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Istruzioni per calcolo I.C.I.


Il modulo che ti proponiamo, si comporta come un foglio elettronico, quindi per scorrere verso l'alto o il basso utilizza le frecce della tastiera; a volte sarà necessario utilizzare anche la barra di scorrimento verticale del tuo browesr tramite il mouse. Il modulo attuale è impostato solo per il calcolo dei fabbricati destinati ad abitazione; a breve saranno disponibili anche quelli per i terreni, aree fabbricabili, negozi ecc..

E' impostato principalmente per il calcolo relativo a soggetti che posseggono un' unica abitazione, tuttavia con qualche passaggio in più, può essere utilizzato anche nel caso si posseggano più fabbricati; in fondo alla pagina trovi alcuni suggerimenti a riguardo

Il suo utilizzo è facile ed intuitivo. Si presta comunque solo per i casi più semplici che però sono anche quelli più numerosi.

Invitiamo cortesemente quanti utilizzassero il modulo e riscontrassero degli errori o volessero segnalarci dei suggerimenti scriverci all'indirizzo giuseppecadde@tiscali.it.

Vediamo ora come inserire i dati. Le celle all'interno delle quali andranno digitati i valori sono 4 e più precisamente si distinguono per lo sfondo di colore giallo; alla fine di ogni spiegazione troverai anche chiarimenti specifici per l'utilizzo del modulo evidenziati in neretto. I dati da inserire saranno:

1) Rendita catastale non rivalutata
2) Aliquota i.c.i. applicata dal tuo comune
3) mesi di possesso del fabbricato
4) valore detrazione prima casa.

Vediamo ora uno per uno cosa significano i termini appena descritti.

1) Rendita catastale non rivalutata

Premettiamo che il calcolo dell'i.c.i. può essere eseguito o sul valore catastale definitivo (rendita catastale definitiva, rivalutata del 5% e moltiplicata per 100) , quindi accertato dal catasto oppure quando non si conosce la rendita definitiva nel caso ad esempio che il fabbricato sia stato denunciato in catasto da poco tempo si può utilizzare un valore presunto. E' consigliabile comunque per sapere se il fabbricato gode già di una rendita definitiva, recarsi in catasto e richiedere una visura catastale.

Ti informiamo che il nostro studio compie tali ricerche catastali in un tutto il territorio italiano. Puoi richiedere le tue visure compilando un modulo in linea, presente su questo sito. Il servizio che ti permette di ricevere le visure direttamente a casa tua è denominato visur-net; se vuoi saperne di più fai clic col mouse qui sopra.

caso n° 1 (rendita catastale definitiva conosciuta)

La rendita catastale è quella che trovi nella visura catastale. Se la tua casa è stata denunciata al catasto urbano, puoi recarti presso il Catasto (o Agenzia del territorio) della tua Provincia e verificare se la stessa è stata già classata, ossia se gli è stata attribuita la rendita catastale definitiva richiedendo una visura catastale . Per richiedere tale documento devi essere in possesso degli estremi catastali (foglio e mappale). All'interno del modulo dovrai digitare pertanto il valore della rendita che sarà presente in visura. Il programma calcolerà automaticamente la rivalutazione della rendita del 5% come previsto per legge.

caso n° 2 (rendita catastale definitiva non conosciuta)

Nel caso che il fabbricato in tuo possesso non sia stato ancora censito al catasto o comunque non risulta nessuna rendita definitiva significa che: o il fabbricato non è stato accatastato e quindi bisognerà provedervi di conseguenza, oppure lo è da poco e gli uffici non hanno provveduto a stabilire una rendita definitiva. Nel caso che il fabbricato sia stato accatastao di recente e non possieda ancora la rendita consigliamo di prendere contatti col personale del catasto e chiedere che venga applicata la rendita definitiva. Il nostro studio di geometri si propone anche per questo; naturalmente avendo sede in Sardegna ci proponiamo solamente nell'ambito della nostra regione. Se vuoi visitare le pagine dedicate allo studio fai clic qui sopra.

Nel caso che comunque o per un motivo o per l'altro non si riesca ad avare tale rendita, per il calcolo i.c.i. bisognerà applicare il cosiddetto valore presunto. Valore presunto significa che sarete voi o chi per voi (es: un geometra esperto di catasto e stime) a dare un valore al vostro fabbricato. Consigliamo di rivolgersi ad un tecnico esperto in stime dei fabbricati in quanto un valore presunto, o troppo basso o troppo alto potrebbe causarvi in seguito alcuni inconvenienti. Ci sembra inutile dire che il nostro studio svolge anhe tali pratiche.

Infatti l'applicazione di un valore presunto troppo alto avrebbe come conseguenza un esborso da parte tua troppo elevato rispetto al valore catastale reale. Tuttavia se pur dovesse accadere questo sarà sempre possibile in seguito (dopo che conoscerai la rendita definitiva) chiedere il rimborso presso il tuo comune.

L'altro caso che può presentare delle insidie maggiori è quello di applicare un valore presunto troppo basso. Infatti una volta che il comune sarà in possesso della rendita definitiva e farà gli opportuni accertamente potrebbe chiedervi di pagare la differenza sull'importo già versato. Quando la cifra pagata si discosta troppo da quella che si sarebbe dovuta pagare applicando la rendita definitiva si può anche verificare che il comune applichi ulteriori sanzioni (more, interessi aggiuntivi ecc.).

Per utilizzare il modulo nel caso di rendita presunta dovrai prima di iniziare il calcolo vero e proprio stabilire la rendita presunta da inserire poi nel campo n° 1 del modulo. La parte del modulo destinata a questa operazione è di colore celeste. Una volta che hai stabilito il valore presunto (vedi sopra caso n° 2) per il tuo fabbricato, inserisci tale valore nella cella relativa a: VALORE PRESUNTO IMMOBILE. Conferma il dato e automaticamente nella cella inferiore comparirà la rendita presunta. Inserisci questo valore nella cella n° 1 del modulo.

es: valore presunto L. 100.000.000 rendita presunta da inserire nel modulo L. 982.380

garage di pertinenza

Viene considerato garage di pertinenza dell'abitazione principale quell'unità immobiliare classificata nella categoria catastale C/6, al servizio dell'abitazione principale e utilizzata esclusivamente come autorimessa o garage (solo quindi per il ricovero di autovetture);

Nel caso che nella tua abitazione sia presente anche un garage di pertinenza nel campo relativo alla rendita catastale dovrai inserire la sommatoria delle due rendite abitazione + garage.

es: rendita abitazione L. 1.000.000 - rendita garage L. 180.000 - rendita da inserire nel modulo: L. 1.180.000. Questo vale solamente nel caso che, sia l'abitazione e sia il garage scontino la stessa aliquota. Potrebbe infatti succedere a seconda dei regolamenti comunali che all'abitazione principale venga applicata un'aliquota ed al garage di pertinenza un'altra. Informati sempre, prima di effettuare calcoli, presso l'ufficio tributi del tuo comune.

2) Aliquota i.c.i. applicata dal tuo comune

L'aliquota è il valore che va moltiplicato al valore del fabbricato, reale o presunto che sia; può variare in genere a seconda dei comuni dal 4 al 7 per mille; pertanto per compilare il modulo dovrai conoscere tale valore che sicuramente saparanno dirti all'ufficio tributi del tuo comune. Va inserito solo un numero senza percentuale, ad esempio se l'aliquota applicata dal tuo comune è del 4,5 per mille, dovrai inserire solo il numero 4,5. Per impostazione automatica nel modulo è presente il valore 4,5.

3) Mesi di possesso del fabbricato

L'i.c.i. si paga per periodo effettivo di possesso del fabbricato. Se ad esempio hai acquistato il tuo fabbricato il 10 Maggio, pagherai l'imposta per un periodo relativo ad otto mesi. Va fata una precisazione per quanto riguarda il giorno, nel senso che le frazioni del mese vanno calcolate su 15 giorni. Ad esempio se hai acquistato il fabbricato nel periodo che va dal 1 al 15 del mese si conteggia il mese per intero, se invece l'acquisto è avvenuto il 20 del mese, non va conteggiato. Per essere più chiari facciamo un esempio pratico.

fabbricato acquistato il 10 Marzo: periodo di possesso 10 mesi
fabbricato acquistato il 20 Marzo: periodo di possesso 9 mesi

Queste precisazioni valgono chiaramente per chi non gode del possesso del fabbricato tutto l'anno; coloro che ne sono in possesso da diversi anni dovranno digitare nel modulo il n° dei mesi presenti nell'arco di tutto l'anno, ossia 12.

4) Valore detrazione prima casa

Per la prima casa vi è da applicare sempre una detrazione sull'importo totale ottenuto di L. 200.000: In alcuni casi particolari quali uno stato di disagio particolare del contribuente, oppure per fabbricati con un certo pregio storico ed artistico la detrazione può essere elevata fino ad un massimo di L. 500.000. E' sempre opportuno quindi informarsi preventivamente all'ufficio tributi del tuo comune.

5) Nel caso si posseggano più abitazioni

Nel bollettino ici bisogna indicare sia l'importo relativo alla prima abitazione e sia quello relativo agli altri fabbricati, pertanto bisogna distinguere anche nel calcolo le due cifre. Quindi per utilizzare il modulo consigliamo di effettuare due passaggi di seguito spiegati.

1) calcolo i.c.i. per prima abitazione

Inserire la rendita catastale dell'abitazione principale nonché tutti gli altri dati necessari e annotare l'importo calcolato.

2) calcolo i.c.i. per altri fabbricati

Se possiedi un solo fabbricato oltre quello principale inserisci la rendita di quest'ultimo e tutti gli altri dati necessari; chiaramente non andrà inserito nessun valore per quanto riguarda la detrazione principale (già inserito nel primo passaggio); se invece possiedi più fabbricati rispetto a quello principale puoi fare la sommatoria di tutte le rendite e inserire il valore così ottenuto.

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Ultimo aggiornamento: Martedì Febbraio 5, 2002 15:20