Contesta superbolletta: il giudice condanna Telecom inadempiente
Il tribunale accoglie il ricorso. E' il primo caso nel Veneto
L'intervista al protagonista della vicenda Marizio Motta
Il testo della sentenza

Internet 11 novembre 2000

Gli articoli sono apparsi sul Mattino di Padova di Giovedi' 9 novembre 2000, a pag.17. E' apparso un articolo anche su "LA STAMPA" nella stessa data. Si tratta di un iscritto alla ns. associazione (Movimento vittime Sip-Telecom n.d.r), che ha voluto tentare la via giudiziaria dopo il sopruso del taglio della linea.
La sentenza e' stata depositata in cancelleria, il 31-10-2000. Ma Telecom non ha ancora ripristinato la linea. Alla richiesta dei Tabulati completi dei periodi contestati, dapprima Telecom ha affermato di "averli persi", poi, dopo insistenza, ha detto che "ci vuole tempo per cercarli"!!!!!

Da "Il Mattino" di Padova
Giovedi' 9 novembre 2000

Importi "salati" L'abbonato non paga e gli tagliano il telefono Ma il giudice decide il ripristino della linea di Ernesto De Franceschi. La Telecom invia ad un utente padovano bollette con importi nettamente superiori alla media. Lui si rifiuta di pagare la quota in eccesso, sostenendo di non avere mai effettuato quelle chiamate dall'apparecchio di casa.

La Telecom risponde con la sospensione del servizio. Lui si rivolge al giudice, che gli da' ragione e costringe l'azienda a riattivare la linea. Una volta tanto un singolo utente si e' tolto la soddisfazione di sconfiggere il colosso Telecom. E' il primo caso nel Veneto.

Uno dei primi in Italia. Un'ordinanza destinata ad aprire un varco verso una maggiore trasparenza e correttezza nei riguardi del cittadino. E' successo al tribunale di Padova, dove il giudice Carla Zanellato ha accolto senza indugi il ricorso d'urgenza presentato dall'abbonato Maurizio Motta, residente in centro storico. Nell'aprile scorso il signor Motta, responsabile di una casa editrice, si era visto disporre dalla Telecom la sospensione del servizio telefonico. Per quale motivo?

La vicenda ha inizio due anni fa quando all'abbonato, titolare di un'utenza domestica, fu recapitata, senza motivi apparenti, una bolletta telefonica con un importo nettamente superiore all'abituale consumo della propria utenza. Rispetto alle abituali 400 mila lire di media, la bolletta in questione riportava una cifra piu' che raddoppiata: 810 mila lire. Assurdo. Cosa fare?

Considerato l'abnorme traffico telefonico addebitato, il signor Motta contesto' immediatamente la cifra, pagando soltanto l'importo normalmente fatturato. L'utente si riservo', inoltre, di pagare il residuo non appena in possesso della documentazione giustificativa di quanto richiesto.

Per tutta risposta, la Telecom fatturo' nei successivi due bimestri importi ancor piu' considerevoli (1.030.000 lire e 1.364.000 lire), non fornendo al signor Motta la documentazione relativa al traffico telefonico in bolletta, come previsto dall'articolo 32 del Decreto Ministeriale 197 datato '97.

La Telecom si e' sempre limitata ad offrire i tabulati con le ultime tre cifre del numero telefonico chiamato oscurate. Le successive lettere di contestazione e di lamentela dell'abbonato non sortirono alcun effetto concreto.

Anzi, la societa', pur senza fornire prova che l'addebito del consumo corrispondeva a chiamate realmente effettuate, nell'aprile scorso dispose la sospensione del servizio. Il signor Motta e' stato ritenuto inadempiente per il mancato pagamento delle bollette, e cosi' dalla scorsa primavera ha dovuto forzatamente rinunciare all'utilizzo del telefono di casa.

Gli estremi tentativi dell'utente per cercare una soluzione in via amichevole si sono infranti contro il muro di silenzio di Telecom. Per ottenere la riattivazione del servizio e la giustificazione degli importi addebitati il signor Motta ha allora deciso di rivolgersi allo studio legale Giordano. Con ricorso d'urgenza, in base all'articolo 700 del codice di procedura civile, il giudice Zanellato ha accolto l'esposto.

Adesso la Telecom sara' costretta a seguire alla lettera quanto imposto nell'ordinanza del tribunale: in primo luogo dovra' ripristinare il servizio telefonico relativo all'utenza. In sostanza, il giudice ha ritenuto fondate le richieste dell'abbonato, considerando legittima la richiesta di ottenere dalla Telecom i tabulati con i numeri telefonici interi e, allo stesso tempo, non legittimo il blocco totale del servizio.

Ora Maurizio Motta avra' trenta giorni di tempo per dare inizio al giudizio di merito: l'abbonato e' deciso a richiedere il non pagamento dell'eccedenza richiesta dalla Telecom e l'eventuale risarcimento danni.


Maurizio Motta racconta la sua solitaria battaglia
La decisione di adire le vie legali: "Quelle bollette gonfiate da chiamate mai fatte"
di Ernesto de Franceschi, "Il Mattino" di Padova, Giovedi' 9 novembre 2000, pag.17.

Signor Motta, le telefonate addebitate dalla Telecom le ha mai effettuate?

Assolutamente no. Ho sempre pagato attorno alle 400 mila lire. All'improvviso ho ricevuto queste bollette gonfiate per telefonate mai effettuate. Sfido chiunque a dimostrare il contrario.

Se l'aspettava di vincere la sua personale battaglia con la Telecom?

Ci ho sempre creduto. Altrimenti non avrei intrapreso le vie legali. Spero che il mio caso rappresenti un esempio utile per tutti quei cittadini che hanno avuto problemi di varia natura con la Telecom.

Perche' non si e' giunti ad una soluzione amichevole della controversia?

Ci ho provato in tutti i modi: ho spedito 20 raccomandate alle sedi di Padova e Venezia. Mi sono recato tre volte di persona nei loro uffici. Mai sono riuscito a ricavarne qualcosa di concreto.

E l'azienda come ha risposto?

La Telecom ha sempre negato la documentazione completa. Mi hanno proposto soltanto dei tabulati telefonici senza i tre numeri finali. Io non li ho mai accettati. Loro hanno risposto con il blocco
del servizio. Una violenza assurda.

Ci sono altre persone nella sua stessa situazione?

A mio avviso si'. Soltanto che molti pagano senza discutere. L'ordinanza del giudice del tribunale e' un precedente importante per abbonati.


La sentenza
Ecco la sentenza della causa ex art. 700, che ha emesso il Giudice Zanellato di Padova, e di cui si parla negli articoli del Mattino di Padova riportati sopra. Si tratta di un'importante vittoria, poiche' raramente, in precedeza, pochi utenti erano riusciti a spuntare un provvedimento d'urgenza contro Telecom Italia. La sentenza e' importante anche per le motivazioni che sono tutte contro Telecom.

Il Giudice Delegato
Sciogliendo la riserva;

ritenuto che la irregolarità della notificazione puo' ritenersi sanata dalla tempestiva costituzione in giudizio della resistente (ndr. la Telecom) la cui difesa non e' stata compromessa;

ritenuto, quanto al "fumus", che oggetto della controversia "interparte" e' l'accertamento della effettiva addebitabilita' al ricorrente dell'intero traffico telefonico risultante delle bollette contestate;

che, nel caso di specie, pur rilevando la singolarita' del comportamento del ricorrente che, in via preventiva, ha rifiutato i tabulati con le ultime 3 cifre oscurate, deve considerarsi tuttavia che e' pacifico il maggior traffico
addebitato al Dr. Motta rispetto alle pregresse bollette e che il suddetto ha tempestivamente contestato la circostanza provvedendo altresi' al pagamento parziale delle bollette;

ritenuto che la prova della legittimita' della
fatturazione spetta alla resistente e che detta prova non puo' ritenersi consistere nella semplice comunicazione che tutto risulta regolare;

ritenendo che il presente procedimento consente una deliberazione sommaria e non puo' pertanto accertarsi la fondatezza delle contestazioni del ricorrente le quali
peraltro non possono ritenersi prive di "fumus";

ritenuto che il "pecularum" e' insito nell'estremo disagio della privazione del servizio protratta per lungo tempo.

P.Q.M.
Ordina a Telecom Italia S.p.a. di ripristinare il servizio telefonico relativo all'utenza n. 049-8641+++ intestata al Dr. Maurizio Motta.

Assegna al ricorrente il termine di giorni 30 dalla comunicazione della presente ordinanza per dare inizio al giudizio di merito.

Il G.D.Ordinanza ex art. 700 n.3771/00 R.G.B.Tribunale di PadovaDepositato in Cancelleria il 31 ottobre 2000

Come si vede, nonostante le dichiarazioni mendaci del Garante Rodota', per l'abbonato e' praticamente impossibile non solo il controllo degli addebiti, ma persino di ottenere i tabulati in chiaro in seguito a formale contestazione, con i numeri integrali, per via del solito ostruzionismo arrogante di Telecom.
Rodota', quando finira' questo schifo che tu stesso avalli e proteggi? VERGOGNATI!


Altre sentenze favorevoli all'utente
Per ulteriori info:
Comitato Vittime della Sip-Telecom
Presidente Ing. Lorenzo Filippi
Via L. da Bologna, 17 - 35134 PADOVA
Tel & Fax:0039-049-618777
http://www.sipvittime.org
email:info@sipvittime.org