Programmi di utilità

I programmi di utilità rispondono a esigenze particolari: per ottimizzare l’uso del computer, per facilitare e organizzare meglio il lavoro, e comunque per adempiere a tante piccole operazioni secondarie ma funzionali all’attività principale.
Alcuni di questi sono già a corredo del sistema operativo, altri invece possono essere installati successivamente, in funzione delle specifiche esigenze dell’utente.
Ne ricordiamo alcuni tra i più importanti.

Antivirus

I virus sono programmi realizzati generalmente per danneggiare o rendere inefficiente un computer, con risultati che vanno dalla cancellazione dei file registrati sull’intero disco fisso o relativi a particolari programmi applicativi, fino a più banali effetti "dimostrativi", come può essere una pallina che rimbalza sullo schermo, determinando la sospensione o, in ogni caso, rallentando le normali attività svolte dal computer. Il danno provocato può essere immediato e totale, oppure graduale ed inavvertibile. I virus possono essere rintracciati solamente con appositi programmi, chiamati antivirus, che esaminano i codici di ogni programma presente nel disco alla ricerca di particolari sequenze di dati che ne contraddistinguono la presenza.

I virus conosciuti si possono dividere nelle seguenti categorie:

bombe logiche: si installano nel sistema ed attendono una particolare situazione per agire (ad esempio, alla cancellazione da un programma di un nome in particolare, inizia la cancellazione di tutti i dati relativi ad altri nominativi);
bombe a tempo: la distruzione degli archivi avviene allo scadere di un determinato periodo o in una data precisa;
cavalli di troia: piccoli programmi che sembrano svolgere un’attività utile, ma che in realtà ostacolano e rallentano le attività del computer, oppure ne alterano i dati;
infestanti: si diffondono da computer a computer, attraverso i collegamenti in rete, non avendo lo scopo diretto di danneggiare i computer ma solo di riprodursi con la maggiore velocità possibile utilizzando, per espandersi, ad esempio, le rubriche degli indirizzi di posta elettronica;
virus propriamente detti: consistono in una sequenza di codici che si autoinstallano in determinati programmi al posto del codice originale e che, alla prima occasione, infettano altri programmi, file, disco fisso, floppy disk ecc.

Non è possibile generalizzare sulle motivazioni e gli intenti, per lo più dannosi, che animano i creatori di virus. La stessa figura del pirata informatico, l’hacker, è stata affiancata da nuove figure come i cracker che, utilizzando le possibilità offerte dalle reti, possono, da qualunque parte del mondo sfidare le grandi multinazionali, le grandi banche dati o i sistemi di sicurezza, violandone gli archivi.

Protezione e conservazione dei dati

Diverse circostanze, come un guasto dell’hardware, malfunzionamenti dei programmi, cadute dell’energia elettrica, virus o cancellazioni erronee di dati, possono rendere inutilizzabile il computer e soprattutto far perdere informazioni importanti.
È altrettanto evidente che le stesse informazioni possono essere trafugate o modificate indebitamente: si pensi ad esempio alle banche dati degli istituti bancari e all’importanza di tali informazioni nella concessione di crediti o nell’accettazione di assegni.
L’integrità dei dati da un parte e l’inviolabilità e la protezione delle informazioni dall’altra costituiscono dei problemi affrontati in modo diverso con appositi programmi di utilità.
Per proteggere i dati, evitando inserimenti non autorizzati è possibile utilizzare delle password, parole chiavi riservate, differenziandole in funzione delle priorità di accesso a un sistema informatico; la lettura dei dati può essere impedita da un sistema di crittografia, codifica dei dati, basato su complessi algoritmi di calcolo.
Per tutelare i dati da distruzioni accidentali, il sistema più sicuro è invece quello di effettuarne copie di sicurezza. In quest’ultimo caso, si tratta di un’operazione preventiva, attuata creando periodicamente delle copie di backup, cioè una copia dell’intero archivio o delle sue parti più importanti.
Esistono programmi per effettuare, in modo completamente automatico, il backup e l’operazione inversa chiamata restore che ripristina il contenuto del backup.

Si distinguono due tipi di backup:

backup completo, quando si effettua una copia totale di un disco rigido o di un intero archivio di dati;
backup incrementale, quando si copiano esclusivamente i file nuovi e quelli modificati, a partire da una data prestabilita.

Una strategia efficiente e funzionale di backup prevede l’alternanza dei due tipi.
Le unità di memoria di massa ideali per l’effettuazione di copie di backup, sia completi che incrementali, sono i nastri magnetici, per la grande capacità di immagazzinare dati, unita a una buona velocità in registrazione.

Programma di defragmentazione

Durante lo svolgimento quotidiano del lavoro, capita di installare nuovi programmi, creare nuovi file, modificarli e cancellarne altri. Tutto ciò determina, con il passare del tempo, una "frammentazione" del disco, con la conseguenza che alcuni file potrebbero, fisicamente, non essere più registrati tutti di seguito ma spezzati in tante parti, cioè registrati in spezzoni posti in vari punti del disco fisso, determinando un rallentamento nelle operazioni di caricamento di file e programmi.
Il programma di defragmentazione (defrag) permette di riorganizzare i file in modo che vengano utilizzate porzioni (cluster) contigue del disco.

Screen saver

Come abbiamo visto in precedenza, la visualizzazione sul monitor avviene attraverso l’emissione di energia luminosa da parte dei fosfori presenti sulla superficie interna del monitor: se lo schermo rimane fermo sulla stessa immagine per troppo tempo, i fosfori si possono consumare più rapidamente.
Per evitarlo, si può impostare, ad un intervallo di tempo prestabilito, l’esecuzione automatica di un apposito programma di utilità, lo Screen Saver (salva schermo) che, attraverso la continua visualizzazione di animazioni, immagini o effetti grafici diversi, opera in modo da movimentare costantemente il monitor nelle situazioni di momentaneo inutilizzo del computer.

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