La giurisprudenza favorevole all'utente

Sappiamo benissimo quanto sia difficile per il comune cittadino fronteggiare lo strapotere di Telecom Italia in un tribunale. Leggi e regolamenti cavillosi, quando non addirittura apertamente vessatori nei confronti dell'utente, lo pongono in una posizione di obiettiva imparità.

Soprattutto per l'impossibilita' di fornire prove certe al giudice. L'abbonato non ha alcun controllo sulla linea telefonica, non ha una seria documentazione del traffico, non puo' verificare in alcun modo la correttezza degli addebiti. In queste condizioni affrontare una causa legale si rivela un'impresa temeraria.

Senza contare che mettersi contro gli "avvocati-dobermann" di Telecom Italia, assoldati per escogitare tutti gli ostacoli e cavilli possibili per trascinare una causa per anni e anni, significa essere veramente dei coraggiosi, se non addirittura degli incoscienti. Tuttavia questi coraggiosi esistono, come esitono altrettanti giudici coraggiosi che hanno dato torto al potentissimo gestore telefonico monopolista.

Ecco alcune sentenze favorevoli all'utente, in cui si ribadisce che il principio dell'onere della prova spetta a chi pretende dei pagamenti, e non il contrario.

Deve essere quindi Telecom Italia a dimostrare l'esattezza degli addebiti.


freccia.gif (913 byte) Sentenza del Giudice di pace di Ancona del 24 giugno 1996
freccia.gif (913 byte) Sentenza del Pretore di Roma del 20 agosto 1996
freccia.gif (913 byte) Sentenza del Giudice di pace di Sassari del 17 luglio 1998
freccia.gif (913 byte) Sentenza del Giudice di Pace di Camposampiero del 24 agosto 1998
freccia.gif (913 byte) Sentenza del Giudice di pace di Gualdo Tadino del 13 gennaio 1999


Un interessante articolo di Sergio Palmieri sul diritto di difesa dell'utente pubblicato sul Corriere Giuridico n. 10/1997
Diritto di difesa e tutela dell'utente dei servizi di pubblica utilita': un'equazione ancora irrealizzata