Vivere la Toscana: Arte, Cultura e Turismo a Siena e Provincia.

Provincia di Siena: Monumenti

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MUSEI E COLLEZIONI


abbadia san salvatore

Parco Museo Minerario
indirizzo: Area Mineraria
orari: invernale: 9:00-13:00 / 15:00-19:00; estivo: 9:00-13:00 / 15:00-20:00.
scheda: per informazioni tel. 0577.775811-778324.


asciano

Museo Cassioli
indirizzo: via Mameli, tel. 0577.719510.
orari: dal 15/06 al 15/09: 10:00-12:30 / 16:30-18:30, dal 16/09 al 14/06: 10:00-12:30.
scheda: opere di Amos Cassioli.

Museo d'Arte Sacra
indirizzo: Piazza Fratelli Bandiera.
orari: visita su richiesta, rivolgendosi all'Ufficio Informazioni Turistiche tel. 0577.719510.
scheda: Custodisce un'importante raccolta di sculture e dipinti d'arte senese, provenienti dalle chiese del territorio comunale.

Museo Etrusco
indirizzo: Corso Matteotti 46.
orari: dal 16/09 al 14/06: 10:00-12:30 / 16:30-18:30; dal 15/06 al 15/09: 10:00-12:30 chiuso il Lunedì.
scheda: Reperti archeologici provenienti dalla necropoli di Poggio Pinci. Se il museo si trova chiuso durante gli orari di apertura rivolgersi presso gli uffici comunali, Corso Matteotti.


buonconvento

Museo d'Arte Sacra della Val d'Arbia
indirizzo: Via Soccini 18 , tel. 0577/806012.
orari: dal 01/11 al 28/02, Sabato e Domenica: 10:00-13:00 / 15:00-17:00; dal01/01 al 31/10: 10:30-13:00 / 15:00-19:00,; chiuso il Lunedì.
scheda: Raccoglie oreficerie, sculture e dipinti di arte senese, provenienti dalla Val d'Arbia.


casole d'elsa

Galleria d'Arte Senese del '900
indirizzo: Palazzo Pretorio
orari: su richiesta, tel. 0577.949811-948705.

Museo Archeologico e della Collegiata
indirizzo: Piazza della Libertà 1
orari: dal 01/01 al 15/03 e dal 15/10 al 31/12: 15:00-18:00, festivi: 10:00-12:00 / 15:00-18:00, chiuso il Lunedì; dal 15/03 al 15/10: 10:00-12:00 / 16:00-19
scheda: Dipinti, opere di argenteria sacra e reperti archeologici rinvenuti nei dintorni.

Pinacoteca Arteviva
indirizzo: Palazzo Comunale
orari: Lunedì-Sabato: 8:00-14:00.
scheda: Esposizione di pitture di bambini.


castellina in chianti

Essposizione di reperti etruschi
indirizzo: Comune, Piazza del Comune 1, tel. 0577.742311.
orari: 9:00-13:00, chiuso la Domenica.


castelnuovo berardenga

Museo del Paesaggio
indirizzo: via del Chianti 61, tel. 0577.355500.
orari: invernale: 10:00-13:00; estivo: 10:00-13:00 / 15:00-18:00; festivi: 9:00-13:00; chiuso il Lunedì.


cetona

Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona
indirizzo: Via Roma 37, tel. 0578/63538.
orari: ottobre-maggio e prefestivi: 16:00-18:00; giugno-settembre: 9:00-13:00 / 17:00-19:00; festivi: 9:30-12:30; chiuso il Lunedì.
scheda: Documenta la presenza dell'uomo sul Monte Cetona dal paleolitico all'età del bronzo attraverso pannelli e reperti archeologici, provenienti dagli scavi di Belverde.


chianciano terme

Museo Civico Archeologico delle Acque
indirizzo: Viale Dante, tel. 0578.30471.
orari: 9:30-13:00 / 16:00-19:30, chiuso il Lunedì.
scheda: Reperti archeologici etruschi e romani.


chiusdino

Mostra Documentaria Permanente sulla Miniera delle Cetine
indirizzo: via P. Mascagni 2, tel. 0577.756738.


chiusi

Museo Archeologico Nazionale
indirizzo: Via Porsenna, Tel. 0578/20177.
orari: feriale 9:00-19:30; festivo 9:00-13:00.
scheda: Importante collezione di reperti archeologici, etruschi, greci e romani provenienti dalla zona e da donazioni. Particolarmente interessanti sono i canopi (vasi funerari antropomorfi) e le decorazioni pittoriche staccate dalla Tomba del Colle. Una guida accompagna i gruppi alla visita delle necropoli (attualmente sono visitabili solo la Tomba della Pellegrina e la Tomba del Leone).

Museo della Cattedrale
indirizzo: Piazza del Duomo, tel. 0578/226490.
orari: Giugno-Settembre: 9:30-12:45 / 16:00-19:00; Ottobre-Maggio, feriale 9:30-12:45 festivo 15:00-18:00.
scheda: Raccoglie reperti archeologici, arredi sacri, dipinti dal XV al XVII secolo e un'importante raccolta di codici del XV secolo, provenienti dall'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore. Una guida accompagna i gruppi alla visita delle catacombe di S. Mustiola e di S. Caterina e al labirinto di Porsenna.


colle di val d'elsa

Museo Archeologico Ranuccio Bianchi Bandinelli
indirizzo: Palazzo Pretorio, Piazza del Duomo
orari: ott.-mar.: mar.-ven. 15:30-17:30, sab. e festivi 10-12/15:30-18:30; apr.-sett.: mar.-ven. 10-12/17-19, sab. e festivi 10-12/16-19; chiuso il Lunedì.

Museo Civico e d'Arte Sacra
indirizzo: Via del Castello 31
orari: dal 01/11 al 31/03: Sabato e festivi 10:00-12:00 / 15:30-18:30; dal 01/04 al 31/10: 10:00-12:00 / 16:00-19:00; chiuso il Lunedì, 01/01, 25/12.
scheda: Reperti archeologici dal IV al I secolo a.C., rinvenuti nel territorio circostante. Inoltre ospita una notevole raccolta di dipinti dal XIII al XVII secolo e di arredi sacri, fra cui il calice di S. Alberto del XII secolo.


montalcino

Museo Civico e Diocesano d'Arte Sacra
indirizzo: Via Ricasoli 31, tel. 0577/846014.
orari: Gennaio-Marzo: 10:00/13:00 14:00/16:00; Aprile-Dicembre: 10:00-18:00; chiuso il Lunedì.
scheda: Reperti archeologici, sculture e dipinti dal XII al XVI secolo, arredi sacri e codici miniati dal XV al XVIII secolo. Molto importante è la collezione di scultura lignea policroma del XIV-XV secolo.

Museo del Vetro
indirizzo: Castello di Poggio alle Mura
orari: invernale: 10:00-18:00 / estivo: 10:00-19:00.


montepulciano

Museo Civico Pinacoteca Crociani
indirizzo: Via Ricci 10, tel. 0578/716943.
orari: feriali: 10:00-13:00 / 15:00-18:00; festivi: 10:00-18:00; chiuso il Lunedì.
scheda: Reperti etruschi, opere di scuola toscana dal XIII al XVIII secolo, terrecotte robbiane.


murlo

Antiquarium di Poggio Civitate
indirizzo: Castello, tel. 0577.814213
orari: attualmente chiuso per restauro (ottbre-marzo 9:30-12:30 / 15:00-17:30, aprile-settembre 9:30-12:30 / 15:00-19:00; chiuso il Lunedì)
scheda: Custodisce reperti archeologici provenienti dagli importanti scavi di Poggio Civitate, secolo VII-VI a.C., fra cui le famose statue acroteriali, divenute simbolo di Murlo.


pienza

Museo di Palazzo Piccolomini
indirizzo: Piazza Pio II, tel. 0578/48503.
orari: ottobre/marzo 10:00/12:30 - 16:00/19:00; aprile/settembre 10:00/12:30 - 15:00/18:00; chiuso il lunedì
scheda: E' visitabile il piano nobile della residenza papale, che conserva l'arredamento patrizio, il salone delle armi, la biblioteca e i cimeli della famiglia Piccolomini.

Museo Diocesano
indirizzo: Corso Rossellino 30, tel. 0578.749905.
orari: marzo-ottobre 10:00-13:00 / 15:00-18:30; aprile/ottobre 10:00/13:00 - 16:00/18:00; chiuso il Martedì, novembre, febbraio.
scheda: Fondato all'inizio del secolo, il museo raccoglie un nucleo importante di dipinti di scuola senese, arazzi, oreficerie e paramenti sacri del XIV/XV secolo, fra i quali il Piviale di Pio II decorato con scene della vita della Madonna, opera inglese del XIV secolo.


poggibonsi

Museo di Paleontologia
indirizzo: Palazzo Pretorio, tel. 0577.936268.
orari: su richiesta


rapolano terme

Centro Civico di Arte Contemporanea La Grancia
indirizzo: via dell'Orlo 11, Serre di Rapolano, tel. 0577.704105.
scheda: mostre temporanee di arte contemporanea.


san gimignano

Museo Archeologico Spezieria di Santa Fina
indirizzo: Ex Conservatorio di Santa Chiara, via Folgore da San Gimignano.
orari: gennaio-febbraio: lun.,ven., sab., dom. 11:00-18:00; marzo-ottobre: 11:00-18:00; novembre-dicembre: 11:00-18:00, chiuso il Venerdì.
scheda: Custodisce la collezione di vasi da farmacia dal XV al XVIII secolo, proveniente dallo Spedale di S. Fina, fondato nel 1253.

Museo Civico
indirizzo: Palazzo del Popolo, Piazza del Duomo, tel. 0577/940340.
orari: dal 01/11 al 28/02: 10:00-17:30; dal 01/03 al 31/10: 9:30-19:30; dal 24/12 al 31/12: 9:30-13:30; chiuso il 01/01, 31/01, 01/05, 25/12.
scheda: Notevole raccolta di dipinti di scuola senese e fiorentina dal XIII al XVI secolo.

Museo d'Arte Sacra
indirizzo: Piazza Pecori 1, tel. 0577/ 940316.
orari: dal 01/01 al 31/10: 9:30-19:30; dal 01/11 al 31/03: 9:30-17:00; chiuso il 01/01, 21/01-28/02, 01/05, 25/12, 31/12.
scheda: Custodisce opere d'arte, arredi sacri (fra cui il paliotto delle Colombe d'Oro del 1449 dall'altare della cappella di S. Fina) e codici miniati provenienti dalla Collegiata e da altre chiese dei dintorni. Una sezione raccoglie i reperti archeologici rinvenuti negli scavi del territorio circostante.

Museo Ornitologico
indirizzo: via Quercecchio
orari: aprile-settembre: 9:30-12:00 / 15:30-19.30.
scheda: La collezione ottocentesca fu donata dalla marchesa M. Panciatichi Ximenes d'Aragona Paolucci alla città di S.Gimignano nel 1919: è composta da 300 esemplari di 250 specie presenti nel territorio sangimignanese.


sarteano

Museo Civico Archeologico
indirizzo: via Roma 29, tel. 0578/269261.
orari: 10:00/12:00 - 16:00/19:00, chiuso il lunedì; per gruppi visita guidata su prenotazione.
scheda: Il Museo si trova al piano terreno del cinquecentesco Palazzo Gabrielli, a pochi metri dalla centrale piazza XXIV giugno. Raccoglie i reperti che illustrano la storia e la cultura materiale del territorio fra l'età del Bronzo e l'epoca Tardo Romana, provenienti da scavi eseguiti nel secolo scorso, negli anni '50-'60 e, ad opera del locale Gruppo Archeologico, nel 1996-97. Biglietti: interi lit. 4.000, ridotti lit. 2.000;


sinalunga

Antiquarium Comunale
indirizzo: via Curtatone
orari: su richiesta


sovicille

Museo Etnografico del Bosco e delle Mezzadria
indirizzo: frazione di Orgia
orari: venerdì e sabato 9:30-12:30; domenica-giovedì su prenotazione tel. 0577/342097-342053-582323-582336 fax 314616.
scheda: Il museo raccoglie testimonianze sulle attività svolte dagli abitanti della zona nel passato: agricultura, produzione di carbone e di calce. Dal museo partono anche tre sentieri attrezzati con cartelli, che illustrano gli aspetti botanici, faunistici e antropologici dell'ambiente circostante. I sentieri sono liberamente percorribili, tranne nei giorni di sabato e domenica dei mesi di novembre, dicembre e gennaio, quando è aperta la caccia al cinghiale. E' possibile richiedere la presenza di una guida.


staggia senese

Raccolta d'Arte Sacra
indirizzo: Piazza Grazzini 4, tel. 0577/930901.
orari: visita su richiesta
scheda: Espone oreficerie, arredi liturgici e opere pittoriche, tra le quali "Maddalena" di Antonio Pollaiolo (1431 c.-1498).


trequanda

Museo della Terracotta
indirizzo: via Valgelata 10, Petroio, tel. 0577.662114-665188.
orari: Sabato e festivi: 10:00-12.00 / 15:00-18:00
scheda: Il museo presenta le tecniche di produzione tradizionali e conserva manufatti in terracotta di uso comune del XIX e XX secolo.

Museo di Arte Sacra
indirizzo: via Gaetano Milanesi, Castelmuzio, tel. 0577.665077.
orari: su richiesta

SITI ARCHEOLOGICI


castellina in chianti

Tumulo di Montecalvario
indirizzo: Località Montecalvario
orari: Rivolgersi allo 0577/740625
scheda: Il tumulo, datato alla fine del VII secolo a.C., è stato scoperto nel 1507 e comprende quattro tombe a camera, disposte nelle quattro direzioni cardinali. Costruito per una famiglia etrusca aristocratica, il tumulo è interessante soprattutto per la struttura urbanistica dell'impianto complessivo.


cetona

Parco Archeologico di Belverde
indirizzo: Località Belverde, Monte Cetona
orari: luglio-settembre 9:00-13:00 / 16:00-19:00; ottobre-giugno: su prenotazione: Coop. Il Chiaro, tel. 0578.227667.
scheda: Al parco si accede, usufruendo dello stesso biglietto del Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona. E' visitabile una caverna abitata dall'uomo di Neanderthal, mentre sono ancora in corso gli scavi di un villaggio dell'età del bronzo poco distanti.


chiusi

Labirinto di Porsenna
indirizzo: Piazza Duomo, tel. 0578/226490.
orari: Ogni 30 miniti, durante gli orari del Museo della Cattedrale.
scheda: Affascinante e suggestivo sistema di gallerie e cunicoli di epoca etrusca.

Necropoli di Chiusi, Tomba del Leone
indirizzo: Via delle Tombe Etrusche
orari: Visita guidata con partenza dal Museo Archeologico Nazionale.
scheda: Recentemente restaurata, è collegata ad un pozzo profondo 28 metri e perciò detta anche del pozzo.

Necropoli di Chiusi, Tomba della Pellegrina
indirizzo: Via delle Tombe Etrusche, tel. 0578.20177.
orari: Visita guidata, con partenza dal Museo Archeologico Nazionale.
scheda: Molto interessante, in quanto restaurata lasciandovi all'interno il corredo funerario. Datata III-II secolo a.C. testimonia la fase di trasformazione delle tombe con pianta a crociera in quelle più tarde a nicchie.

SITI NATURALISTICI


capalbio

Riserva Naturale del Lago di Burano
indirizzo: Capalbio Scalo, tel 0564/898829.
orari: settembre/aprile - la domenica alle 10:00 e alla 14:30; i gruppi su prenotazione, tutti i giorni
scheda: Oasi fondata nel 1967, si tratta del primo progetto protezionistico del WWF Italia, diviene poi Riserva Naturale dello Stato nel 1980. Si tratta di una zona umida costiera che si estende per 410 ettari, dove l'ambiente naturale maremmano è pienamente rappresentato nel suo alternarsi di dune sabbiose, macchia mediterranea e stagni; di questi il maggiore è appunto il Lago di Burano, separato dal mare da una stretta lingua di terra, detta tombolo, le sue acque sono salate. La popolazione faunistica è estremamente ricca, si incontrano numerose specie ittiche e di uccelli acquatici, mentre nella macchia trovano rifugio fra gli altri testuggini terrestri, volpi, tassi, istrici, donnole, ricci, upupe, picchi verdi. La riserva dispone di un attrezzato centro visite, capanni e torre di osservazione, un orto botanico dunale, acquari, un giardino delle farfalle. Sono inoltre previsti diversi percorsi, fra cui uno per disabili. Si può raggiungere dalla statale Aurelia prendendo, al km. 131, per Capalbio Scalo e seguendo poi la segnaletica.


montepulciano

Oasi di Montepulciano
indirizzo: Località Tre Berte, Lago di Montepulciano, tel. 0578/767518.
orari: visita su richiesta
scheda: Oasi protetta gestita dalla LIPU, include parte del Lago di Montepulciano. Ambiente ideale per gli uccelli acquatici, con le sue acque ricche di pesce e di canneti, ospita un'avifauna di grande interesse e fra l'altro quasi tutte le specie europee di airone, specie rare in via di estinzione come la meretta tabaccata e numerose altre come la sgarza, la garzetta, il tarabuso e il tarabusino. Il Centro Visite mette a disposizione del pubblico un museo naturalistico che documenta questo particolare ambiente lacustre, visite guidate in barca e attraverso sentieri.

SITI RELIGIOSI


abbadia san salvatore

Abbazia di San Salvatore
scheda: L'Abbazia di San Salvatore, una delle più antiche della Toscana ed importante stazione di sosta sulla Via Francigena, secondo la tradizione è stata fondata dal re longobardo Ratchis nel 743, sul luogo in cui ebbe una visione. La chiesa attuale è stata ricostruita in forme romaniche nel secolo XI e rimaneggiata nel XVI secolo. Dopo un lungo periodo di grande potenza, venne soppressa da Leopoldo I nel 1782 e riconsacrata solo nel 1939. Un passaggio fortificato conduce alla piazza, sulla quale si affaccia l'Abbazia: la facciata è alta e stretta, fiancheggiata da due campanili, dei quali quello di destra è incompiuto. L'interno a una navata è a croce latina con presbiterio sopraelevato, caratterizzato dall'arco di accesso decorato con figure di santi e degli evangelisti. Particolarmente importante è la cripta, probabilmente del secolo VIII, a croce greca con numerose colonne, interessanti per la varietà delle forme e della decorazione dei capitelli. Accanto alla chiesa, si trovano i resti del monastero: un chiostro porticato del XVII secolo ed alcune sale che ospitano il Museo dell'Abbazia di San Salvatore (luglio-agosto, 10:00-12:00 / 16:00/19:00, settembre-giugno su richiesta, tel. 0577.778083), che custodisce preziosi oggetti liturgici dell'Alto Medioevo.


asciano

Abbazia di Monte Oliveto Maggiore
indirizzo: località Chiusure
orari: invernale: 9:15-12:00 / 15:15-17:00; estivo: 9:15-12:00 / 15:15-17:45.
scheda: Si percorre la via Cassia fino a Buonconvento, dove si volta a sinistra per Asciano, seguendo quindi i segnali turistici fino al complesso monumentale. Circondata da un fitto bosco di cipressi, l'abbazia sorge su un'altura dominante il suggestivo paesaggio delle crete ed è uno dei monasteri più conosciuti della Toscana. Il complesso monastico fu fondato nel 1313 da Bernardo Tolomei (1272-1348) e confermato nella regola benedettina nel 1319 da Guido Tarlati, vescovo di Arezzo. Nel 1320 iniziò la costruzione del monastero, che conobbe la sua epoca di massimo splendore nei secoli XV e XVI. Si accede all'abbazia da un palazzo fortificato, iniziato nel 1393 e decorato da due tondi della scuola dei Della Robbia, posto a difesa del viale che conduce al complesso monastico, attraversando il bosco di cipressi, dove si trovano alcune piccole cappelle ed una peschiera del XVI secolo. A destra della chiesa (1400-1417), è situato l'ingresso al monastero, da dove si accede direttamente al chiostro grande, decorato dal ciclo di affreschi, raffigurante episodi della vita di San Benedetto ed eseguito da Luca Signorelli nel 1497-98 e dal Sodoma nel 1505-1508, che costituisce uno dei capolavori della pittura rinascimentale italiana. Dal chiostro grande si accede alla chiesa, attraversando un atrio ornato da affreschi del Sodoma. La chiesa è a croce latina e ad una navata, ricostruita in forme barocche nel XVIII secolo. Custodisce un magnifico coro ligneo, opera di Giovanni da Verona del 1503-1505, un imponente leggio ligneo, eseguito da fra Raffaele da Brescia nel 1520, mentre la cupola e l'abside sono decorate da tele di Jacopo Ligozzi (1547-1627). Dal transetto sinistro si passa nella cappella del Sacramento, al cui altare si trova un grande crocifisso della fine del XIII secolo. Sempre dal chiostro grande si accede al chiostro di mezzo e da qui al refettorio ed alla rinomata biblioteca monastica, che custodisce più di 40.000 volumi, incunaboli e codici miniati. Si passa quindi nella farmacia, che contiene una bella raccolta di vasi del XVII secolo. E' possibile chiedere ospitalità ai monaci presso la foresteria (tel. 0577/7070017).


chiusdino

Abbazia di San Galgano
orari: 8:00/12:00 - 14:00/fino al tramonto
scheda: Uno dei monumenti più indimenticabili della Toscana, si raggiunge percorrendo per circa km 35 la statale che conduce da Siena a Massa Marittima, seguendo poi i segnali turistici posti sul luogo. L'abbazia, imponente esempio di architettura gotico cistercense, si erge solitaria nella campagna, nel luogo in cui visse in eremitaggio Galgano Guidotti (1148-81), canonizzato nel 1185. L'abbazia fu costruita nel XIII secolo e divenne molto potente, ma già nel XVI secolo necessitò di restauri, che non risolsero comunque i problemi statici della struttura, che peggiorarono fino alla fine del XVIII secolo, quando crollarono le volte della chiesa ed il campanile. La soppressione degli ordini religiosi decreta la fine dell'abbazia, il cui monastero viene utilizzato nel 1816 come materiale da costruzione per una fattoria. La facciata è incompiuta, scandita da tre portali; molto bella è la struttura dei fianchi e dell'abside, aperti da monofore, bifore ed oculi, le cui decorazioni sono quasi del tutto perdute. L'interno a tre navate è caratterizzato da un'atmosfera particolarmente romantica, grazie al prato quale pavimento ed il cielo quale soffitto, che immergono la chiesa nell'armonia della natura. Lo spazio interno è scandito da sedici pilastri cruciformi, sui quali si innestano le colonne, che sostenevano le volte a crociera. Accanto alla chiesa si trovano i resti del monastero: un breve tratto del chiostro, la sala capitolare e la sala dei monaci, entrambe a due navate e con soffitto a volte. A breve distanza, sul Monte Siepi, si trova la cappella di San Galgano, l'unico esempio di chiesa romanica a pianta circolare nel senese. L'interno è caratterizzato dalla bicromia delle fasce concentriche di travertino e cotto, che costituiscono la volta. La chiesetta conserva la spada conficcata nella roccia da San Galgano, secondo la tradizione nel momento della conversione. Una piccola cappella, a sinistra, è decorata da affreschi e sinopie di Ambrogio Lorenzetti (1285-1348?).


chiusi

Catacombe di Santa Mustiola e Santa Caterina
indirizzo: strada statale per Chiusi Stazione
orari: alle 11:00 ed alle 16:00 visita guidata con partenza dal Museo della Cattedrale.
scheda: Risalenti al III secolo ed in uso fino al V secolo, sono state scoperte nel 1634.


colle di val d'elsa

Badia a Coneo
orari: la domenica per la messa alle ore 9:00
scheda: Per raggiungere la badia si prende la strada che da Colle di Val d'Elsa conduce a Casole d'Elsa e si volta per Buliciano, quindi si volta ancora a sinistra, seguendo i segnali turistici. Dell'antica badia dei vallombrosani, soppressa nel 1588, sussiste la chiesa romanica dell'inizio del XII secolo con semplici decorazioni sulla facciata e sull'abside. Molto bello è l'interno nella sua totale semplicità, con bei capitelli nell'abside e negli archi che dividono il transetto dalla navata.

Santa Maria delle Grazie
scheda: Sulla statale che da Colle di Val d'Elsa porta a Volterra si trova la piccola chiesa del XV secolo, in stile rinascimentale molto semplice, con la facciata decorata da una terracotta robbiana. Conserva affreschi del XVI secolo ed il bel chiostro, che unisce la chiesa alla canonica.


montalcino

Abbazia di Sant'Antimo
orari: feriali 10:30-12:30 / 15:00/18:30; festivi 9:15-10:45 / 15:00-18:00; canti gregoriani: feriali 9, festivi 11.
scheda: I segnali turistici per l'abbazia di Sant'Antimo si trovano già alle porte di Montalcino e si raggiunge facilmente, seguendo la strada per Castelnuovo dell'Abate. La leggenda racconta che l'abbazia fu fondata da Carlo Magno alla fine del secolo VIII. Potente centro benedettino nel medioevo, la sua decadenza inizia verso la fine del XIII secolo e si conclude nel 1462, quando papa Pio II la annette alla diocesi di Montalcino. L'edificio attuale, che ricorda modelli francesi e lombardi, data all'inizio del XII secolo ed è costruito in travertino con elementi decorativi in onice, che donano al monumento una particolare lucentezza dorata. L'aspetto esterno è molto semplice, con interessanti decorazioni geometriche e fantastiche, che ornano i portali. Il campanile, in stile lombardo, è a pianta quadrata con monofore e bifore ed è a sua volta decorato da bassorilievi. L'interno è a pianta romanica basilicale a tre navate, scandite da colonne alternate a pilastri cruciformi. I capitelli sono molto belli, in particolare il secondo a destra, attribuito al Maestro di Cabestany di cultura franco-spagnola. La navata centrale è coperta a capriate, mentre quelle laterali ed i sovrastanti matronei presentano volte a vela. Le navate si concludono nella grande abside con peribolo e tre cappelle a raggera. La predella dell'altare maggiore è costituita da una lapide datata 1117, che testimonia una donazione del conte Bernardo; sopra l'altare si trova un intenso Crocifisso del XIII secolo. A destra dell'altare è situata la scala che conduce alla piccola cripta sottostante, decorata da una lapide romana e da un affresco del XV secolo, raffigurante la Pietà. Alla fine della navata destra si apre la porta della sacrestia con resti di affreschi monocromi del XV secolo, sorta sulla cripta carolingia del IX secolo. Accanto alla sacrestia è situata la scala a chiocciola, che conduce al matroneo sovrastante, suddiviso in cinque stanze costruite nel XV secolo, che conservano un bel camino ed un portale della stessa epoca. Del monastero resta sostanzialmente solo la sala capitolare, anteriore alla costruzione della chiesa. Durante l'estate nell'abbazia si tengono concerti, soprattutto di musica per organo.


montepulciano

Duomo
indirizzo: Piazza Grande
scheda: Costruito sul luogo in cui sorgeva l'antica pieve di Santa Maria fra il 1592 ed il 1630, ha conservato il campanile originario. L'esterno è rimasto incompiuto; l'interno è a croce latina, suddiviso in tre navate da pilastri. Il Duomo conservava il sepolcro di Bartolomeo Aragazzi (segretario del papa Martino V), eseguito da Michelozzo nel 1427-36, purtroppo disperso nel XVII secolo. Oggi sono rimasti alcuni frammenti, sparsi nella chiesa: la statua del defunto a sinistra del portale di entrata; due bassorilievi sopra i primi due pilastri; due statue ai lati dell'altare maggiore ed il gradino dello stesso altare; la statua di San Bartolomeo in una nicchia a sinistra dell'altare maggiore. Sopra quest'ultimo è visibile l'Assunzione, capolavoro di Taddeo di Bartolo del 1401.

San Biagio
indirizzo: viale delle Rimembranze
scheda: Sulla strada per Pienza, in fondo ad un bel viale fiancheggiato da cipressi, si trova San Biagio, capolavoro di Antonio da Sangallo il Vecchio (1455-1534) che interpreta magistralmente la pianta centrale, continuando la lezione di Bramante (1444-1514). Iniziata nel 1518 e compiuta nel 1548, la chiesa ha una pianta a croce greca con cupola centrale e due campanili che affiancano la facciata (quello di destra è incompiuto). A sinistra della chiesa si trova la canonica, un elegante edificio con doppio loggiato, eseguito postumo su disegno di Antonio da Sangallo il Vecchio.

Sant'Agostino
scheda: La chiesa si affaccia sul corso principale, alta sopra una scalinata, con la sua raffinata facciata, disegnata da Michelozzo (1392-1472). L'interno ad una navata è stato molto trasformato nel 1784-91, quando l'abside ed il transetto furono accorciati. Sopra l'ingresso è posta la Madonna della Cintola, opera di Federico Barocci (1535?-1612), mentre sul primo altare a destra si nota un quadro di Alessandro Allori (1535-1607), raffigurante la Resurrezione di Lazzaro. Infine, molto interessante è anche il Crocifisso policromo sull'altare maggiore, forse della scuola di Donatello.


pienza

Cattedrale dell'Assunta
indirizzo: Piazza Pio II
scheda: Sorta sul luogo della pieve romanica di Santa Maria nel 1459-62, rivela l'influsso di Leon Battista Alberti (1406-1472) su Bernardo Rossellino (1409-1464). La facciata a capanna è suddivisa in tre parti da alte lesene, affiancate da due ordini di colonne sovrapposte. Il timpano è decorato da un rosone, recante lo stemma di Pio II. L'interno è a tre navate di uguale altezza (secondo lo stile nordeuropeo dell'epoca) divise da pilastri sormontati da due pulvini sovrapposti terminanti con una cornice. Il transetto forma con l'abside un semicerchio scandito da cinque cappelle, le cui finestre inondano di luce la chiesa. Le opere pittoriche, che adornano gli altari con il tema ricorrente della Madonna con Bambino e Santi, furono espressamente eseguite nel 1461-63: nella navata destra, Giovanni di Paolo (1395?-1482); prima cappella, Matteo di Giovanni (1430?-1495); seconda cappella tabernacolo marmoreo attribuito a Bernardo Rossellino; terza cappella, coro ligneo e cattedra vescovile del 1462; quarta cappella Vecchietta (1412?-1480), trittico raffigurante l'Assunzione; quinta cappella, Sano di Pietro (1406-1481); nella navata sinistra, Matteo di Giovanni.

Pieve di Corsignano
orari: rivolgeri all'ufficio informazioni: corso Rossellino 59, tel. 0578/749071
scheda: Uscendo da Porta al Prato una bella strada conduce alla Pieve di Corsignano, solitaria chiesa romanica del X-XI secolo, completamente costruita in tufo. La facciata a capanna è molto semplice, ma presenta una ricca decorazione a bassorilievo nella cornice del portale e nella bifora, ornata da una cariatide. Anche il portale laterale è decorato da bei bassorilievi, raffiguranti i re magi, l'annuncio ai pastori e la natività. Il basso campanile cilindrico è aperto da un ordine di monofore. L'interno è a tre navate, divise da pilastri e con archi differenti, e conserva il semplice fonte battesimale, sostenuto da un capitello romanico, nel quale fu battezzato papa Pio II.

Sant'Anna in Camprena
orari: venerdì, sabato e domenica 15:00/16:30; prenotazione gruppi: tel. 0578/748303
scheda: Il monastero è stato fondato nel 1324 da Bartolomeo Tolomei ed oggi è sede di un'azienda di agricoltura biologica. Famoso e ben conservato è il ciclo di affreschi che decorano il refettorio, eseguito da Giovan Antonio Bazzi, detto il Sodoma (1477-1549). Si raggiunge percorrendo la strada che da Pienza conduce a San Quirico d'Orcia e voltando a destra al bivio per Petroio, dove iniziano i segnali turistici per il monastero.


poggibonsi

Basilica di San Lucchese
scheda: Si prende la via Cassia in direzione di Siena e si volta a destra, poco dopo aver lasciato Poggibonsi, al bivio dove è posto il segnale turistico che indica la basilica e la fonte delle fate. La chiesa romanica fu ceduta ai francescani nel 1213, che nel XIV secolo la ingrandirono e costruirono il convento. Gravemente danneggiata nella Seconda Guerra Mondiale, è stata restaurata nel dopoguerra e conserva cicli di affreschi del XIV secolo. Ai piedi del colle su cui sorge la basilica si trova la fonte delle fate di stile gotico del XIII secolo, circondata da un bel parco pubblico.


radda in chianti

Badia a Coltibuono
scheda: Sulla strada che da Radda in Chianti conduce a Montevarchi, immersa nei boschi, sussiste la chiesa in stile romanico, mentre il monastero è stato trasformato in un'azienda enologica. Il complesso, sorto intorno al X-XI secolo, è stato ampliato nel XII-XIII secolo e abitato dai monaci benedettini vallombrosani fino all'inizio del XIX secolo.


san gimignano

Collegiata di Santa Maria Assunta
indirizzo: Piazza del Duomo
orari: marzo: 9:30-17:00; aprile-ottobre: 9:30-19:30, Sabato 9:30-17:00; novembre-dicembre: 9:30-17:00; festivi: 13:00-17:00.
scheda: La chiesa risale al secolo XI e venne consacrata nel 1148 dal papa Eugenio III, quindi fu ampliata a metà del XV secolo da Giuliano da Maiano (1432-1490). L'interno è a tre navate, con volte a vela, interamente decorato da affreschi: la navata destra con storie dal Nuovo Testamento della metà del XIV secolo; la navata sinistra con storie dell'Antico Testamento del 1367 di Bartolo di Fredi (1330-1410); la navata centrale con busti monocromi degli apostoli. Sulla facciata interna sono raffigurati il Giudizio Universale, il Paradiso e l'Inferno, affreschi di Taddeo di Bartolo (1362-1422), San Sebastiano, affresco di Benozzo Gozzoli (1420-1497), con ai lati le statue della Vergine e dell'Arcangelo Gabriele di Jacopo della Quercia del 1421 e dipinte nel 1426 da Martino di Bartolomeo. In fondo alla navata destra si apre la cappella di Santa Fina (orario: 9:30/12:30 - 15:00/17:30), splendida costruzione rinascimentale opera di Giuliano da Maiano del 1468: all'altare bellissimo dossale a bassorilievo di Benedetto da Maiano del 1475; gli affreschi con storie di Santa Fina sono di Domenico Ghirlandaio (1449-1494) e aiuti. Il presbiterio è decorato da un coro ligneo di Antonio da Colle del 1490, mentre l'altare maggiore è sormontato da un notevole ciborio di Benedetto da Maiano del 1475. All'esterno sul fianco sinistro della chiesa, attraverso l'arco di San Giovanni, si accede ad un cortile interno, alla cui destra è la loggia del Battistero con affreschi del XV secolo ed il fonte battesimale del 1378. Di fronte è l'entrala del Museo di Arte Sacra e Museo Etrusco.

Pieve di Cellole
scheda: Si raggiunge percorrendo la strada per Certaldo ed è situata su un colle, circondata da cipressi. Splendida chiesa romanica, consacrata nel 1238, ha una semplice facciata con un portale decorato da due differenti capitelli stilizzati. L'interno è a tre navate, suddivise da pilastri cilindrici con notevoli capitelli; particolarmente interessanti sono l'elegante absibe ed il fonte battesimale ottagonale, scolpito in un unico blocco di travertino. Nelle vicinanze è stata rinvenuta una vasta necropoli etrusca.

Sant'Agostino
indirizzo: piazza Sant'Agostino
scheda: Raggiunta Porta San Matteo, si volta per via Cellolese che conduce in piazza Sant'Agostino, dove si trova l'omonimo complesso monumentale. La chiesa ed il monastero furono costruiti nel 1280-1298. Si entra da una porta sul fianco destro della chiesa: l'interno è ad una navata con tre absidi. Particolarmente interessanti sono la pala dell'altare maggiore del 1483, capolavoro di Piero Pollaiolo (1443-1496); il ciclo di affreschi del presbiterio raffiguranti scene della vita di Sant'Agostino, eseguiti da Benozzo Gozzoli nel 1464.65; e la cappella di San Bartolo del 1494-95, splendida opera scultorea di Benedetto da Maiano (1442-97).

SITI STORICI


gaiole in chianti

Castello di Brolio
orari: estate 10:00/12:00 15:00/18:00, inverno 10:00/12:00 15:00/17:00; chiuso il venerdì
scheda: Lungamente conteso fra Fiorentini e Senesi, il castello è stato restaurato nel XIX secolo da Bettino Ricasoli. Già esistente del IX secolo, conserva l'antico cassero, le mura del XIV-XV secolo e la cappella del XIV secolo, mentre la residenza padronale è stata ricostruita in stile gotico senese nel 1860. Splendido il paesaggio che abbraccia le colline senesi fino al Monte Amiata. Rinomata in tutto il mondo la cantina del castello, che produce i celebri vini di Brolio. Si raggiunge percorrendo la strada che da Gaiole in Chianti porta a Montevarchi, seguendo quindi i segnali turistici.

Castello di Meleto
orari: ogni domenica 15:00, 15:30 e 16:00, entrata libera
scheda: Posto sulla statale che da Gaiole in Chianti conduce a Siena, perfettamente conservato, è un bellissimo esempio di fattoria fortificata medievale, con gli imponenti torrioni circolari che dominano i vigneti.


montepulciano

Palazzo Comunale
indirizzo: Piazza Grande
scheda: Iniziato nel XIV secolo, la facciata è probabilmente su disegno di Michelozzo (1392-1472). Il palazzo merlato è dominato da una torra simile a quella di Palazzo Vecchio di Firenze, sulla quale si consiglia di salire per godere la vista superba che abbraccia il lago Trasimeno, il Monte Amiata e Siena. E' molto bello anche il cortile interno a logge sovrapposte.

Palazzo Contucci
indirizzo: Piazza Grande
scheda: A sinistra del Duomo, il palazzo fu iniziato per il cardinale Antonio Del Monte nel 1519 da Antonio da Sangallo il Vecchio (1455-1534) e forse terminato da Baldassarre Peruzzi (1481-1536). La facciata presenta un ordine di eleganti finestre con timpano sorretto da colonne ioniche, mentre l'ultimo piano è stato aggiunto in epoca barocca. Il salone del primo piano è stato affrescato con trompe-l'oeil da Andrea Pozzo (1642-1709).

Palazzo del Capitano del Popolo
indirizzo: Piazza Grande
scheda: Affacciato sull'angolo rientrante della piazza, è un bel palazzo gotico, di fronte al quale si trova il pozzo monumentale "de' Grifi e de' Leoni" del 1520.

Palazzo Tarugi
indirizzo: Piazza Grande
scheda: Posto di fronte al Duomo, è attribuito ad Antonio da Sangallo il Vecchio (1455-1534) e presenta un bel portico al piano terra ed un'elegante loggia, chiusa da una balaustra sorretta da semicolonne ioniche, al piano nobile.


pienza

Palazzo Piccolomini
indirizzo: Piazza Pio II
scheda: Bernardo Rossellino (1409-1464) adotta per i due palazzi privati prospicienti la piazza (Piccolomini e Borgia) il modello di Palazzo Rucellai in Firenze di Leon Battista Alberti (1406-1472), con gli ordini sovrapposti di lesene che ritmano la struttura prospettica delle facciate. Molto elegante è il cortile interno di Palazzo Piccolomini circondato da un portico con colonne corinzie, dal quale si accede al giardino pensile, sul quale si affaccia il palazzo con tre ordini sovrapposti di logge. Il giardino all'italiana è rimasto intatto e tuttora svolge la sua funzione di intermediario fra lo spazio architettonico e la natura, che si offre maestosa alla vista, che spazia dal Monte Cetona al Monte Amiata.

Piazza Pio II
scheda: La tendenza a regolarizzare la struttura degli edifici in moduli geometrico-matematici è una delle caratteristiche fondamentali dell'architetura rinascimentale, che si manifesta anche in campo urbanistico: sempre più si abbandona il tracciato irregolare, tipico della città medievale, per acquisire la capacità di progettare spazi basati su strade rettilinee, in cui si inseriscono piazze squadrate. La configurazione del luogo ha obbligato Bernardo Rossellino (1409-1464) ad elaborare nuove soluzioni, partendo dal rettilineo tracciato urbanistico rinascimentale: la piazza da rettangolare (su modello dei fori romani) diventa trapezoidale, con i lati divergenti sottolineati dalle facciate monumentali dei palazzi Piccolomini e Borgia (ora Vescovile). In questo modo la visione prospettica della piazza modifica fortemente la percezione dello spazio. Infatti, guardando dal Palazzo Pubblico, per il divergere dei lati della piazza, si ha l'impressione che la Cattedrale sia maestosa e imponente, mentre è in reltà di dimensioni più modeste. Viceversa, guardando dalla chiesa, per il convergere dei lati, la piazza appare più lunga, sensazione amplificata dall'ampio portico del Palazzo Pubblico e dall'aprirsi della prospettiva nella strada che esce dalla piazza, partendo dal fianco del Palazzo Pubblico stesso. Un ulteriore elemento dinamico viene inserito da Bernardo Rossellino nello schema rettilineo nel punto in cui si accede alla piazza: la rigida linearità dell'angolo di Palazzo Piccolomini è movimentata dalla presenza del pozzo con due colonne sormontate da un architrave, finemente lavorati, che fa da perno all'aprirsi della piazza alla vista del visitatore.


poggibonsi

Castello di Strozzavolpe
scheda: Nelle vicinanze di Poggibonsi sulla Cassia in direzione di Siena, il castello sorge in posizione dominante sopra una gola ed è costituito da una rocca trecentesca, circondata dalle mura merlate con accesso da un ponte levatoio fortificato. La vista si allarga da Siena, a San Gimignano e a Castellina in Chianti.


san gimignano

Palazzo del Podestà
indirizzo: Piazza del Duomo
scheda: Di fronte alla Collegiata è situato il Palazzo del Podestà del XIII secolo ed ingrandito nel 1337. Presenta un ampio androne d'accesso, circondato da sedili in pietra e sormontato dalla Torre Rognosa (mt. 51), che costituiva l'esempio di altezza massima consentita nella costruzione delle torri cittadine.

Palazzo del Popolo
indirizzo: Piazza del Duomo
orari: dal 01/11 al 28/02: 10:00-17:30; dal 01/03 al 31/10: 9:30-19:30; dal 24/12 al 31/12: 9:30-13:30; chiuso il 01/01, 31/01, 01/05, 25/12.
scheda: Posto alla sinistra della Collegiata, il palazzo fu finito nel 1288 ed ampliato nel 1323, mentre il coronamento a merli guelfi è del 1882. Infine è stato restaurato dopo la Seconda Guerra Mondiale. Sulla destra si innalza la Torre Grossa, iniziata nel 1300. Il palazzo ospita il Museo Civico.

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