Sfruttare tutto il formato dell’immagine spesso rappresenta una difficoltà per una buona composizione; sono numerose le fotografie che hanno il difetto di avere attorno al soggetto principale un campo troppo grande.

Questo difetto diventa particolarmente gravequando il primo piano non presenta interesse.

Basta citare, ad esempio, il caso classico di molte fotografie di dilettanti in cui una persona occupa la decima parte della superficie dell’immagine e i restanti nove decimi servono unicamente a riempire il formato.

Se capitasse di non riuscire a riempire il formato dell’immagine con il soggetto prescelto (perchè non è possibile avvicinarsi sufficientemente ad esso o perchè non si possiede un obiettivo di focale sufficientemente grande), rimarrà sempre la possibilità di migliorare la composizione studiando una nuova inquadratura al momento della stampa per ingrandimento o, se il formato della fotografia lo consente, tagliando le parti inutili della fotografia stessa.

Il punto di ripresa, come abbiamo già accennato, ha un ruolo importantissimo nella composizione; le linee convergono in modo diverso a seconda della posizione del punto di ripresa.

Qualunque sia il soggetto, c’è sempre un punto di ripresa che è migliore degli altri.

molto spesso, ciò che distingue un bravo fotografo da uno che lo è meno, è che il primo si preoccupa di determinare la migliore posizione possibile per il suo apparecchio, mentre il secondo effettua lo scatto senza porsi il problema.

Un punto di ripresa basso restringe i piani, dà l’impressione che gli oggetti si accavallino, abbassa la linea dell’orizzonte ed accentua l’altezza degli oggetti.

Un punto di ripresa alto permette di distribuire su piani diversi gli oggetti situati sullo stesso piano orizzontale; diminuisce l’altezza degli oggetti e rialza la linea dell’orizzonte.