Inizia l'attività nel 1984 ai Giochi della Gioventù con la gara di corsa sui 300 mt, dove vince le Comunali e arriva 3° alle Provinciali. Nel 1985 inizia il salto in alto, con l'aiuto del professore di    educazione fisica, Claudio Mazzaufo in veste di supplente  (attualmente responsabile dei salti della Nazionale Giovanile di   atletica), che svela le sue forti doti fisiche sottoponendolo ad una serie di test; è anche merito del professore di educazione fisica del  doposcuola Marini Irmo, che gli insegna le basi del salto in alto. Arriva 3° ai Giochi della Gioventù con ragazzi più grandi di un anno, con la misura di 1,35. 
1986 - vince la stessa manifestazione con la misura di 1,50. 
1987 -  è 3° alle regionali con 1,63.
1988 - con le superiori,  inizia l'attività nazionale, vince facilmente le fasi Provinciali e Regionali arrivando alla misura di 1,76, si qualifica 5° (pari merito) alle finali nazionali dei Campionati Studenteschi a Montecatini Terme con 1,78.

Dopo questa prestazione il suo professore di educazione fisica Luciano Basco, insieme alla vice preside Mirella Mattone dell' I.T.I.S Liugi di Savoia (CH), appassionata di Sport, propongono di presentare l'atleta alla Società di atletica di Pescara . Conosce così il professor Augusto D'agostino, che poi diverrà il suo allenatore ufficiale. Inizia l'attività agonistica per la Ciro Quaranta (squadra giovanile), e poi per l'Aterno Pescara (squadra Juniores e Seniores). I risultati arrivano subito, portando il personale da 1,78 a 1,86. Il 1989 si piazza al 3° posto ai Campionati Italiani Studenteschi a Messina con 1,90 il 29-30/05/1989. Nello stesso anno si migliora raggiungendo prima quota 1,95 e successivamente 2,00 mt, vincendo il TITOLO ITALIANO ALLIEVI con il RECORD REGIONALE ABBRUZZESE della categoria, e stabilendo la seconda miglior prestazione per l' età: risultato ottenuto a Caorle (Venezia) il 06-08/10/89. Gli anni successivi portano all'atleta molte soddisfazioni e risultati fino a quando il Settembre dell'anno 1993 entra a far parte del GRUPPO SPORTIVO DEI CARABINIERI. Società in cui è rimasto per 6 anni, lottando contro la sfortuna di continui e ripetuti infortuni, che lo hanno costretto a fermarsi e a ricominciare in continuazione.