite presso il politecnico di Zurigo, è stata calcolata in 2439 Kg/cm2 la resistenza media alla compressione utilizzando cubetti di 5 cm di lato. Questa particolarità ha messo in risalto le capacità di alcuni maestri scalpellini che hanno realizzato manualmente piccole ed incredibili  opere in granito come ad esempio cornici per ritratti, calamai decorati ed un libretto da messa con una rosa sulla copertina.

Ciò che resta oggi sono solamente piccoli tratti di binario, le gru ed il vecchio trenino custodito all'interno di un capannone, tutti irrimediabilmente danneggiati ed in un completo stato di abbandono. Si spera nel recupero del materiale e della memoria storica delle cave con l'istituzione del Parco Geominerario della Sardegna, nel quale sono state inserite le cave di Cala Francese.

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I MINERALI DI CALA FRANCESE

actinolite "cabasite" ferrorneblenda lepidolite rutilo
albite calcite fluorapatite magnetite scheelite
allanite-(Ce) calcopirite fluorite malachite sciorlite
almandino caolinite galena microclino scolecite
anatasio cassiterite goethite molibdenite sfalerite
arsenopirite clinozoisite grafite montmorillonite stellerite?
augite clinocloro hellandite muscovite stibiconite ?
babingtonite "clorite" "heulandite" oligoclasio "stilbite"
barrerite ? cosalite hingganite-(Y) opale titanite
bavenite diopside ilmenite ortoclasio uraninite
berillo dravite jamesonite ? pirite uranofane
bertrandite ematite julgoldite-Fe2+) powellite zinkenite ?
biotite epidoto kainosite-(Y) prehnite zircone
bismoclite fayalite kamphaugite-(Y) "pumpellyite"
bismutinite ferroaxinite laumontite quarzo

Bibliografia essenziale:

Cesaraccio G. (1983) - Su alcuni minerali presenti nelle druse pegmatitiche del granito di Cala Francese a La Maddalena. Not. di Min. e Paleont., 36, Riccione.

Gamboni A., Gamboni T. (1994) - I minerali di Cala Francese isola di La Maddalena.Riv. Min. It., 4, Milano.

Gamboni A., Gamboni T., Nonnis O. (1997) - I minerali dell'arcipelago di La Maddalena. Paolo Sorba Ed., La Maddalena.

Gamboni A. - Gamboni T.  (2000) - Cala Francese, Sardinien: Mineralien aus den Granitsteinbrüchen auf der Insel La Maddalena (Sassari) - Lapis - Christian Weise Verlag, München (12/00 pp. 33-37)

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