Richiedi subito la documentazione, fai valere i tuoi diritti!

Come abbiamo avuto modo di spiegare, allo stato attuale l'utente italiano, per far valere i propri diritti, puo' fare solo una cosa: rompere i coglioni.

Principalmente scrivendo ai giornali (quelli non gia' completamente svenduti al gestore monopolista grazie a favolosi contratti pubblicitari), e a tutti quei programmi radio o tv in cui si puo' far in qualche modo sentire la propria voce di cittadini incazzati. La cosa peggiore che si puo' fare infatti e' stare zitti, farsi vincere dalla rassegnazione che "tanto e' tutto inutile". Reazione quindi innanzitutto.

La seconda cosa che si puo' fare, subito e con impegno relativamente modesto, e' scrivere a tutti gli uffici o enti di controllo che sono preposti a far rispettare le leggi in materia. Quindi le varie Authorities (Garante della Privacy, Garante delle Comunicazioni, Antitrust ecc.) e soprattutto gli Ispettorati locali del Ministero delle Comunicazioni, con sedi locali in tutte le regioni.

Ci si puņ rivolgere anche al Difensore Civico della propria citta'. L'indirizzo lo si trova sull'elenco telefonico, oppure telefonando in Comune o in Provincia. Il Difensore Civico puo' contestare direttamente a Telecom la violazione del D.L. 171/98 e fare anche una segnalazione alla Commissione Europea.

Scrivere anche alle Associazioni consumatori, escludendo *rigorosamente* quelle riportate nell'avantielenco, che in base ad un accordo con Telecom stessa appaiono, proprio per questo, ben poco aggressive. Quasi sempre infatti si propone all'utente la via della "conciliazione", ovvero la rateazione del pagamento dell'eventuale mega-bolletta, soluzione assai gradita a Telecom come cassa di contenimento delle proteste ma *assolutamente inaccettabile* per l'utente, specialmente se la mega bolletta e' dovuta ad addebiti errati o impropri (vedi i casi tristementre famosi di "bollette gonfiate").

Ogni qual volta si ritiene d'aver subito un abuso, o i conti in bolletta non tornano, scrivere immediatamente, sempre con raccomandata con ricevuta di ritorno, direttamente alla propria sede regionale del Ministero e, per conoscenza, alla propria filiale Telecom.

La segnalazione al Ministero (piu' precisamente all'Ispettorato Circoscrizionale) e' infinitamente piu' importante che non quella fatta direttamente a Telecom, che di solito oppone all'utente la solita dichiarazione di "tutto regolare". Il Ministero infatti e' l'ente preposto al controllo dei gestori telefonici. Le segnalazioni devono esser brevi, precise e, possibilmente, documentate (allegare corrispondenza con telecom, bollette, ecc).


Come fare per richiedere la documentazione integrale

Se anche tu vuoi aderire alla nostra iniziativa e, insieme a noi, rompere le scatole per ottenere la documentazione integrale del traffico, puoi fare la richiesta a Telecom e al Ministero. Ovviamente te la negheranno per svariate ragioni, principalmente per via delle leggi vigenti, privacy eccetera. Le risposte tuttavia (sopratutto quelle del Ministero) serviranno quale *documentazione* da allegare al ricorso alla Commissione Europea.

E' necessario spedire due distinte raccomandate con ricevuta di ritorno.

1) lettera a Telecom Italia
2) lettera al locale Ispettorato del Ministero

Qui puoi utilizzare i nostri moduli

Importante: le risposte, soprattutto quelle del Ministero, serviranno quale documentazione da allegare al Ricorso Europeo, perche' in tal caso esprimeranno la posizione ufficiale dello Stato Italiano, che a nostro parere e' colpevole di una distorta applicazione della direttiva Europea. Fateci dunque avere delle copie! Grazie!

Copie delle risposte di Telecom e Ministero vanno inviate a:

Alessandro Ghezzer
via S. Pio X° 16

Trento 38100