EQUILIBRIO ED ASIMMETRIA

 

In precedenza, abbiamo parlato dei giochi di linee, di superfici, di volumi ed abbiamo visto come la composizione propriamente detta consista nell’organizzare questi elementi in modo da ottenere un determinato equilibrio, un certo ritmo che ha origine dal rapporto delle linee e delle superfici.

studieremo, ora, come ottenere in fotografia quel ritmo che non soltanto appaga l’occhio e gli offre un elemento di interesse, ma anche lo soddisfa nello spirito.

Come si ottiene questo ritmo? con un gioco di equilibrio.

Si considera che ciascun elemento costituente l’immagine abbia un determinato valore, un certo peso che fa pendere la bilancia.

Si stabilisce l’importanza di un elemento d ella composizione in rapporto ad un altro accordandogli un determinato peso; il peso dell’elemento stesso si valuta in funzione della sua massa, della superficie dello spazio che esso occupa in relazione al formato dell’immagine.

Così, per esempio, uno stabile di sei piani posto all’infinito apparirà piccolo, mentre il carretto dell’erbivendolo in primo piano apparirà voluminoso poichè è molto vicino all’obiettivo: la carretta dell’erbivendolo sarà, quindi, più importante della casa di sei piani.

Un oggetto piccolo posto vicino all’obiettivo risulta più pesante, sulla bilancia della composizione, di un oggetto grande ma distante. In una bilancia, una massa notevole può venire equilibrata da una più piccola, se l’elemento più pesante è vicino al fulcro.

Un mezzo pratico per applicare questo principio ed ottenere un determinato equilibrio, in una fotografia, è di è porre il centro di interesse su uno dei punti forti e di ottenere l’equilibrio ponendo un motivo secondario per creare un’opposizione, di preferenza su un altro punto forte.

 

Il motivo secondario del boschetto, con la barca, basta con la sua presenza ad equilibrare la grande massa dell’albero in primo piano.

 

Il castello situato in secondo piano e lontano dall’asse verticale della fotografia, equilibra perfettamente la grande massa del primo piano.

 

Una superficie vasta, quando è posta vicino all’asse verticale della fotografia, può equilibrare una piccola superficie posta più lontana dall’asse.

 

La casupola in distanza è equilibrata dalla grande massa degli alberi in primo piano.

 

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