COME ATTIRARE L’ATTENZIONE DELL’OSSERVATORE

 

Il contrasto di linee.

 

Inquadrando l’immagine è importante servirsi di tutto ciò che può dirigere l’attenzione sul centro d’interesse e, per quanto sia possibile, trattenervela.

L’occhio per sua natura, è attratto dai contrasti di linee o di valori, quindi occorrerà sforzarsi di porre questi elementi di contrasto nel punto essenziale dell’immagine, dove si trova il centro d’interesse.

Un effetto di contrasto molto efficace si ottiene quando si oppone a molte linee simili una linea semplice di forma nettamente differente.

 

Un effetto di contrasto molto efficace si ottiene opponendo a molte linee simili una linea semplice di forma totalmente diversa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I soggetti spesso possono essere inscritti in volumi semplici, di cui occorre ricercare i contrasti di ritmo.


 

 

 

 

 

 

L’equilibrio interno di una fotografia

 

Una buona composizione deve consentire all’occhio di percorrere, di elemento in elemento, le linee di forza che lo condurranno in primo luogo sul

 

soggetto principale; essa consente in seguito all’occhio di scoprire gli altri elementi che costituiscono l’immagine.

 

                              

 

 

                                            ?

 

 

 

 

 L’occhio deve penetrare nell’immagine ed essere  poi indotto a soffermarsi sul centro di interesse di questa.

 

  

Chi esamina un’immagine parte dal basso e va verso l’alto, generalmente l’occhio scorre da sinistra verso destra, ciò soprattutto quando nella composizione ci sono i colori.

Si osservi nello schema successivo come è più facile seguire la composizione di sinistra, che quella di destra. infatti nella prima l’occhio viene condotto fino alla linea dell’orizzonte, dove si ferma, mentre nella seconda, uguale alla prima ma speculare l’effetto è del tutto diverso e l’occhio incontra maggiore difficoltà.

 

   

L’occhio, abituato a leggere da sinistra a destra, segue più facilmente lacomposizione di sinistra che non quella di destra.

 

 La composizione asimmetrica

 Il principio basilare di una composizione asimmetrica e tuttavia ordinata è questo:

bisogna dividere la superficie dell’immagine in tre parti, orizzontalmente e verticalmente, in questo modo l’immagine risulta necessariamente divisa in modo asimmetrico.

            

E’ bene evitare la composizione simmetrica di sinistra, adottando invece la composizione asimmetrica di destra, ottenuta dividendo l’immagine in terzi.

 

Linee forti e punti forti dell’immagine.

Le due linee verticali e le due orizzontali tracciate per dividere l’immagine in terzi sono chiamate linee forti; le intersezioni tra loro (ve ne sono quattro) sono chiamate punti forti.

I punti forti sono i punti più importanti dell’immagine, gli oggetti posti in questi punti o vicino ad essi sono quelli che attirano maggiormente l’attenzione.

 

   

 

  

     

   

  

 

 

Punti forti dell’immagine e varie possibilità di utilizzazione.

   

  

  

  

  

  

  

  

  

 Per rompere la monotonia della composizione simmetrica generata dal punto forte posto al centro (disegno di sinistra) occorre introdurre un elemento nuovo su un altro punto forte (disegno di destra).

 

 

Il punto di fuga

 

La prospettiva, com’è noto, fa convergere tutte le linee orizzontali parallele verso un punto chiamato punto di fuga.

In linea di principio il punto di fuga dovrebbe essere posto al centro dell’immagine ma tale disposizione non presenta alcun valore estetico. Conviene invece porre sempre il punto di fuga in uno dei punti forti dell’immagine (vedi schema successivo), così ci sarà sempre una parte dell’immagine senz’altro particolarmente avvantaggiata ed una parte senz’altro sfavorita trovandosi quest’ultima diagonalmente opposta alla prima.

 

      

 

 

 

 

 

E’ bene evitare di porre il punto di fuga al centro. Occorre invece farlo coincidere con un punto forte dell’immagine. 

 

 

 

  

  

  

 

 

 

 

 

Utilizzazione dei punti forti per collocare il punto di fuga.

    

  

Alcuni esempi di composizione:

·        a) composizione simmetrica e quindi equilibrata ma noiosa

·        b) composizione asimmetrica non equilibrata poichè tutto l’interesse converge sulla parte destra dell’immagine

·        c) composizione asimmetrica equilibrata (asimmetria con due punti forti in diagonale)

·          

 

                                  

  

  

                                   a)

  

  

  

  

  

  

                                   b)

  

  

  

  

  

                                   c)

  

  

  

 

 

Riassumendo possiamo dire che:

 

·        La composizione si basa su giochi di linee il cui tracciato influisce, più o meno inconsciamente, sullo stato d’animo; 

·        Le linee devono servire per l’architettura, apparente o no, delle immagini, sia con il gioco dei contrasti, sia come filo conduttore ;

·        La divisione della superficie del formato può essere simmetrica o asimmetrica; 

·        La composizione asimmetrica ha maggiore possibilità d’attrarre l’attenzione dello spettatore; 

·        Il centro d’interesse dell’immagine deve essere posto su un punto forte dell’immagine stessa 

·        La semplicità è un fattore estetico, contrasto di linee non vuol dire confusione; 

·        La composizione non è lo scopo finale della fotografia: essa non è che la struttura e non deve essere utilizzata che per dare una base ad un messaggio o ad una testimonianza.