Il Programma di CittàFutura

Il riassetto dei servizi

Per una mobilità sostenibile
Un nuovo sistema della viabilità urbana, già predisposto da un Piano del Traffico, prevede un deciso alleggerimento del traffico urbano con il potenziamento dell’uso dei mezzi pubblici non inquinanti. L’orientamento è quello di limitare il traffico nel centro urbano creando un moderno sistema di viabilità-parcheggi-navette.
Due grandi strade veloci attorno alla città (circonvallazioni), una a nord e una a sud, serviranno a decongestionare le strade d’ingresso.
Una grande porta per l’accesso principale della città nell’area del Campo Mariotti, fornita di un vasto parcheggio e di navette pubbliche, servirà allo smistamento del traffico in ingresso.
Altri parcheggi dovranno essere capaci di ridurre fortemente la circolazione veicolare nel centro cittadino. Un indicatore di alta qualità urbana è l’incentivo all’uso della bicicletta. Cureremo il proseguimento della pista ciclabile dell’Arenosa a partire da S. Giovanni e realizzeremo corsie preferenziali per le due ruote

La depurazione
La depurazione è un settore critico della città. L’ubicazione del depuratore in zona urbana non è compatibile ed è causa dell’ammorbamento dell’aria. Il sistema è inoltre del tutto sottodimensionato per la stagione turistica, quando dai 40.000 abitanti si passa ai 100.000. Gli sversamenti estivi di liquami nelle zone di S. Giovanni e Porto Conte sono forti apportatori di inquinanti per il nostro mare. La soluzione dei problemi di depurazione deve essere posta tra le priorità di governo con la costruzione di un nuovo impianto dimensionato su i livelli di alte presenze e ubicato in zona più decentrata, oltre alla realizzazione di un impianto minore nella Nurra che incameri anche le acque di Maristella. Ma anche gli impianti che scorrono nel sottosuolo della città devono essere rivisti mettendo fine ai frequenti sversamenti nella zona dei bastioni.

Gestione ecologica dei rifiuti
L’attuale servizio, in regime di proroga infinito, è largamente deficitario.
Decine di strade cittadine sono totalmente trascurate. In periferia il servizio è assente.
Le necessità della città è di uscire immediatamente dall’incertezza e predisporre un piano di gestione ecologica dei rifiuti, su cui indire immediata gara d’appalto. Il nuovo progetto deve prevedere un numero maggiore di spazzatrici meccaniche e una revisione delle zone soggette a spazzamento manuale, che devono essere aumentate di dotazione, di uomini e automezzi.
In merito alla raccolta sacco/manuale nel Centro Storico, occorre un potenziamento del servizio di raccolta con la corresponsabilizzazione dei residenti al rispetto delle fasce orarie di deposito.
Le raccolte differenziate appaiono carenti, le quote sono largamente al di sotto dei limiti di legge. L’esperienza di molte altre città insegna che il miglior sistema di raccolta differenziata è quello dei due sacchetti secco/umido, oltre alle campane (o alle raccolte porta a porta) dei materiali particolari (carta, vetro e altri). L’obiettivo è di giungere in due anni ad una soglia minima di 15% di raccolta differenziata. È essenziale che esista un organismo di controllo che segua sistematicamente e quotidianamente l’efficacia del servizio, prevedendo forme di verifica e di monitoraggio.

Il governo delle acque
La penuria d’acqua per uso civile e per l’agricoltura provoca un forte disagio, destinato ad aggravarsi per la tendenza alla diminuzione della piovosità. Nel contempo i rivoli d’acqua potabile che vediamo fuoriuscire abbondanti dalle strade urbane sono solo una piccola parte dei fiumi che la rete idrica disperde nel sottosuolo. Il problema deve essere posto come un’emergenza e una priorità assoluta. Non servono costosissimi dissalatori o tubi dalla Corsica, come si sente dire da superficiali esponenti regionali. Ciò che serve è un Piano di gestione delle risorse idriche ed una sezione operativa che governi l’utilizzo della preziosa risorsa. In assenza di interventi regionali, risultati efficaci si possono perseguire anche in ambito comunale con una razionalizzazione delle acque, che deve comprendere nuove reti idriche, razionalizzazione dell’uso in agricoltura, captazione (e disinquinamento) delle numerose falde sotterranee, utilizzo dei reflui depurati per usi industriali.

 
   

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