2001
RISCOPRIAMO
IL LEGAME FRA |
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a proposito dell’indagine BLUE MOON |
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Le indagini riservate condotte dai magistrati e forze dell’ordine a Bari nel quartiere Japigia (già in passato centro nazionale di smistamento di droga a buon mercato) contro uno dei poteri forti della città ha nuovamente messo a nudo ciò che una parte dei cittadini, delle associazioni e dei movimenti aveva da tempo intuito e talvolta denunciato: il collegamento organico fra il crimine organizzato e una parte del mondo della politica e degli affari |
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Non possiamo più parlare di Città non inquinata dal potere mafioso, nonostante le continue rassicurazioni del Sindaco Simone Di Cagno Abbrescia, che si ostina a voler chiudere occhi ed orecchie per affermare ancora – contro ogni evidenza - l’assenza di attività mafiose a Bari. |
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La Commissione Nazionale Antimafia nel corso di questi ultimi anni, durante le sue visite nel capoluogo barese, ci ha più volte messo in guardia del rischio-mafia, ma era più comodo non allarmarsi e far finta di vivere in una realtà diversa (virtuale?) da quella analizzata. |
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Quando infatti la politica è incapace di guardare oltre il presente e di svolgere la necessaria funzione di mediazione fra le esigenze dei cittadini e quelle delle Istituzioni, allora è facile che diventi preda degli interessi portati avanti dalle lobbies di potere e della criminalità organizzata. |
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Nonostante lo smarrimento, non è giusto screditare tutto il ceto politico barese anche se la latitanza degli organi di controllo preposti a vigilare sulla correttezza dei meccanismi di sviluppo del territorio pone seri dubbi sulla loro autonomia. |
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Oggi - come hanno riportato gli organi di stampa - a Bari tocca a due Consiglieri comunali della destra di Alleanza Nazionale essere indagati dalla magistratura per voto di scambio e collusione con personaggi legati ad uno dei clan mafiosi della città, ma soltanto pochi mesi fa a Fasano un Consigliere comunale del centro-sinistra, de “i Democratici”, ha visto figlio e genero pesantemente collegati al contrabbando delle sigarette: non è pertanto questione di appartenenza politica! |
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Quando viene meno il legame tra etica e politica, allora non si ha più nemmeno il pudore nella ricerca – a tutto campo ! - del consenso elettorale. |
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Ben venga allora anche a Bari l’iniziativa di una Magistratura che sa fare il suo dovere e che fa rinascere fiducia e speranza in coloro che da sempre credono nella testimonianza coerente del proprio impegno civile; adesso tocca ad altri fare il proprio dovere, dai cittadini agli organi istituzionali, alle forze economiche e politiche: riflettano seriamente soprattutto i politici sul ruolo di “guida” che possono tornare ad avere i partiti, sia pur rinnovati. |
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Purtroppo vediamo che anche gli ultimi nati sembrano aver appreso molto bene le vecchie logiche clientelari, quelle che aiutano poi in definitiva la criminalità organizzata a diffondersi e ad affermarsi! |
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Non è un caso che siano stati nominati i cittadini: è importante il loro ruolo - sia come singoli che come associati in gruppi e movimenti: Bari infatti può tornare a vivere in libertà a patto che tutti i suoi cittadini sappiano con forza ed orgoglio liberarsi da quello spirito di dipendenza che li relega ad un ruolo di estrema debolezza. |
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La piaga del trasformismo, che innegabilmente è la più grande alleata dei poteri forti (ed uno di questi è rappresentato dalla criminalità organizzata), può e deve essere combattuta ovunque si manifesti: in questa battaglia può giocare un grande ruolo l’informazione – dalla carta stampata a quella televisiva a quella on line - che deve trovare strategie nuove per riavvicinare i cittadini alla lettura, all’ascolto, alla conoscenza dei fatti, contribuendo alla formazione di un’idea civica di partecipazione e non di un sempre più diffuso senso di solitudine ed isolamento. |
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Carlo Paolini |