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    2001

Giovedì 15 MARZO 2001 ore 17,30

 SALA CONSILIARE
AMMINISTRAZIONE  PROVINCIALE
BARI
- Via Spalato

BARI come Miami, Barcellona,
Salernooppure  

BARI COME BARI ?!?

La sentenza della Corte di Cassazione su Punta Perotti ha riacceso il dibattito sulla nostra città.
Per questo abbiamo organizzato un pubblico dibattito sul futuro di Bari e del suo territorio
per confrontarci anche con alcuni rappresentanti istituzionali della città.

Introduzione di Nicola Colaianni, magistrato della Corte di Cassazione

“La sentenza su Punta Perotti per una città legale”

 

Intervengono

i  Consiglieri di Circoscrizione  Luigi Scivittaro (Japigia-Torre a Mare),
Leonardo Scorza
(Carrassi-S.Pasquale), Angelo Caruso (Carbonara-Ceglie-Loseto), Saverio Di Liso (Palese-S.Spirito),
Michele Colaianni
(S.Nicola-Murat)

il Consigliere Comunale  Matteo Magnisi
il Coordinatore delle opposizioni al Comune di Bari  avv.Gianni Giannini

Conclusioni di Enzo Persichella, sociologo Università di Bari

Ti aspettiamo con i tuoi amici!  Per riattivare il “circolo delle idee e dell’impegno”
verso la nostra città e per spezzare la lunga catena delle decisioni calate dall’alto

che hanno aggredito il territorio,  cancellando memoria, identità, differenze.

CARLO PAOLINI
 
coordinatore cittadino

 

QUALE  FUTURO PER  BARI  E  PER  LE  PROSSIME  GENERAZIONI ?

“Bari come Miami, Barcellona, Salerno… oppure BARI COME BARI?” è stato il tema di un dibattito promosso da “L’ARCA – Centro di Iniziativa Democratica” il 15 marzo scorso nella sala consiliare della Provincia, affollata da cittadini provenienti dai vari quartieri della città.

Il futuro urbanistico della città pur partendo da Punta Perotti e dalla valorizzazione della costa non può prescindere dal pieno recupero delle periferie interne ed esterne, dal quartiere Libertà a Catino, Enziteto, Carbonara due etc.

L’incontro è stato soprattutto – come ha introdotto il coordinatore dell’Arca ,Carlo Paolini , - un’occasione preziosa di scambio di idee ed informazioni tra cittadini, esperti e rappresentanti delle Istituzioni.

Nicola Colaianni, magistrato di Cassazione, ha puntato il dito sulla “città fuorilegge”, ricordando una serie di illegalità urbanistiche che dura da cinquant’anni e che tanti, anche nelle istituzioni, hanno tollerato; i consiglieri di Circoscrizione intervenuti ( G. Scivittaro, E. Di Liso, A. Caruso e L. Scorza) hanno illustrato alcune emergenze presenti nei loro quartieri, dalla questione dei mercati all’elettrosmog, dal Nodo ferroviario alla “difficile convivenza” di Palese, S. Spirito ed Enziteto, quartieri diversi per storia e composizione sociale, al pericolo amianto.

Tutti hanno denunciato con forza gli “scippi” di competenze da parte dell’Amministrazione comunale e la mancanza di un serio progetto di riqualificazione urbana delle periferie: la politica della comunicazione e dell’immagine ha sostituito la politica della partecipazione.

Il consigliere comunale Matteo Magnisi e il coordinatore delle opposizioni, Gianni Giannini, hanno stigmatizzato – nei loro interventi – la cultura e il metodo di governo della destra, che tende ad escludere sistematicamente dai circuiti decisionali il Consiglio comunale, impedendogli spesso di documentarsi per la non tempestiva consegna degli atti preparatori al dibattito sulle questioni importanti per il futuro della città.

Nelle sue conclusioni il sociologo Enzo Persichella ha enunciato alcune idee-guida per re-inventare il futuro della città onde mettere fuori gioco la criminalità organizzata, ripristinando la legalità dentro e fuori le Istituzioni attraverso alcuni scelte di fondo: considerare Bari come nucleo centrale dell’area metropolitana; ri-partire dalle periferie dove risiede la percentuale più alta di abitanti; interrompere l’espansione “infinita” della città-cemento.